Название: Geschichte und Region/Storia e regione 29/1 (2020)
Автор: Группа авторов
Издательство: Bookwire
Жанр: Документальная литература
Серия: Geschichte und Region/Storia e regione
isbn: 9783706560993
isbn:
21 È il caso del Regno Italico, dove maestri valutati positivamente nelle inchieste poi sono oggetto di critiche e di accuse anche pesanti da parte delle amministrazioni comunali allorché la corrispondenza non è più con le autorità di governo ma con gli organismi amministrativi intermedi, come le prefetture o le viceprefetture. PISERI, La scuola primaria, pp. 203–222.
22 PISERI, La scuola primaria, pp. 303–324.
23 DUFOUR, Alfabetismo, scuole e maestri; BOSONIN, Leggere e scrivere.
24 CIPOLLA, Istruzione e sviluppo, pp. 68–83. Cipolla stima intorno al 50–55 % l’alfabetismo complessivo della popolazione europea nel 1850.
25 BOSONIN, Leggere e scrivere, pp. 60–68.
26 L’istruzione informale è quella offerta da soggetti che non esercitano l’attività di insegnante in forma professionale o, comunque, per trarne un reddito. Gli esempi possono essere molti, dal parroco che istruisce gratis et amore Dei i bambini della sua parrocchia ai genitori che insegnano l’alfabeto ai figli. Per quanto meno efficace e meno diffusa della formale, l’istruzione informale ebbe ruoli centrali in alcuni contesti; ad esempio, nella sua forma genitoriale, essa fu fondamentale nell’alfabetizzazione dei paesi scandinavi. Egil JOHANSSON, The History of Literacy in Sweden. In: Harvey J. GRAFF (a cura di), Literacy and Social Development in the West: a reader, Cambridge 1981, pp. 151–182.
27 Queste sono le professioni rilevate in BOSONIN, Leggere e scrivere, pp. 222–226.
28 Ilenia BOZZUTO, Educare al femminile. Maestre ed educatrici in Italia e in Valle d’Aosta, tesi di laurea, Università della Valle d’Aosta, a.a. 2011/2012, rel. Maurizio Piseri.
29 Dubbi sul valore delle firme erano già stati espressi negli anni Settanta con argomentazioni fondate in Michel VOVELLE, Y a-t-il eu une révolution de culture au XVIII siécle? A propos de l’education populaire en Provence. In: Revue d’histoire moderne et contemporaine XXIV (1975), pp. 89–142 e riprese in Italia in Gian Paolo BRIZZI, Riforme scolastiche e domanda di istruzione. In: IDEM (a cura di), Istituzioni scolastiche ed organizzazione dell’insegnamento nei domini estensi nel XVIII secolo (Contributi 11-12), Reggio Emilia 1983, pp. 53–98. Il valore della firma come strumento sì imperfetto ma pur sempre imprescindibile perché capace di offrire uno standard universale in grado di permettere comparazioni sincroniche e diacroniche è stato ribadito con valide argomentazioni da Rab A. HOUSTON, The Literacy Myth? Illiteracy in Scotland 1630–1760. In Past and Present 96 (1982), pp. 81–102, qui pp. 82–83. Recentemente nuove critiche alla firma sono giunte da oltreoceano da una letteratura che non merita di essere presa in considerazione, se non per l’esempio che ne esprime la completa infondatezza metodologica: David VINCENT, The Rise of Mass Literacy, Cambridge/Malden Mass. 2000, nel quale l’alfabetismo è stimato attraverso l’analisi dei flussi del traffico postale, dimenticando che il forte incremento della corrispondenza nella seconda metà dell’Ottocento fu dovuta alla statizzazione dei servizi postali e all’introduzione della tariffa unica, meglio nota con il termine francobollo.
30 Così denominata perché basata sull’apprendimento progressivo, dal più piccolo al più grande, degli elementi della frase: lettere, sillabe, parole, proposizioni.
31 Si veda soprattutto PISERI (a cura di), L’alfabeto in montagna.
32 Si vedano, a riguardo, i diversi studi pubblicati, non solo da SANGA, sulla rivista Ricerca folklorica. In particolare si veda il volume n. 15 (1987) con la sezione monografica intitolata “Oralità e scrittura. Le letterature popolari europee”. Per ulteriori dettagli bibliografici rimando a Glauco Sanga, Marginalità e scrittura. In: Ricerca Folklorica XV (1987), pp. 15–18.
33 Maurizio PISERI, L’alfabeto delle riforme. Scuola e alfabetismo nel basso Cremonese da Maria Teresa all’Unità, Milano 2002, pp. 50–53 e sgg. Il ruolo dell’alfabetismo nella preservazione dell’i-dentità è analizzato in Rab A. HOUSTON, Scottish Literacy and the Scottish Identity. Literacy and Society in Scotland and England (1660–1850), Cambridge 1989.
Конец ознакомительного фрагмента.
Текст предоставлен ООО «ЛитРес».
Прочитайте эту книгу целиком, купив полную легальную версию на ЛитРес.
Безопасно оплатить книгу можно банковской картой Visa, MasterCard, Maestro, со счета мобильного телефона, с платежного терминала, в салоне МТС или Связной, через PayPal, WebMoney, Яндекс.Деньги, QIWI Кошелек, бонусными картами или другим удобным Вам способом.