Non Rianimare. Charley Brindley
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Название: Non Rianimare

Автор: Charley Brindley

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Зарубежная фантастика

Серия:

isbn: 9788835409762

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СКАЧАТЬ style="font-size:15px;">      Non mi ero mai accorto che il tempo potesse scorrere così lentamente. Ehi, ho fatto un avverbio!

      "Parliamo del diagramma di una frase, ok?" Il signor Coldstream scrisse alla lavagna: "La rapida volpe marrone salta sul cane pigro".

      Diagrammi? Su una volpe e un cane.

      I cinquantacinque minuti della lezione di inglese della nona classe del signor Coldtream mi parvero cinquantacinque ore. Il suono della campanella arrivò come musica alle mie orecchie. Presi il mio libro e corsi in fretta nel corridoio.

      "Ehi, tontolone."

      Mi girai e vidi un ragazzo alto appoggiato al muro. Aveva i capelli rossi e almeno mille lentiggini.

      "Che ci fai qui?"

      Un altro ragazzo e due ragazze erano con lui. Mi fissarono, aspettando che rispondessi qualcosa.

      "Sto andando alla lezione di storia."

      "No, intendo, che ci fai al liceo?"

      Non capivo cosa volesse dire. Scrollai le spalle.

      "Dovresti rifare le medie."

      La scuola da dove venivo era parificata, ma non erano certo le medie. "Oh."

      "Che idiota!” esclamò l'altro ragazzo. Era Henry Witt.

      "Non sa nemmeno cosa sia il liceo.” aggiunse Ember.

      Tutti risero di me.

      "Adoro la tua tutina!" disse Ember, ridacchiando.

      Mi voltai, con l’impulso di scappare dall'edificio e tornarmene a casa, ma mi imposi di allontanarmi con calma.

      Devo trovare la mia aula di storia.

      Camminai lungo il corridoio, poi tornai indietro.

      Non la trovo.

      Sentii delle ragazze cantare. "Pee Wadley Pasty, brutta ciccia-bomba."

      Svoltando un angolo nel corridoio, vidi un gruppo di quattro ragazze di fronte a una ragazza in sovrappeso.

      "Pee Wadley Pasty, brutta ciccia-bomba!" cantavano, poi ridevano della grassa ragazza mentre lei piangeva a singulti.

      La povera ragazza era schiacciata contro il suo armadietto, senza altro posto dove andare. I suoi occhi azzurro cielo erano pieni di lacrime. Si asciugò il viso con la manica e si girò per appoggiare la testa contro l'armadietto. I suoi lunghi capelli biondi le si allargarono sulle spalle. Era grassa, probabilmente oltre i 100 kili, ma perché deriderla?

      Passarono altri studenti, alcuni ridevano o facevano commenti cattivi su di lei. Mi sentivo come se dovessi dire o fare qualcosa, ma una di quelle ragazze era Ember Coldstream. Non volevo che ricordasse a tutti la mia umiliazione durante la lezione di inglese.

      Ormai stanche di torturare Patsy le quattro ragazze se ne andarono per la loro strada, continuando a cantare la loro stupida canzone. Dopo che furono scomparse, Patsy aprì l'armadietto e prese un fazzoletto.

      Cosa posso dire a questa ragazza? Mi dispiace per lei, ma sono un tale flop. Probabilmente sarei capace di dire solo qualcosa di stupido.

      Patsy osservò le quattro ragazze entrare in un'aula, poi prese alcuni libri dal suo armadietto. Esitai, ma quando lei si girò verso di me e mi vide lì in piedi mi affrettai a cercare l'aula di storia.

* * * * *

      L'ora di pranzo fu un'esperienza ancora peggiore.

      "Cos'è quest'odore?" disse un ragazzo al tavolo accanto al mio.

      "Merda di mucca.” rispose un altro.

      "Da dove viene?"

      "Oh, guarda, forse dal buzzurro qui."

      "Cosa ci fai qui, tontolone?"

      Abbassai lo sguardo sul panino con le uova che mamma mi aveva preparato.

      "Penso che stia mangiando un panino di merda di mucca."

      Gli altri ragazzi risero, attirando l'attenzione dal tavolo accanto.

      "Pensavo che i cafoni dovessero mangiare fuori."

      "Sì, questa è la regola."

      "Probabilmente quando imparerà le parti del discorso – disse una ragazza – sarà in grado di leggere il libro delle regole.”

      Sapevo chi aveva parlato senza nemmeno guardare … Ember.

      "Non hanno ancora fatto un libro delle regole con le figure – esclamò- in modo che anche i contadini possano impararle?"

      Tutti scoppiarono a ridere.

      "Sì" – disse un tizio – tipo, un libro da colorare".

      Infilai ciò che rimaneva del mio sandwich nel sacchetto di carta e afferrai il mio thermos di latte.

      “Oh no. Sta per piangere ".

      Mi fischiarono contro e mi gridarono altre stupide cattiverie mentre mi allontanavo dalla sala mensa.

      Ma non riuscii a scappare abbastanza in fretta, e ormai non avevo più fame.

      È l'ultima volta che ci andrò a mangiare. Davvero potei non pranzare in mensa? Probabilmente, se decido di mangiare fuori, mi dovrò portare il pranzo. E’ un’idea. Domani andrò fuori all'ora di spacco per vedere se qualcun altro si porta il pranzo da casa.

* * * * *

      "Mamma, non voglio andare a scuola."

      Era la mattina dopo il mio primo giorno di liceo.

      "Perché?" Stava preparando il mio panino per il pranzo.

      "Tutti mi odiano."

      "Non ci credo che ti odiano."

      "Mi hanno preso in giro per tutto il giorno, anche a pranzo."

      "Hai detto loro di lasciarti in pace?"

      Scossi la testa e feci un boccone di Post Toasties e latte, poi aggiunsi un altro cucchiaino di zucchero.

      "Quando dicono qualcosa di cattivo su di te, ribatti."

      "Ma non riesco mai a pensare a niente fino a quando è tutto finito. Dopo che hanno riso di me e se ne sono andati, allora mi viene in mente cosa avrei potuto dire. "

      "Beh, devi pensare più velocemente."

      Sì, buona idea, mamma. Ma a quanto pareil mio cervello è troppo lento.

      “Che ne dici se gli do solo un pugno in faccia? A parte le ragazze chiaramente. "

      "Anche le ragazze sono cattive con te?"

      "Sì."

      Non sarò mai in grado di rispondere per le rime a una ragazza. O di prendere a pugni uno di loro, anche se vorrei riuscire farlo piuttosto che farmi insultare.

      "Dov’è СКАЧАТЬ