Pasticcio Di Carne - Un Romanzo Della Sicurezza Di Justice. T. M. Bilderback
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Название: Pasticcio Di Carne - Un Romanzo Della Sicurezza Di Justice

Автор: T. M. Bilderback

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Триллеры

Серия:

isbn: 9788835406518

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СКАЧАТЬ e parlò con Slim. "Sono nella suite VIP, Slim, se vuoi portare su le loro valigie." Guardò Patty e Brandon. "Big Daddy vorrebbe vederti. Volete seguirmi, per favore?"

      Brandon scrollò le spalle. "Certo, perché no?"

      Slim se ne andò con le valigie, presumibilmente per portarle nella suite dei giovani. Jenny si recò in fondo alla reception, in una stanza che ovviamente era riservata al personale. C'era una porta nel muro accanto alla scrivania con un cartello che diceva: "CALMA, amico! Da queste parti è riservato al personale!” La porta si aprì, e Jenny fece spostare i due all'interno.

      "Per favore seguitemi," ripeté Jenny.

      La porta si apriva in un piccolo vestibolo che conteneva un lungo corridoio con rivestimenti scuri e travi che attraversavano il soffitto. Porte chiuse erano distanziate lungo il corridoio, ma Jenny ignorava ognuna di queste. Si fermò in fondo al corridoio in corrispondenza di una serie di doppie porte in quercia, con cerniere ornate, serrature e maniglie di vetro antico. Dalla porta pendeva un cartello. Il nome "Homer Crenshaw" era inciso nel legno dell'insegna.

      Jenny bussò a una delle doppie porte, e la aprì senza aspettare una risposta. Si mise da parte per permettere a Patty e Brandon di entrare per primi nella stanza.

      Era una stanza eccessiva. Rivestimenti in vero legno, molto scuri, coprivano le pareti, e il soffitto era a volta con travi di legno a vista. Un enorme lampadario di cristallo scendeva giù dal centro del soffitto. Un'enorme scrivania in mogano era rivolta verso le porte, e sedili di pelle erano disposti davanti e di fronte ad essa. Il piano della scrivania era molto spartano, con solo un telefono da tavolo e una lampada in evidenza.  Un'enorme poltrona direzionale in pelle stava dietro la scrivania. A sinistra della porta d'ingresso si trovava un angolo bar, completo di frigorifero di dimensioni normali. Sulla parete destra c'era un armadietto per le armi. L'armadietto conteneva diversi fucili, fucili a pompa e pistole esposti dietro il vetro, tutti appesi a tasselli di legno incastonati nella parte posteriore, e da ogni arma brillava un'illuminazione discreta. Un altro camino, non grande come quello dell'atrio, era appoggiato alla parete sinistra dell'enorme ufficio, e davanti al camino erano collocati un divano di pelle e due poltrone reclinabili in pelle. Le essenziali corna di manzo a corna lunghe erano esposte sopra il camino, e diversi tappeti dei nativi americani con bellissimi motivi intricati ornavano le pareti.

      In giro dietro la scrivania in mogano c'era un uomo, presumibilmente Crenshaw. Era alto un metro e ottanta, e indossava jeans e una camicia tipica dell’ovest, una cravatta a stringhe, un cappello da cowboy e stivali. Aveva circa cinquant'anni e sembrava abbronzato, in salute e molto forte. Sorrideva con un largo sorriso, mostrando denti bianchi, ed esprimeva il sorriso, perché in realtà questo sfiorava sia gli occhi sia la bocca.

      "Benvenuti da Big Daddy's! Sono così felice di conoscervi! Sono Homer Crenshaw, ma potete chiamarmi Big Daddy!” Il suo buon carattere fece presa su Brandon e Patty, ed entrambi gli strinsero la mano vigorosamente mentre restituivano i sorrisi. Mentre stringeva la mano a Patty, disse: "Accidenti, se non sei la cosa più pura che abbia mai visto da molto tempo! Se fossi tuo padre, terrei a portata di mano un fucile da caccia carico di sale grosso per tenere gli uomini lontani da te."

      Patty arrossì con piacere. "Grazie, signor Cren... voglio dire, Big Daddy."

      Il sorriso di Crenshaw si allargò. "Tesoro, puoi chiamarmi papà! Sei come la figlia che vorrei avere!"

      Crenshaw si rivolse a Brandon. "Figliolo, sei in forma! Ho sentito che sei quello che ha fatto centro con la combinazione vincente all'hotel di Old Man Bumpus il mese scorso! Quel vecchio pazzo non pensava che quella macchina avrebbe mai dato i suoi frutti! Parla come se dovesse chiudere l'hotel solo perché ha dovuto pagare quel vincitore! Congratulazioni, figliolo! Ottimo lavoro!"

      Brandon sorrise come un idiota.

      Crenshaw unì le mani all'altezza del petto e poi le spostò verso i giovani. "Scommetto che vi starete chiedendo perché volevo parlarvi, vero?"

      Sia Brandon sia Patty annuirono.

      "Beh, lasciate che vi dica... aspettate, dove sono le mie buone maniere? Volete qualcosa da bere? Ditemi il nome, e ci penso io... proprio da quella parte in quel bar."

      Patty sorrise con contegno e rispose per entrambi. "No, grazie, signor Cren... voglio dire, papà. Siamo pronti per iniziare le nostre vacanze."

      Crenshaw annuì più volte. "So che lo siete, e mi dispiace di avervi distolto da questo. Vi prego, sedetevi, entrambi."  Indicò due delle sedie di pelle davanti alla sua scrivania.

      I due vacanzieri si sedettero, Brandon a sinistra e Patty a destra. Crenshaw, ancora sorridente, camminò intorno alla scrivania fino alla sua sedia, si sedette, e poi s’inclinò all'indietro e appoggiò i suoi piedi racchiusi negli stivali all'angolo della scrivania.

      "Sentite, sarò sincero con voi due. Ho fatto delle ricerche su di voi, quando arrivò quella prenotazione online. Avevate inserito la Sicurezza di Justice tra i vostri datori di lavoro, e tutti ne hanno sentito parlare, anche in un posto sperduto come Carson City. Ora, forse non ci crederete, ma ho un piccolo problema."

      Brandon si schiarì la gola. "In realtà, forse conosciamo il suo problema, signore." Espose a Crenshaw la storia del tassista.

      "Cavolo, figliolo, questa è solo una parte," rispose Crenshaw. "Quei ragazzi sono stati dentro il mio casinò due volte, e nella proprietà ancora di più. Continuo a farli scappare, ma continuano a tornare."

      "E lo sceriffo non vi è d'aiuto?" chiese Patty.

      "Presento un reclamo dopo l'altro, e lo sceriffo non fa niente. Credo che abbia messo la mano nella loro tasca piuttosto in profondità. Non avrebbe importanza se non mettesse le mani sui loro soldi - il bastardo non riuscirebbe a trovarsi il culo con entrambe le mani e una torcia elettrica."

      Patty e Brandon si scambiarono uno sguardo. Brandon scrollò le spalle. Patty guardò Crenshaw.

      "Big Daddy, perché ci sta dicendo tutto questo?" disse Patty.

      "Oh, pensavo lo sapeste! Voglio assumervi per proteggere i miei interessi! Tutti conoscono la reputazione della Sicurezza di Justice, e mi fareste un grande favore se mi aiutaste."

      "Signore, si rende conto che Patty ed io siamo in vacanza, vero?" chiese Brandon.

      "Certo che sì, figliolo! Non sarebbe una cosa formale, vedi... lascerei solo che si spargesse la voce che la Sicurezza di Justice ha un paio di persone qui nell'hotel per tenere alla larga... beh, diciamo per evitare qualsiasi problema. Non mi aspetto che voi facciate molto, solo cose normali che farebbe chiunque altro! Potete usare la piscina, o giocare d'azzardo al casinò... diavolo, vi darò anche diecimila dollari per giocare! Solo per farvi stare un po' in giro... come deterrente. Capite cosa intendo?"

      I due si guardarono l'un l'altro. Brandon scrollò le spalle, come per dire, ‘Non m’interessa. Dipende da te.’ Patty gli fece un leggero cenno con la testa e di rimando lui annuì. Erano amici da tanto tempo che avevano una conversazione completa senza dire una parola.

      Patty tirò fuori il suo cellulare. "Big Daddy, lo faremo, a patto che riusciamo a convincere i nostri capi. Lascia che organizzi una telefonata 'a faccia a faccia', e tu potrai spiegarglielo."

      "Mi sembra una buona idea, tesoro!”

      JIM DANDY ERA PRESENTE alla riunione СКАЧАТЬ