Название: Pazza Di Te
Автор: A. C. Meyer
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современные любовные романы
isbn: 9788835424956
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- Eri incredibile sul palco... e la tua voce faceva impazzire tutti i ragazzi al bar. Incluso me- mi sussurra Alan all'orecchio e mi bacia il collo.
Sento un brivido. Non c'è da stupirsi se le donne urlano quando lui si presenta. Se non fossi innamorata di Danny e non fossi sicura al cento per cento che Alan mi avrebbe mangiato il cuore dopo avermi divorata, mi sarei sciolta ai suoi piedi e mi sarei unita alla schiera delle conquiste di Alan Hunt.
- Grazie - dico a tutti, allontanandomi dal tocco seducente di Alan. - È stato fantastico. Non posso dirvi quanto sono entusiasta e felice. - Sorrido loro e chiedo il permesso di parlare con Rafe, che ci viene incontro.
- Julie, che spettacolo! La gente è pazza di te. Danny mi ucciderà, ma sono sicuro che sia stata la decisione migliore che io abbia mai preso. - Ride e mi abbraccia con forza. Rafe è così dolce, anche con i suoi modi seri.
- Grazie! Detto da te, è un super complimento. Grazie mille per avermi permesso di farlo. Ho bisogno di bere un po' d'acqua e volevo parlare con George e Jo prima di tornare sul palco.
- Sì, certo, certo. Sono al bar. Vado a parlare con i ragazzi.
Bacio Rafe e vado direttamente al bar. Lungo la strada, la gente mi sorride ed io rispondo felicemente.
Mi guardo intorno e vedo George che mi saluta come un pazzo. Comincio a ridere. Ha un aspetto esilarante, come una bambina che ha appena ricevuto una Barbie nuova.
— Ragazzina! Sei uno schianto! Sei bellissima! Diva! Tutto! - Rido a crepapelle mentre lui mi abbraccia molto forte.
— Grazie, George. Dov'è Jo? Raccontami tutto! Ti è piaciuto? Non ero stonata? Ero così nervosa...
— Jo è uscita per rispondere al suo cellulare. È stata un po' misteriosa con quel telefono, sai? Ha detto che era lavoro. Lavorare di sabato, quasi a mezzanotte? Lo so... ma sei stata grande! Hai cantato benissimo. Tutti erano entusiasti, lodavano la tua voce. Ragazzina, se non fossi gay, ti prenderei io. Non ho mai saputo che fossi così sexy.
Sorrido, pensando a quanto sia bello realizzare uno dei miei sogni, fino a quando una piccola nuvola scura attraversa la mia mente.
- Spero che Danny non mi proibisca di continuare a cantare qui. Ne sarei devastata.
- Potrebbe provarci, ma dopo stasera, se non canti qui, potrai farlo ovunque. Sono sicuro che la tua performance sarà sulla bocca di tutti per molto tempo.
Annuisco. George ha assolutamente ragione. Se Daniel non vuole che continui a cantare qui, peggio per lui.
- A proposito-continua - Alan non ti ha tolto gli occhi di dosso. Se fossi in te, approfitterei di quel corpo sexy e tatuato per recuperare. Ne ho sentite di tutti i colori su come suona la chitarra, se capisci cosa voglio dire.
Accidenti, questo commento mi fa quasi sputare l'acqua che sto bevendo.
- George! Aspetta che abbia finito il mio drink prima di dire cose del genere, - mi lamento, ridendo, mentre cerco di ricompormi. È molto difficile essere una signora accanto a George.
- Non avresti dovuto nemmeno iniziare a bere. Te l'ho detto: bere senza brindare, vent'anni senza dare. Sei rimasta a secco per chissà quanto tempo. Aspetta un minuto e ti porterò dell'acqua per salvarti da questa maledizione.
Alza gli occhi al cielo e va dal barman, come se mi stesse facendo un enorme favore.
Rido così tanto che i miei occhi si riempiono di lacrime. Devo scuotermi per evitare di piangere e di rovinare il mio trucco.
Jo arriva proprio in quel momento, con la faccia mezza rossa. Sta arrossendo? Davvero? Non l'ho mai vista così imbarazzata. Prima che io possa aprire la bocca per parlare, lei mi salta addosso.
- Amicaaa! Eri bellissima! Ho pianto quando hai cantato la prima canzone! - dice, e ci abbracciamo, felici. George si avvicina e anche lui ci abbraccia. Sono sicura che sembriamo tre pazzi davanti al bar.
- Ok, un'acqua a testa, perché la nostra diva del pop non può bere alcolici per non rovinare la sua performance.
Alziamo le nostre bottiglie e brindiamo.
Bevo l'acqua velocemente, prima che George mi faccia ridere con qualche altro commento assurdo. Mentre guardo verso il backstage, Alan mi fa segno che è ora di tornare.
- Devo andare.
- Ragazzina, posso richiedere una canzone? - chiede George, facendo la sua espressione disperata cui non riesco a dire di no.
- Certo. Che cosa vuoi che canti?
- Fever, un classico.
- Oh, George. Sei così prevedibile. Solo tu potevi chiedermi di cantare un pezzo di Madonna.
- La adoro! La mia diva preferita. - Mi fa l'occhiolino. - Dopo di te, ovviamente.
Mi allontano da loro, ridendo, e ritorno sul palco con i miei compagni della band. Prima che lo spettacolo riprenda, avverto Alan della richiesta di George.
- Perfetto, Julie. Vogliamo cantarla in coppia?
- OK.
Cominciano a suonare Fever, con un tocco più acustico. Mi posiziono davanti al microfono e Alan comincia a cantare i primi versi:
You give me
You give me fever
Never know how much I love you
Never know how much I care
Wow, questa canzone è sexy! Automaticamente, continuo a pensare a Danny e ai suoi profondi occhi verdi. Alan mi dà lo spunto per iniziare a cantare la mia parte. Con gli occhi chiusi, immagino di cantare solo per Danny. La mia voce esce più roca, e sono stupita di quanto mi senta sexy.
Mentre finisco la mia parte, passo il turno ad Alan, che segue la canzone, guardandomi come se stesse pensando a cose indecenti. Abbasso lo sguardo, imbarazzata, e sento la mia faccia diventare rossa.
Romeo loved Juliet
Juliet, she felt the same
When he put his arms around her
He said Julie, baby, you’re my flame
He gave her fever
Ah, dannazione! Ucciderò George. Avevo dimenticato che la canzone menzionava il mio nome! Quando Alan canta “Julie, baby, you're my flame”, mi fa l'occhiolino, come se pensasse davvero che io sia la sua ispirazione, e il pubblico si scatena.
Mi giro verso il pubblico e seguo la canzone, sperando che finisca presto perché, dall'eccitazione di Alan che interpreta la seducente pop star che sembra incarnare così bene, penso che finirà per tirarmi tra le braccia e baciarmi proprio qui sul palco, davanti a questa folla. Allora Danny mi proibirà di cantare!
Lasciamolo fare, mi suggerisce il mio lato ribelle.
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