Il Possesso Di Un Guardiano. Amy Blankenship
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Название: Il Possesso Di Un Guardiano

Автор: Amy Blankenship

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Ужасы и Мистика

Серия:

isbn: 9788835420262

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СКАЧАТЬ il terrore di Kamui che invadeva la radura, Shinbe gridò: "Lascialo in pace, traditore!" Alzando il suo bastone, usò il potere telecinetico per frantumare alcune rocce che si trovavano nei pressi e farle rotolare ai piedi dell’odiato zio, al fine di spezzare l’incanto che teneva avvinto Kamui e permettergli di scappare.

      Con un semplice gesto della mano, Hyakuhei creò una barriera per difendersi dai frammenti di pietra che vagavano nell’aria dritti verso di lui; poi rivolse di nuovo lo sguardo sul giovane guardiano dagli occhi color ametista: "Non ingerirti in segreti che non conosci, caro nipote.” sibilò.

      Kamui cadde a terra, oppresso dalla potenza dei ricordi oscuri che pensava di avere strappato dalla sua mente. Erano ancora dentro di lui e doveva lottare per celargli agli altri. Kamui sbatté le palpebre ... i suoi occhi tornarono alla loro luce normale. Non avrebbe mai ricordato quello che Hyakuhei lo aveva sfidato a ricordare ...Lanciò un'occhiata agli altri guardiani sperando che non avessero capito che cos’era successo.

      Toya aveva visto abbastanza e scattò. Alla velocità della luce, invisibile a occhio umano, scomparve e subito riapparve alle spalle di Hyakuhei. Gli strinse un braccio intorno al collo in una presa mortale e ringhiò: "E ora, cosa diavolo pensi di fare ... caro zio?"

      Gli occhi di Hyakuhei divennero fessure quando si rese conto che la rabbia di Toya aveva ingigantito il suo potere, che ora era pari al suo. Rendendosi conto che Kamui era fuori dalla sua fascinazione, sorrise in modo ingannevole. "Come pretendi di combattere contro di me, quando non sei capace di proteggere una piccola umana? Hai già fallito una volta!”

      Sapeva di essere in grado di tenere avvinta a sé la sacerdotessa con la malia del demone dei sogni. Lo spirito avrebbe mantenuto saldo il loro legame. Prima o poi ... lei si sarebbe offerta volontariamente a lui. Kyou non l'avrebbe posseduta a lungo. Anche in quel momento poteva percepire ciò che stava sognando… Ben presto si sarebbe unito a lei nel sogno.

      Con una risata malvagia, il corpo di Hyakuhei svanì, lasciando Toya a urlare ancora una volta di rabbia.

      *****

      L'oscurità avvolse Kyoko e lei in qualche modo capì che si trovava nella dimensione dei sogni. La realtà intorno a lei svanì sullo sfondo e lei venne ingoiata dalle profondità della sua anima, di nuovo catapultata nell’incubo di prima che aveva ripreso a tormentarla. Provò a combatterlo ... a svegliarsi, in modo da sottrarsi al suo fascino, ma la potenza del sogno era troppo forte.

      Il tempo e lo spazio si annullarono, quando rimase prigioniera del suo incubo. Kyoko si sentiva calda, troppo calda, e questa sensazione le rendeva difficile svegliarsi. Lottò freneticamente per uscire da quella oscurità, che la rendeva tanto debole e fragile. Muovendo le dita intorno, sentì sotto di sé una morbida pelliccia: evidentemente, giaceva su un tappeto, che le faceva da letto..

      Aprì gli occhi, e vide sopra di lei un lungo soffitto di pietra; lasciò che il suo sguardo vagasse intorno e capì di trovarsi in una sorta di grotta. Sulle pareti di roccia tremolavano delle ombre, generate da un fuoco acceso a qualche metro di distanza da lei. Era tutto meraviglioso, caldo, invitante…come accade nei sogni.

      Cercò di mettersi a sedere, ma immediatamente se ne pentì e si stese di nuovo: la testa le doleva terribilmente e si sentiva debolissima…come se fosse stata svuotata di tutte le sue forze. Che cos'era successo?

      Le sue labbra si schiusero in un grido silenzioso, iniziando a ricordare. Questa volta ignorò il dolore e schizzò nuovamente a sedere, ma dovette tenersi la testa con le mani quando si sentì girare tutto attorno e le ombre balzarono confuse davanti ai suoi occhi.

      Le sembrò di trovarsi al centro della terra, perché qua e là intravide delle grandi stalattiti e dei cristalli di ghiaccio che pendevano dal soffitto. La grotta era piccola, con una minuscola apertura sul davanti, e per questo era così calda: il fuoco riusciva a riscaldarla tutta. Tremò al pensiero di quanto dovesse essere gelida e mortale, senza quelle fiamme…

      Chiudendo di nuovo gli occhi e massaggiandosi le tempie cercò di pensare razionalmente. Il Cuore di Cristallo Protettore ... L'aveva frantumato per impedire a Hyakuhei di impossessarsene. Quella era l'ultima cosa che ricordava. Riaprì gli occhi, per poter dare un’occhiata migliore all’ambiente che la circondava.

      Guardando sotto di lei, si rese conto di essere sdraiata su una pelliccia di color mezzanotte. Kyoko gemette ... Hyakuhei l'aveva presa, lo sapeva! Atrimenti perché si era ritrovata distesa su quello che sembrava essere un sudario di pelliccia nera e in un buco scavato nelle profondità della terra, come una bara? Solo Hyakuhei poteva essere così sadico.

      Avrebbe voluto piangere, ma si trattenne per non cedere alla paura, altrimenti…il suo pianto sarebbe durato in eterno... Si mise a ispezionare il suo corpo, per capire se aveva delle ferite, ma soprattutto per tenere occupata la mente. Quando si avvide che era tutto a posto si sentì un po’ più sollevata. Se Hyakuhei avesse voluto ucciderla lo avrebbe già fatto…o no? Rabbrividì, quando la domanda le galleggiò nella mente…senza trovare risposta.

      Kyoko rivolse la sua attenzione all'apertura della grotta. Mentre l'interno della caverna era tutto illuminato, dall’altro lato sembrava terribilmente buio. Si avvicinò all'uscita, quasi spaventata da ciò che avrebbe trovato dall'altra parte.

      Sentì la differenza di temperatura quando raggiunse l'apertura. Poteva persino percepire l’aria gelida che penetrava nella grotta e quasi desiderò il calore della pelliccia nera su cui prima era sdraiata. Guardandosi alle spalle, pensò di tornare indietro al calore, ma scacciò rapidamente quel pensiero.

      "No!" si disse ostinatamente, massaggiandosi le braccia per tenerle al caldo. Era arrivata così lontano, non aveva intenzione di voltarsi e tornare indietro. Inoltre ... quella era la tana di Hyakuhei e sentirne il bisogno sarebbe stato un errore. Lui era il nemico!

      Fece un altro passo e uscì dalla grotta, piombando in un buio senza fine. Kyoko alzò gli occhi e scorse un piccolo raggio di luce filtrare dall'alto. Ma la luce sembrava molto lontana. Tenendo gli occhi fissi su quella luce per orientarsi nel buio capì che doveva essere quasi l’alba.

      Trattenendo a fatica un gemito, si chiese da quanto tempo si trovasse lì. Si morse il labbro, sperando di non aver dormito per giorni o qualcosa del genere. Il pensiero di essere sola a un miglio sotto terra la terrorizzava, e la possibilità che Hyakuhei fosse accanto a lei nei pressi le faceva accapponare la pelle per il terrore.

      Pensò tra tra sé e sé: "Dovrò lottare contro di lui per impedirgli di gettarmi nel fuoco." Inspirando profondamente, cercò di calmarsi, sapendo di non avere altre alternative ... ma come faceva a tornare in superficie?

      Kyoko fece un altro passo nell'oscurità, sperando di scorgere qualcosa, e quello che vide le tolse il fiato. Non riuscì nemmeno a urlare. Non c'era pavimento sotto i suoi piedi! Perse l’equilibrio e cominciò a cadere: senza cacciare un urlo, vide il piccolo raggio di luce su cui aveva posato gli occhi allontanarsi rapidamente e scomparire.

      Chiudendo gli occhi, Kyoko si aspettò l’impatto, bramando disperatamente la luce mentre precipitava. Dall'oscurità, calde braccia l’avvolsero per rallentare la sua caduta. Non le importava chi fosse, l’importante era dare fine a quella caduta che sembrava non finire mai. Gridò, e il suono soffocato rimbalzò sui muri di pietra che aveva intorno, mentre si aggrappava saldamente alle spalle muscolose che ora la tenevano: si sentì invadere dal panico, pensando che era stata a un passo dalla morte.

      Sentì il calore delle possenti braccia che la tenevano al sicuro, e il contatto con un ampio petto muscoloso. Percepì qualcosa che le sembrarono morbide ali, ed ebbe la sensazione di alzarsi in volo. Capì che la stavano riportando nella caverna da dove era СКАЧАТЬ