Costituzione della Repubblica Italiana. Italia
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Название: Costituzione della Repubblica Italiana

Автор: Italia

Издательство: Проспект

Жанр: Юриспруденция, право

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isbn: 9785392052721

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СКАЧАТЬ funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilita' civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

      TITOLO II. RAPPORTI ETICO-SOCIALI

      Art. 29.

      La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societa' naturale fondata sul matrimonio.

      Il matrimonio e' ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unita' familiare.

      Art. 30.

      E' dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

      Nei casi di incapacita' dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

      La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

      La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternita'.

      Art. 31.

      La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

      Protegge la maternita', l'infanzia e la gioventu', favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

      Art. 32.

      La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita', e garantisce cure gratuite agli indigenti.

      Nessuno puo' essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non puo' in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

      Art. 33.

      L'arte e la scienza sono libere e libero ne e' l'insegnamento.

      La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

      Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

      La legge nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parita', deve assicurare ad esse piena liberta' e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

      E' prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.

      Le istituzioni di alta cultura, universita' ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

      Art. 34.

      La scuola e' aperta a tutti.

      L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, e' obbligatoria e gratuita.

      I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi piu' alti degli studi.

      La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

      TITOLO III. RAPPORTI ECONOMICI

      Art. 35.

      La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.

      Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.

      Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.

      Riconosce la liberta' di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.

      Art. 36.

      Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantita' e qualita' del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se' e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.

      La durata massima della giornata lavorativa e' stabilita dalla legge.

      Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non puo' rinunziarvi.

      Art. 37.

      La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parita' di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.

      La legge stabilisce il limite minimo di eta' per il lavoro salariato.

      La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parita' di lavoro, il diritto alla parita' di retribuzione.

      Art. 38.

      Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.

      I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidita' e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

      Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.

      Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.

      L'assistenza privata e' libera.

      Art. 39.

      L'organizzazione sindacale e' libera.

      Ai sindacati non puo' essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

      E' condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

      I sindacati registrati hanno personalita' giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

      Art. 40.

      Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano. (1)

      (1) V. legge 12 giugno 1990, n. 146, recante "Norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali" (G.U. 14 giugno 1990, n. 137).

      Art. 41.

      L'iniziativa economica privata e' libera.

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