Название: La Vicina Perfetta
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Современные детективы
Серия: Un thriller psychologique avec Jessie Hunt
isbn: 9781094342382
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“Kat è una veterana dell’esercito che deve gestire disturbi post-traumatici da stress, ferite da esplosivo e probabilmente encefalopatia traumatica cronica,” gli spiegò Jessie. “Io sono solo una tipa che si è beccata un paio di scottature.”
Garland sorrise con fare paterno.
“Bella zuppa di terminologia medica, Jessie. E sebbene sia vero che la tua amica sta gestendo delle problematiche potenzialmente gravi, lo stai facendo anche tu. Hai subito numerose concussioni, nel tempo. E hai più cicatrici – fisiche ed emotive – di molti soldati. Quanti di loro sono stati torturati dal loro stesso padre dopo averlo guardato assassinare loro madre?”
“Probabilmente qualcuno,” rispose bruscamente Jessie con tono sarcastico.
“E quanti di loro si sono trovati coinvolti in una lotta per la vita e la morte con lo stesso padre? E hanno poi ucciso il suo seguace serial killer? E hanno avuto uno scontro con l’ex marito assassino sociopatico? E…”
“Ho capito, Garland,” lo interruppe Jessie.
Rimasero seduti un momento in silenzio.
“Sto solo dicendo che devi prenderti cura di te. Se non lo vuoi fare per il tuo benessere personale, pensa alla tua sorellina e a quell’affascinante detective che ami. Quelle relazioni soffriranno inevitabilmente se tieni il piede schiacciato sull’acceleratore tutto il tempo. Prenderti cura di te ti aiuta a prenderti cura di loro.”
Jessie annuì, prendendo un altro morso del muffin a cui non era più interessata.
“Ho notato che anche tu hai cambiato argomento,” gli disse.
“Cosa?”
“Il caso? L’avete risolto?”
“A momenti,” le disse sarcasticamente.
“Pensate di dirmi qualcosa riguardo a questo caso o no?” chiese irritata.
“Donna morta trovata nella casa di un vicino,” le disse senza mezzi termini. “Abbiamo eliminato il marito, cosa che mi ha deluso perché è davvero una persona sgradevole. Mi sarebbe piaciuto un sacco inchiodarlo come colpevole. Ma almeno significa che non dovrò più interagire con lui. Era come un’ulcera che parla e cammina.”
“Che altro?” chiese Jessie.
Lui la guardò con espressione strana, come se volesse chiederle qualcosa ma non sapesse come affrontare l’argomento.
“Ti consideri un’esperta di moda?” le domandò alla fine.
Jessie non si era aspettata questa domanda.
“So vestirmi,” disse. “Ma se intendi sapere se ho un abbonamento a Vogue, no. Perché?”
Garland fece per parlare, ma poi si interruppe, e prese invece un sorso di caffè.
“Tutto qua?” gli chiese Jessie. “Non hai intenzione di spiegarmi?”
“Non penso,” le disse. “Ho già detto più di quanto avrei dovuto. Ho paura che qualsiasi altra cosa ti dica sarebbe come miele per le api e poi ne vorresti sempre di più. Devi rimetterti in sesto e non voglio mettere a repentaglio la tua ripresa. Se vuoi davvero i particolari, vai ad assillare Hernandez.”
“Uffa,” disse Jessie. “È il motivo per cui ho chiesto che ci vedessimo io e te.”
“E io che pensavo che volessi solo il piacere della mia compagnia. Questa cosa mi spezza il cuore.” Sembrava ferito, ma Jessie vide il sorriso che iniziava a curvargli le labbra.
“Sei un uomo molto sgradevole,” gli disse. “Lo sai, vero?”
Garland prese un altro sorso di caffè e si concesse questa volta un sorriso pieno.
“Vuoi parlare di qualsiasi argomento non connesso al caso?” le chiese. “Ho come la sensazione che tu ti stia trattenendo.”
“Cosa starei trattenendo?” rispose Jessie con tono più petulante di quanto avrebbe voluto.
“È da un po’ che non parliamo di Hannah. Come vanno le cose?”
Jessie espirò profondamente.
“A volte è dolce. A volte di pessimo umore. A volte è esilarante. A volte fa la stronza. A volte è taciturna. Il solito incubo.”
“Ma non ammazza, giusto?” chiede Garland.
“Come?”
“La sorellastra che temevi potesse essere una potenziale aspirante serial killer sociopatica… non ha ancora assassinato nessuno?”
“Non che io sappia,” rispose Jessie.
“Allora gli sbalzi d’umore non mi sembrano poi tanto male al confronto,” le fece notare.
Jessie scrollò le spalle.
“Se la metti così, no.”
“Allora diciamo che sei fortunata,” le disse. “Considerata la vita che conduci, le cose potrebbero andare molto peggio.”
Jessie non poteva negarlo. Stava per chiedergli un parere su un’altra questione, quando il suo telefono suonò. Abbassò lo sguardo. Era il suo amico agente dell’FBI Jack Dolan, che le aveva promesso di tenere d’occhio i movimenti del suo ex marito Kyle.
“Devo rispondere,” gli disse.
“Va bene,” le disse Garland, lasciando una banconota da cinque dollari sul tavolo. “Devo comunque andare in ufficio. Probabilmente il tuo ragazzo sente la mia mancanza.”
“Vuoi un passaggio?”
“No. Hai la tua chiamata. E poi sai che mi piace camminare.”
“Ok,” gli disse rispondendo al telefono. “Ciao Dolan.”
“Ehi Jessie,” aggiunse Garland sottovoce mentre si alzava in piedi.
“Aspetta un secondo, Dolan,” disse al telefono prima di sollevare lo sguardo sull’uomo trasandato davanti a lei. “Sì, Garland?”
“Ricorda solo che hai in mano tu le redini della tua vita. Non Decker, né Hannah, né Hernandez, e neanche nessun serial killer. A volte è difficile vederla da questo punto di vista. Ma hai sempre delle scelte.”
“Grazie, Confucio,” gli disse, facendogli l’occhiolino. “Ci sentiamo dopo, ok. Devo rispondere. Riguarda Kyle.”
Garland sorrise, soffiò leggermente e si incamminò verso l’uscita, il cespo ribelle di capelli bianchi che svaniva in lontananza mentre lui si mescolava con la folla frettolosa.
“Eccomi qua,” disse Jessie. “Cos’hai per me, Jack?”
“Cattive notizie. Si tratta del tuo ex marito.”
CAPITOLO SEI
“Aspetta un minuto,” disse Jessie mentre СКАЧАТЬ