L'assedio di Firenze. Francesco Domenico Guerrazzi
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Название: L'assedio di Firenze

Автор: Francesco Domenico Guerrazzi

Издательство: Bookwire

Жанр: Языкознание

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isbn: 4064066069841

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СКАЧАТЬ sempre uguale, destini diversi. Scesi dai colli con l'ansia d'una madre la quale, spaventata dai lunghi sonni del figlio, si curva sopra le sue labbra a spiarne la vita, ed entrai nei casolari degli agricoltori: colà vidi accendersi volti alla memoria della nostra abiezione, quivi udii suonare la parola della libertà: allora mi accôrsi che la patria non era anche morta; onde, prostrato sopra la terra de' miei padri, con le viscere del cuore supplicava: Desta, o Signore, la bella addormentata. Tu, padre, schiudi le dimore celesti, a tutti ospitale: l'anima del forte e quella del debole sono parte dell'anima tua; perchè dunque tu soffri la schiatta dei tormentatori? Le mani strette dalle catene non possono sollevarsi verso di te. Vedi, i fratelli hanno contristato lo spirito dei fratelli, gli hanno percossi, gli hanno fatti piangere: perchè tanto splendide creasti le sfere, così squallida la terra? Manda la figlia migliore del tuo pensiero, la libertà, ad albergare tra gli uomini; e la terra fie che emuli di magnificenza il firmamento: allora queste due creazioni alterneranno in tua gloria un cantico nuovo, e i cieli, fino ad ora cupamente muti, palpiteranno di echi divini. Lévati dunque giudice e comanda che lo svegliarsi di un popolo sia come quello di un leone e non riposi finchè non abbia divorato la preda e bevuto il sangue degli uccisi[13]. Ora, ecco, Iddio ha esaudito la preghiera dell'esule; e di forza, di amore pieno e di ardire, a pena giunto qui, piegai i passi a salutare il grande, che da noi vuolsi onorare dopo Dio prima, perchè, se da lui avemmo la vita e la patria, egli c'insegnava ad amarla ed a morire degnamente per lei.»

      «E già tardammo anche troppo», soggiunse Luigi Alamanni; e così favellando prese pel braccio il Buondelmonti e salirono.

      Non incontrarono persona nè udivano muovere passo o articolare parola: una lampada appesa alla volta della sala ardeva solitaria e prossima a morire. Appena v'ebbero posto il piede i due amici, si avvivò, mandò su le nudi pareti un getto di luce, quasi volesse dire: — contemplate la povertà di Nicolò Machiavelli —, e si spense. Allora ristettero pensosi e meditarono se quella miseria o il grande che la soffriva maggiormente onorasse, o i suoi concittadini che gliela lasciavano sopportare avvilisse. Percossi dallo insolito silenzio, si avvolgono per lunga serie di stanze prive di lume; alla fine giungono in parte dove vedono scaturire una striscia di luce; si accostano all'uscio ed aprono.

      Nicolò Machiavelli giace vicino all'ultima sua ora; la contesa tra la distruzione e l'esistenza era già scorsa; la distruzione aveva prevalso e spiegava su quel corpo le sue insegne come sopra terra presa; la pelle livida, le tempie cave, la fronte arida, il naso attenuato e recinto di un cerchio nericcio, la calugine delle narici sparsa di polvere giallastra, il pallore, il sudore e quiete inerte foriera del sepolcro; — egli tendeva le labbra a guisa di assetato, come anelante di un sospiro che gli rinfrescasse le viscere; gli occhi lucidi di vetro, senza sguardo di cosa terrena, però intenti alla contemplazione degli oggetti posti oltre i confini della vita: ora solenne nella quale l'anima, non bene uscita dalla spoglia mortale nè ancora volata alle dimore celesti, sembra soffermarsi sopra la soglia dello infinito, esitante tra le gioie promesse e gli effetti goduti; colloquio misterioso fra il Creatore e la creatura che niuna mente vale a comprendere, nessuna lingua a descrivere, forse di amore, forse di rabbia, ma certamente pieno d'ineffabile amarezza.

      Un giovane di vaghe sembianze, genuflesso a canto il letto, si cuopre il volto con la destra abbandonata del moribondo e la bacia e tacito vi sparge sopra largo rivo di pianto: un dolore senza fine amaro si ostina a prorompere urtandogli impetuoso le fauci; la pietà del moribondo stringe il giovine a comprimerlo, sì che si ripiega fremente a spezzargli sul cuore, e il corpo si agita tutto di scossa convulsa.

      A capo del letto, dalla parte diritta, sta un frate di volto severo, stringe i labbri tra i denti, guarda il moribondo e non fa atto di pietà o d'impazienza; se non che la fronte, con vicenda continua, ora gli si corruga ed ora gli si spiana; come i nuvoli sospinti dalla bufera davanti al disco della luna, tu puoi scorgere i pensieri procellosi che l'attraversano.

      Dalla sinistra, un uomo membruto di persona, con le braccia conserte sul petto, tiene il capo chino al pavimento; copiosi capelli rossi gl'ingombrano la fronte e parte delle late spalle, la barba fulva gli oltrapassa scendendo la cintura; dal mezzo dei sopraccigli orribilmente aggrottati sorge quasi un fascio di rughe le quali vanno, a modo di raggi, dilatandosi per l'ampiezza della fronte: male quindi sapresti indovinare se quivi il dolore ristretto lanciasse coteste linee rodenti ad occupare le facoltà del cervello, o se piuttosto, dalle varie regioni del cranio partendo, colà esse si condensassero; veramente stavan fitte in quel punto atroci a sentirsi quanto le sette spade raccolte a trafiggere il cuore della madonna dei dolori: non atto, non gemito lo chiarivano vivo, nè il muovere dei peli estremi dei labbri per respirare; solo tu avresti veduto a poco a poco comporsi due grosse lacrime nel cavo de' suoi occhi, tremolare incerte lungo le orbite e sgorgare dalle palpebre giù per le guancie, come secreta vena di acqua tra massi di granito. A prima giunta quella testa ti appariva feroce, quindi ancora atta a esprimere la pietà; finalmente, senza pure accorgertene, ti sentivi disposto ad amarlo; aspetta ch'ei parli e lo conoscerai.

      Appiè del letto occorreva un'altra figura vestita di corazza d'acciaro, con ambe le mani coperte di manopole di ferro soprammesse al pomo della lunga spada; anche il suo volto rendeva decoroso largo volume di capelli cadenti, le guance rase ed i labbri, la fronte purissima, dove avrebbe potuto, come sopra il santuario, deporre un bacio l'angiolo della innocenza; ed egli stesso sembrava un angiolo che i credenti affermano vigilare intorno i letti dei giusti moribondi a respingere gli assalti dello spirito infernale. Cotesto era un corpo che gli anni passando non guastano, soltanto modificano a generi diversi di bellezza, e cotesta era un'anima che l'angoscia piega alquanto, non rompe, — la gioia rallegra, non esalta: anima e corpo, in somma, di rado concessi da Dio alla terra per far fede tra uomini degenerati quale nel suo pensiero divino avesse concepito la creatura, prima che una colpa senza perdono la diseredasse del paradiso terrestre: anelante di sacrifizio, egli avrebbe notte e giorno supplicato che i misfatti e le pene degli uomini la giustizia eterna sopra il suo capo accogliesse e vittima di espiazione l'accettasse; ed egli non avrebbe mica diviso la croce col Cireneo nè per viltà rimosso dalle sue labbra il calice della Passione; per tutti i regni della terra non ne avrebbe ceduto una stilla. Lui, onde cara e onorata cadesse la patria tra noi, disposero i cieli ad essere il martire della libertà, l'ultimo dei generosi Italiani.

      Egli mosse le labbra e favellò: «Io vi aspettava:... Cap. I, pag. 16.

      Varie altre persone stavano sparse per la stanza atteggiate in modi diversi e pur tutti esprimenti dolore: onde quando io considero quante abbia maniere a manifestarsi l'angoscia e quante poche la gioia, come via unica per venire nel mondo ci fosse dato il seno materno e per quante infinite riusciamo al sepolcro, mi turba il pensiero che una forza maligna ci abbia lanciati nel mare della vita col sasso della miseria legato intorno al collo. Non disperiamo però: imperciocchè quantunque a noi non soccorra rimedio altro che le lacrime, tuttavolta la stilla perenne ha virtù di cavare il diamante, e le generazioni succedendosi in questa opera possono piangere a bell'agio e cancellare il decreto inciso nel granito per la mano del fato.

      Marietta, moglie di Nicolò, e tre dei suoi figli, Guido, Piero e Bernardo, si erano da molto tempo ridotti a dimorare in campagna; nè, per essere il male sopraggiunto improvviso al padre loro, avevano potuto riceverne notizia. Forse in cotesto punto insieme raccolti discorrevano delle cose della patria e sorti migliori speravano pel padre, il quale, con tanto pericolo suo e vantaggio di lei, l'aveva di opera e di consigli sovvenuta in tempi grossi, ed ora per certo non egli avrebbe voluto negarle i suoi ammaestramenti acquistati dalla esperienza degli anni e dalla lunga pratica nei pubblici negozii; ma in quel punto la speranza levava l'áncora di casa Machiavelli, lasciandola in balia della miseria. Disegni umani!

      I due amici, osando appena alitare, s'inoltrano nella stanza; procedendo vengono a posarsi traverso la linea visuale degli sguardi del moribondo. I suoi occhi cessano subitamente dalla fissazione, le pupille quasi smarrite ondeggiano da un angolo all'altro, poi tornano consapevoli a fermarsi sopra gli oggetti circostanti; allora l'esultanza salutò di un estremo sorriso СКАЧАТЬ