Giardino di Ricreatione. John Florio
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Giardino di Ricreatione - John Florio страница 14

Название: Giardino di Ricreatione

Автор: John Florio

Издательство: Public Domain

Жанр: Зарубежная классика

Серия:

isbn:

isbn:

СКАЧАТЬ style="font-size:15px;">      Cauallo bianco, e donna bella, non è mai senza martello.

      Chi due bocche bascia, vna gli pute.

      Chi smarrita ha la strada, torni a dietro.

      Chi di libertà è priuo, ha in odio d'esser viuo.

      Chi bene ama, non mai oblia.

      Chi stà in ceruello più d'un'hora, è matto.

      Chi non ha denari, viue morto tra' viui.

      Chi scampa d'un ponto, scampa da mille.

      Chi si contenta, gode.

      Chi molto sà, poco parla.

      Chi pazzamente pecca, così va a cà del Diauolo.

      Chi la dirà o la farà dire, di mala morte non potrà morire.

      Chi visse rio, non ha, chi ben gli voglia.

      Chi parla, semina, chi tace, raccoglie.

      Contra bontà, ogni viltà è ardita.

      Chi meno vale, più di parole abonda.

      Chi non ha, non sà.

      Co' morti, non combattono ch'i morti.

      Chi ben scriue, non sarà mai ricco.

      Ci sono più sparauieri, che quaglie.

      Chi beue con l'orzuolo, beue quanto vuole.

      Chi beue con il boccale, non fa ne ben ne male.

      Castiga il cane & il lupo, non castigar l'huomo canuto.

      Città città, chi vuol del bene, se lo facci in vita.

      Capra mal castigata, mal castigato becco.

      Chi veste un zoccarello, pare un forfantello.

      Corna contra croce.

      Chi fà ben fuoco, fà ben briga.

      Cani da casa ferro, il di s'amazzano, la notte vanno a rubbare.

      Chi ha zocchi, presto può far stelle.

      Chi fila grosso, si vuol maritar tosto.

      Chi fila sottile, si vuol maritar d'Aprile.

      Chi ha il lupo in bocca, lo ha in su la coppa.

      Chi ha denari, e cappari, è fornito per quaresima.

      Come la testa è addormentata, il culo senta da podestà.

      Che hanno da far' i pettini co' lauti?

      Che stracciato sia il mantello, e grasso il piattello.

      Che ha da far la luna co' gambari?

      Chi stà si secca, chi va si lecca.

      Chi dona e toglie, gli viene la biscia al cuore.

      Chi ti predezza, t'amorezza.

      Chi va in bordello e non s'inciampa, può sicur' andar in Francia.

      Chi nauiga contra vento, conuien stij su le volte.

      Con ogni un fà patto, con l'animo fanne quatro.

      Chi promette e non attende, in inferno si distende.

      Calcina rifatta, e vino senza acqua.

      Chi porta vasi adosso, non è ne Medico, ne Dottore.

      Chi balla senza suono, pare da babbione.

      Chi mangia carpione, non è babbione.

      Castron di Santa Maria, ceruello di gatta.

      Chi non aggionge, non ha perdono.

      Chi mangia vissiche, caca vento.

      Cagna frettolosa, fa i cagnoli ciechi.

      Commetti al sauio, e lascia fare a lui.

      Chi non sa tacere, non sa godere.

      Chi può guazzar l'acqua, non vadi al ponte.

      Chi non spera il bene, non teme il male.

      Chi pensa diuersi partiti, nissuno ne pensa.

      Chi mangia cauiale, mangia merda, mosche, e sale.

      Chi tardi vuole, non vuole.

      Come l'arbor' è caduto, ogniun' vi corre con la scure.

      Chi troppo si stima, cade souente al basso da la cima.

      Chi in tempo tiene, col tempo s'attiene.

      Chi dice matterie, o lui è matto, o quello a chi le dice.

      Cercar Maria per Rauenna.

      Chi male pensa, male dispensa.

      Chi cerca briga, tosto la truoua.

      Cadere del suo proprio asino.

      Chi più ne ha, piu ne imbratta.

      Chi tocca il culo alla cicala, la fa cantare.

      Credi al zoppo, come a zingani, & al gobbo.

      Chi non parla, Dio non l'ode.

      Coglier' al boccone, come i ranocchij.

      Chi hara mangiato il pesce, cacherà le lische.

      Chi ha poca vergogna, tutto il mondo è suo.

      Chi offende, non perdona mai.

      Chi pone suo culo a consiglio, chi dice bianco, chi vermiglio.

      Chi ha bocca, vuol mangiare.

      Chi va al mercato, perde il lato.

      Chi non torna di corto, si può dir d'esser morto.

      Chi fà come può, non fà mai bene.

      Chi non la fa, non la tema.

      Chi meglio mi voleua, peggio mi faceua.

      Chi ti da un'osso, non ti vorrebbe morto.

      Chi ha da rodere, sopporti in pace.

      Ci è da far per tutto, e per tutti.

      Chi facilmente crede, spesso è ingannato.

      Cauar' il prete, come ne esce.

      Consumarsi nella cauezza.

      Chi teme, sempre è in pene.

      Chi vuol'hauer fuoco, se lo cerchi sotto l'vnghia.

      Chi СКАЧАТЬ