Robert Johnson Figlio Del Diavolo. Patrizia Barrera
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Название: Robert Johnson Figlio Del Diavolo

Автор: Patrizia Barrera

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Историческая литература

Серия:

isbn: 9788873043447

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СКАЧАТЬ equivale a “rompere con gli schemi, confutare la tradizione, mettere in discussione le convenzioni e anelare ad una società di vera aggregazione, in cui i concetti di Umanità e Progresso non siano parole scritte su carta. E’ indicativo quindi, e anche naturale, che Johnson con la sua musica maledetta e le sue innovazioni stilistiche, che tendevano a fare della chitarra la ” vera voce dell’ anima ”, venissero utilizzate come punto di partenza per la costruzione di questo nuovo mondo. Inoltre il Satanico Artista ,con i suoi brani deliranti ed evocativi, i testi in cui si autodefinisce ” dannato”, il suo evidente disprezzo per le donne e la descrizione fin troppo particolareggiata di un stile di vita degradata e dedita al vizio, NON PUO’ non essere un’ icona ideale per una generazione che fa del suo atteggiamento di rottura uno stile di vita. E poi, la famosa triade ” droga sesso e rock’ n roll” su cui si è poggiata tutta una generazione di giovani Americani tra gli anni ’60 e ’70 non prende ampio spunto dalla Johnsoniana condotta ” alcool donne e Blues”? Malignamente posso suggerire che forse non è tutto oro quello che luce.

       Una delle caratteristiche che resero celebre Johnson e gli dettero sempiterna memoria fu il suo ritmo esuberante ed eclettico, molto diverso da quello dei Bluesman del Delta degli anni ’30. Per darvi l’idea , quando Keith Richards ascoltò per la prima volta una delle sue incisioni si chiese: ” Ma chi è l’altro chitarrista che suona con lui?” poiche’ non si era accorto che Johnson era da solo. Ciò perchè l'intero brano manteneva dall' inizio alla fine un ritmo articolato e veloce e la voce dissonante e nasale di Johnsn aveva il colore di un vero ” grido”.

       Tuttavia esistono dichiarazioni autentiche del Direttore Esecutivo della Sony

       Berhil Cohen Porter, che vinse un Grammy nel 1991 per la ristampa delle opere di Johnson, riguardo la possibilità che le incisioni del 1936/1937 potessero essere state velocizzate, un vezzo tipico della coppietta Okeh/Vacalion che amavano fare bizzarrie simili .

       Nel 2010 fu poi John Wilde nel famoso magazine musicale THE GUARDIAN a sottolineare che le registrazioni di Johnson fossero state volutamente accelerate per conferire un ” tocco di modernità ” all’ insieme.

       Difficile dire come stanno realmente le cose, giacchè le matrici originali dei 78 giri di allora non esistono più. Ma se ciò fosse vero la musica di Robert Johnson,

       definito il NONNO DEL ROCK, andrebbe forse reinterpretata.

      

      

      

immagine 8

      Comparazione tra la foto ritrovata su Ebay ( a sn) e quella conclamata di Johnson. Noterete le enormi differenze tra le due. Benchè analisi computerizzate sull' anatomia facciale di Johnson abbiano affermato con sicurezza che entrambe le foto ritraggono l'artista resta da chiarire COSA abbia in lui potuto modificare in così breve tempo l'espressione e il somatismo del viso. Forse..il patto col diavolo?

      

      

      

      

       Invero egli entrò nella ROCK’ N ROLL HALL OF FAME con quattro canzoni di taglio NON Blues ma Rock. Precisamente con : Sweet Home Chicago e Cross Roads Blues del 1936, e Hellhound on my Trail e Love in Vain del 1937. D’ altra parte , senza la sua leggenda, forse OGGI l’ universo della musica Rock non sarebbe lo stesso, vista la sua influenza su mostri sacri come Eric Clapton che ha iniziato la carriera proprio sulla scia delle musiche del maestro; o

       i Led Zeppelin che lo omaggiarono con il fantastico TRAVELING RIVERSIDE BLUES in cui i riferimenti alla musica e ai testi delle canzoni di Johnson si sprecano! Insomma, da Jeremy Spencer a Fletwood Mac a Peter Green America e Inghilterra si sono strette la mano per consacrare Johnson ” Maestro Spirituale” della nuova Era. Quel che è sicuro è che Robert Johnson non godette mai del suo successo e che ebbe una morte prematura e oscura. Neanche il luogo della sua sepoltura è ufficialmente noto e ciò ha alimentato per anni la leggenda che forse egli forse non sia

      

       mai esistito. Ma a me i misteri non piacciono e ho cercato di venirne a capo.

       Ecco quello che ho scoperto per voi…..

      

      

      

      

      

      

      

      

      

      

      Uccidere Satana

      Cronaca di una morte annunciata

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      Una delle lapidi commemorative erette per Johnson. Questa si trova ad Huzlehurst..

      

      

      

      

       Fantasticare sulla sua morte è sicuramente facile ed eccitante, soprattutto se ci si crogiola nella leggenda del patto col Diavolo. Tuttavia la realtà è molto meno poetica e sicuramente più amara, tale da gettare un’ ombra oscura non tanto sulla sua persona quanto sulla società dell’epoca e sulle credenze popolari che a volte possono contribuire alla morte del singolo individuo.

       Molti hanno messo bocca su quanto è accaduto in quel maledetto agosto del 1938. Beth Thomas, una delle tante amanti vessate e picchiate da Johnson, afferma che fu suo padre a ucciderlo sul ponte di Quito, vicino a Greenwood, pugnalandolo alla schiena la sera del 13 agosto. Il padre sembra fosse stufo dei maltrattamenti subiti dalla figlia, che tornò a casa tumefatta e sanguinante mentre Johnson se ne stava a suonare in uno dei locali sul fiume.

immagine 2

      Il certificato di morte di Johnson più famoso, secondo il quale l'artista era morto per stricnina.

       Che Thomas abbia partecipato all’ assassinio dell’ artista potrebbe essere in parte vero se diamo credito a ciò che riportarono in seguito i suoi amici del cuore Sonny Boy Williamson e Honeboy Edwards riguardo il presunto avvelenamento per mano ” ignota”. Tuttavia esistono anche due certificati medici contrastanti: il primo ci parla di morte per stricnina, l’ altro di sifilide e polmonite. Entrambi concordano sul fatto che Johnson morì dopo una lunga agonia e senza cure mediche . Come mai? Vediamo di ricostruire i fatti.

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