Название: Итальянские сказки / Fiabe Italiane
Автор: Отсутствует
Жанр: Сказки
Серия: Легко читаем по-итальянски
isbn: 978-5-17-085034-1
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1. Una vicina.
2. Una venditrice.
3. Una santola.
4. Una fata.
3. Вставьте пропущенное слово:
1. Andò e trovò ______ e così iniziò a zappare la terra.
2. Ora ti darò un pezzo di pane _______.
3. Dopo qualche tempo, terminate le provviste, l’uomo fu ______ di nuovo a dover andare per campi.
4. Diede loro non solo la pasta, ma _____, ceci, fave.
4. Выберите нужный глагол:
Mentre _______, passò di lì un nobiluomo che gli chiese cosa stesse facendo.
1. lavorava.
2. zappava.
3. riposava.
4. dormiva.
5. Выберите нужный предлог:
a – di – in – per
1. Voglio andare ___ vedere se rimedio una giornata ___ lavoro ___ campagna.
2. Dopo qualche tempo, terminate le provviste, l’uomo fu costretto ___ nuovo ____ dover andare ___ campi.
3. Ma attento, devi mangiarlo solo tu, ripeto non darlo ____ nessuno.
4. ____ fretta e furia portarono il pane ____ comare.
6. Поставьте глаголы в нужную форму:
1. Non (volere) sapere nulla, te ne (dare) un altro pezzo, ma guai a te.
2. (Andare) e (trovare) un fondo e così (iniziare) a zappare la terra.
3. Perché non lo (portare) alla comare della drogheria, così in cambio (potere) darci della pasta?
4. Il marito dopo il lutto (prendere) il pane con tutte le monete e (trasferirsi) a casa della comare e là (vivere) cent’anni.
7. Ответьте на вопросы:
1. Che cosa diede il nobiluomo al vecchio?
2. Che cosa diede la comare ai vecchi?
3. Che cosa fece il marito sui campi?
4. Perché la moglie morì?
5. Raccontare il testo.
1. I coniugi portarono il pane alla comare.
2. Una santola.
3.
1. Andò e trovò un fondo e così iniziò a zappare la terra.
2. Ora ti darò un pezzo di pane speciale.
3. Dopo qualche tempo, terminate le provviste, l’uomo fu costretto di nuovo a dover andare per campi.
4. Diede loro non solo la pasta, ma olio, ceci, fave.
4. zappava.
5.
1. Voglio andare a vedere se rimedio una giornata di lavoro in campagna.
2. Dopo qualche tempo, terminate le provviste, l’uomo fu costretto di nuovo a dover andare per campi.
3. Ma attento, devi mangiarlo solo tu, ripeto non darlo a nessuno.
4. In fretta e furia portarono il pane alla comare.
I tre desideri
Una volta, tanto tempo fa, in una grande foresta, viveva un boscaiolo. Lui abitava in una capanna di tronchi, lavorava ogni giorno ad abbattere gli alberi e guadagnava abbastanza da mantenere sé e la moglie[24]. Una mattina andò come al solito al lavoro. Aveva deciso di abbattere una grande quercia, e faceva già il conto[25] tutto contento di quante tavole e di quanta legna avrebbe ricavato. Prese la sua scure, si gettò sulle spalle il sacco con un pezzo di pane e una borraccia d’acqua e si avviò. Giunto alla quercia[26], gettò il sacco a terra, si levò la giacca e sollevò la scure come se[27] avesse voluto abbattere la quercia con un colpo solo. Ma al colpo non cadde affatto. Dalla quercia uscì una vocina sottile e subito dopo, una meravigliosa fata apparve al boscaiolo, che rimase a bocca aperta e si lasciò sfuggire la scure dalle mani[28]. La fata lo pregò: “Buon uomo, risparmia questo albero, ed io saprò ricompensarti”. Il boscaiolo impietosito e confuso, rispose: “Farò come tu desideri, bella fata”. Raccolse la scure, si gettò la giacca e il sacco sulle spalle e fece per andarsene[29]. Ma la bella fata lo trattenne: “Ti ringrazio, buon uomo. Voglio premiare il tuo buon cuore; esprimi tre desideri e quel che desideri accadrà”. Detto questo scomparve. Il boscaiolo si incamminò verso casa. Strada facendo gli venne un appetito straordinario[30] e, ancora prima di varcare la soglia gridò alla moglie: “Moglie, dammi subito il pranzo perché ho una fame da lupi[31]”. “Il pranzo? Caro mio, dovrai pazientare almeno un’oretta, non ti aspettavo tanto presto. E cosa vorresti per pranzo?” “Budino di riso. Ma voglio una pentola grande come questa tavola. Aveva appena finito di parlare che comparve sulla tavola una pentola piena di budino fumante. Il boscaiolo e sua moglie spalancarono gli occhi; solo allora l’uomo si ricordò della fata del bosco e si batté un colpo sulla fronte. “Ah che stupido che sono[32]!” E raccontò alla moglie quello che gli era successo. “Sei proprio uno stupido, il re degli stupidi!” lo sgridò la moglie. “Vorrei che questa pentola ti si attaccasse al naso”. Non aveva ancora finito di parlare che la pentola si attaccò al naso del boscaiolo, costringendolo a piegare la testa fino a terra[33]. Il boscaiolo e sua moglie spalancarono gli occhi più di prima e cominciarono a tirare la pentola per farla venire via, ma non c’era verso di staccarla. “Adesso come si fa?” si domandarono l’un l’altro, lasciando cadere le braccia per la stanchezza. Che fare? Ormai non restava che pronunciare il terzo desiderio: “Che la pentola si stacchi dal naso!” Non avevano ancora finito di dirlo che la pentola ricadde sulla tavola con un gran fracasso. Il boscaiolo e sua moglie si sedettero a tavola e mangiarono il budino di riso. Era proprio squisito, in tutta la loro vita non avevano mai mangiato roba tanto buona… per forza[34] lo aveva cucinato la fata.
1. Выберите СКАЧАТЬ
24
da mantenere sé e la moglie – чтобы содержать/ прокормить себя и жену
25
e faceva già il conto – и уже подсчитал
26
Giunto alla quercia – дойдя до дуба
27
come se – как будто, словно
28
si lasciò sfuggire la scure dalle mani – выпустил топор из рук
29
fece per andarsene – собирался уйти
30
Strada facendo gli venne un appetito straordinario – по дороге он сильно проголодался
31
fame da lupi – зверский голод / собачий голод
32
Ah che stupido che sono – ах, какой я глупец
33
costringendolo a piegare la testa fino a terra – вынудив его склонить голову до земли
34
per forza – неохотно, вынужденно, поневоле