Per Costruire L'amore Coniugale. Ricardo E. Facci
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Название: Per Costruire L'amore Coniugale

Автор: Ricardo E. Facci

Издательство: Bookwire

Жанр: Сделай Сам

Серия: Per un nuovo focolare

isbn: 9789874756534

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СКАЧАТЬ sempre insieme e che con il passar del tempo la relazione sarà uguale o migliore.

      Mentre sono fidanzati e nei primi tempi del matrimonio la coppia si accarezza sempre, sperimenta come qualcosa di bello il prendersi per mano, non gli passa nemmeno per la mente che più avanti non si accarezzeranno con la stessa frequenza e sensibilità.

      Pochi anni dopo il matrimonio cominciano alcuni cambiamenti. E quasi non sfiora loro l’idea di una carezza. Forse le loro mani sono sempre occupate con un giornale, una sigaretta, un libro, un attrezzo o qualche lavoro in casa? Quando uno va al ristorante si accorge subito di quali siano le coppie di sposati e quali di fidanzati… o la differenza che vi è nel passeggiare o nell’andare in automobile tra una coppia di giovani innamorati e una coppia che da tempo vive da sposati…

      La coppia giovane condivide tutto: si abbracciano, guardano le vetrine insieme, non si separano mai fisicamente. Al contrario, la coppia con più anni lo vive in maniera diversa: lei guarda la vetrina, lui fermo al margine del marciapiede (la vetrina lo annoia e ha paura che risulti caro guardarla insieme). In automobile: i fidanzati, quanti sono in auto? Uno o due? Gli sposi: meno male che la portiera ha i braccioli per appoggiarsi, quando poi non c’è il figlio grandicello che manda la madre sul sedile posteriore.

      Qualcuno mi diceva un giorno che l’essere romantici è per gli adolescenti innamorati, per gli immaturi, alla fine, cosa da bambocci. Gli ho risposto semplicemente: che povero matrimonio il tuo!

      Una coppia si avverte mutuamente quando si accarezza. È diverso dal dialogare solo verbalmente. Esiste un vincolo definito quando si accarezza o si è accarezzati. Allo stesso modo si crea una distanza quando non c’è contatto fisico. Il non stare uniti, ma separati, produce una relazione lontana, impersonale. Un elemento speciale di unità non è presente quando si sta, per tanto tempo, senza qualche contatto fisico. Una coppia di sposi non ha bisogno di accarezzarsi in ogni momento, però quando le carezze sono meno frequenti, sparisce dalla relazione una certa tenerezza e dolcezza.

      È più difficile “ascoltare” e “concentrarsi” nell’altro solo con gli occhi e le orecchie. C’è bisogno, anche, delle mani. Si sperimenta facilmente quando uno non è compenetrato nell’altro, le mani evitano questa dimostrazione.

      La diminuzione delle carezze è segno di un raffreddamento della relazione, della maggior concentrazione della persona nei propri interessi e appare una sensazione di essere ferito. Inizia solitamente una sensazione di essere isolato, incompreso, utilizzato. Il matrimonio può trasformarsi in una funzione. Si pensa che il tempo del romanticismo sia passato e questo non significa necessariamente che sono disgustati l’uno dell’altro o che rifiutino la responsabilità matrimoniale, però che peccato, hanno perso la “scintilla”, il nuovo che deve essere ogni giorno la vita di coppia, diventa tutto insipido, monotono, l’attenzione risulta dominata da altre cose e non dal coniuge. Si perde la sintonia con l’altro. L’interiorità ha bisogno del corpo per esprimersi. Quando due sposi si toccano giungono a possedersi pienamente.

      Per dialogare in coppia

      1. Quanto ci accarezziamo? Che effetti scopriamo quando ci accarezziamo meno?

      2. Perché ci accarezziamo meno?

      3. Chi di noi accarezza con più frequenza?

      4. Che cosa ci diciamo quando ci prendiamo per mano?

      5. Sappiamo ascoltare il linguaggio non verbale?

      Per pregare insieme

      Signore,

      ti sei comportato secondo

      i modi di comunicare dell’uomo,

      facendoci scoprire

      che il miglior modo di arrivare all’altro

      è attraverso il suo proprio cammino.

      Aiutandoci a non perdere

      la infinità dei modi che abbiamo

      per comunicare amandoci,

      che ci sintonizziamo sempre

      l’uno con l’altro

      perché il nostro dialogo verbale e non verbale

      non abbia interferenze

      di nessun tipo.

      Fa sì che mai smettiamo di utilizzare

      il nostro linguaggio

      per non raffreddare la relazione matrimoniale.

      Amen.

      Ci amiamo e conosciamo anche con il corpo

      “Adamo conobbe Eva, sua moglie…”

      (Gen 4,1)

      Il sesso ha finito di essere un tabù nelle conversazioni di strada, tra gli adolescenti e i giovani e in tutti i dialoghi nei quali si tratti il sesso nella sua generalità senza toccare l’intimità degli interlocutori.

      Però è ancora un tabù dialogare di questo argomento tra gli sposi, perché tocca l’intimità. Parlate della sessualità che condividete e vivete? L’esperienza ci dice che gli sposi non dialogano della sessualità. “Fanno l’amore” però non ne parlano perché “arrossiscono”. Si donano, si offrono fisicamente l’uno all’altro. E tutto finisce lì. Ciascuno dovrà interpretare perché è “cinema muto”.

      I corpi non amano, il piacere non ama, nemmeno il desiderio ama. Si ama da dentro, dal più profondo del cuore, i corpi sono i trasmettitori di questo messaggio di interiorità e profondità dell’essere. Così la sessualità si concretizza in un linguaggio caldo e amoroso che porta come contenuto quello che ognuno sente rispetto all’altro.

      Senza smettere di essere ciascuno se stesso si aprono al tu dell’altro in una offerta totale e personale, incarnata perfino attraverso i propri corpi. Un io che è un corpo, sentimento e spirito, entra in comunione incarnata con il tu dell’altro nella sua triplice dimensione fisica, psicologica e spirituale.

      La sessualità non è amore, ma linguaggio dell’amore. Non è umana una sessualità senza amore perché non implica la triplice dimensione della persona. Questo fa sì che sessualità sia basicamente trasparenza di due vite, di due anime e di due corpi. Trasparenza di due verità, di due amori, di due sincerità che si aprono mutuamente. La trasparenza dei corpi nudi non è segno dell’azzardo e provocazione, ma segno sacro di due cuori e di due vite limpide. Quando esiste qualche bugia nel nostro intimo (sentimento contrario, non espresso, nel momento della condivisione) fa sì che la nudità perda la sua natura e si generi la “vergogna” di Adamo ed Eva (Cfr. Gn 3,7).

      La trasparenza della sessualità farà sì che i segni fisici della coppia siano accompagnati da parole d’amore, le quali caricano di senso il segno stesso. Si tratta di uno di questi momenti unici nei quali la parola si fa tenera, amorosa, dolce, senza aggressività. Un’offerta fisica non accompagnata dalla tenerezza della parola, si fa misteriosa, torbida, disonorevole. È il momento di dirsi mutuamente quanto si amino e si vogliano bene, quanto abbiano bisogno l’uno dell’altro, quanto felice uno si senta nello stare accanto all’altro. Così potranno conoscersi pienamente!

      Non invano la parola di Dio denomina la relazione sessuale con un termine strano per il nostro linguaggio di oggi: conoscere. Come lo esprime il testo biblico col quale abbiamo iniziato la riflessione. СКАЧАТЬ