Non Resta Che Ricominciare. Emmanuel Bodin
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Non Resta Che Ricominciare - Emmanuel Bodin страница 4

Название: Non Resta Che Ricominciare

Автор: Emmanuel Bodin

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Современные любовные романы

Серия:

isbn: 9788873047551

isbn:

СКАЧАТЬ Ci prendono, ci scopano, si divertono con noi, poi ci gettano via. Maledetti predatori!

      Mi stavo lentamente riprendendo dalle mie emozioni mentre percorrevo il sentiero verso casa. A monte, mi fermai in un supermercato del quartiere per scegliere il mio pasto serale e quello del giorno dopo. Comprai della frutta, mele e uva, oltre a un piatto pronto a base di pesce e un altro con verdure miste.

      Due giorni dopo arrivò il gran giorno: entravo a far parte ufficialmente e per due anni della società che mi stava dando questa possibilità e si fidava di me. Mi era bastato tradurre un documento per un tizio, dal russo all’inglese. Il mio capo controllò la traduzione e si congratulò con me per il lavoro svolto. Prima di cominciare, mi portò in giro per tutti gli uffici per conoscere gli altri dipendenti. Dopo i giorni passarono tutti uguali. Tutte le mattine, trovavo sulla mia scrivania una cartella che conteneva dei fogli da tradurre in giornata, a volte accompagnati da un oggetto se si trattava di sintetizzare al meglio le istruzioni per l’uso.

      La società ruota attorno a una decina di persone. Il capo è un uomo ancora giovane, poco più che trentenne che si è lanciato da solo in quest’avventura iniziando un percorso da imprenditore che mette su un primo business con pochi mezzi. Dopo aver completato i suoi studi come traduttore e interprete, ha avviato molte società high-tech o specializzate nel mercato di internet. I primi clienti iniziarono ad arrivare, attratti da prezzi molto competitivi. Ha cominciato indirizzandosi verso siti pornografici, poi a opuscoli di articoli per privati. Non rifiutava niente! Soddisfatti del lavoro precedentemente svolto, i professionisti della rete avevano bisogno di servizi aggiuntivi in altre lingue che lui stesso non conosceva. Invece di rifiutare i contratti, li accettò. Per inciso, aumentò le sue tariffe, segnalando che si sarebbe trattato di un compito più delicato e reclutò del personale. Oggi la sua impresa è internazionale. Ci occupiamo di traduzioni in qualsiasi settore e inoltre di molti servizi internet così come istruzioni per l’uso di qualsiasi prodotto, libri, sintesi, relazioni in quasi tutte le lingue possibili. Quando i dipendenti sono sovraccarichi o nessuno di loro è locutore di una lingua più esotica di altre, si avvale di personale temporaneo, assunto per un lavoro specifico. Un grande successo per questa piccola azienda che non ha ancora provato la crisi.

      Mi vengono affidati tutti i compiti dal russo al francese o nel senso inverso. Eccezionalmente, devo redigere dei fogli in inglese. Qui tutti parlano questa lingua, invece io sono l’unica a padroneggiare il russo. Ѐ al tempo stesso la mia lingua madre e la mia carta vincente che ha permesso di accelerare la mia assunzione! Molti documenti si riducono a un semplice testo per cui basta un giorno di lavoro. Pochissimi richiedono una settimana di lavoro o più come opuscoli o documenti. In questo caso, i progetti si articolano attorno a punti particolarmente tecnici e sono destinati, in gran parte a grandi aziende. Questo genere di manoscritti esclude ogni dilettantismo. La traduzione deve essere ineccepibile.

      Dopo essermi sforzata a spremermi le meningi per trovare le parole che più si avvicinano al senso originale, mi sento esausta. Si potrebbe supporre che un tale compito si concluda piuttosto rapidamente. Tuttavia, anche se non mobilita le capacità fisiche, questa attività richiede una riflessione intellettuale che logora. Il cervello è costantemente in azione e non ha un minuto di tregua. Le cellule si attivano, si impregnano del testo, al fine di usare i termini giusti. Un vero lavoro di scrittore, tranne che la storia o l’intrigo ci è già imposto.

      Dopo una giornata come questa, uscendo dalla metropolitana a Montparnasse, resto a bighellonare per trenta minuti all’aperto, a volte anche per un’ora. Queste passeggiate servono a riposarmi la mente. Entro nei negozi, cerco vestiti, contemplo le borse, respiro i profumi… Tante cose mi fanno gola. Il mio stipendio tuttavia non me le permette. Sono molto anzi troppo limitata. Tanti sforzi per così poca gratificazione. Non si gode realmente la vita, si sopravvive. Comunque, non dovrei compiangermi troppo perché ho un lavoro mentre altri fanno fatica a trovarne uno. Soprattutto, ho un lavoro che faccio senza sofferenza e senza costrizione. Questa è la cosa fondamentale! Anche se, un giorno, non dovessi più apprezzarlo, ciò che conta per me è che oggi, in questo momento, sono soddisfatta. Tra qualche anno vedrò se i miei gusti cambieranno se i miei bisogni cambieranno… Nessuna occupazione alla quale ci si dedica al momento è un fattore decisivo di ciò che diventerà il nostro avvenire o il lavoro che si eserciterà in futuro. Un giorno, il denaro ci manca. Il giorno dopo, stiamo bene. Quest’evoluzione mi sembra normale. Ma il contrario può distruggere un uomo.

      La sera, a casa, cercavo di risollevare lo spirito mettendo della musica. Il mio tablet era una scatola multimediale multitasking. Dopo questo acquisto, non vedevo più il motivo di trascinarmi dietro un computer portatile, pesante ed ingombrante. Questi apparecchi hanno firmato la fine di un’epoca, è evidente. La mia unica preoccupazione era quando volevo guardare i film: la dimensione dello schermo mostrava subito i suoi limiti se mi mettevo troppo lontana. Più in là, voglio comprarmi un monitor da collegare; in questo modo, potrò guardare più comodamente delle fiction dal mio letto, come se stessi guardando uno schermo televisivo. Intanto, mi sedevo davanti alla mia scrivania con il tablet poggiato su un supporto rimovibile e regolabile. Le mie notti si dividevano così tra musica, film, letture, e-mail e giornali internazionali. Accedevo a questo intrattenimento e a queste informazioni tramite questa favolosa invenzione tattile. Poi, arrivava presto l’ora della nanna, subito dopo aver fatto una doccia. Doccia ristoratrice che ossigenava ogni poro della mia pelle, eliminando le impurità che riempiono il corpo durante la giornata.

      Nel mio letto, per quanto piccolo, mi mancava una cosa: la calda presenza di un uomo che mi stringesse teneramente tra le sue braccia. Non tanto per i piaceri carnali, anche se sono importanti, ma solo per sentirmi bene, al sicuro. Sapere di essere importanti per qualcuno e che questo si rallegra della nostra presenza; è un dono inestimabile! Qualcuno con cui parlare senza problemi, senza la paura di essere giudicati. Nessun amante di passaggio può colmare questo vuoto. Solo un legame invisibile, derivante da una sincera e seria costruzione dell’amore, può offrire questo lusso. Sì, l’amore sincero è un lusso.

      Una mattina mentre camminavo lungo il corridoio della metropolitana che conduceva all’esterno, fui colta da un violento dolore all’occhio sinistro, simile alla sensazione di una freccetta che lo trafigge per lacerarne le membrane. La sofferenza che ho sentito mi ha travolto d’un colpo. Ho quasi perso l’equilibrio mentre la mia vista si oscurava con punti neri. La scossa mi ha fatto urlare. Non riuscivo più a tenere le palpebre aperte. Non avevo sbattutto contro nulla; un vaso sanguigno era appena esploso. Il dolore persisteva. Barcollavo avanti e indietro, come una canna scossa da una gigantesca raffica di vento. Tra un’oscillazione e l’altra, il mio occhio destro riusciva a distinguere molti passanti che si defilavano senza fermarsi, come se fossero stati tutti alla guida di un’auto da corsa. Sarei potuta morire sul posto, così tutti avrebbero potuto calpestarmi, invece di dover evitare la pazza colpita da un attacco di demenza. Ho scoperto, con stupore, il comportamento freddo e indifferente della inquietante orda parigina.

      Ho cercato di trovare un appoggio lungo il muro per sostenermi. Ho armeggiato con la mia mano sinistra, come una cieca senza punti di riferimento. Senza rendermene conto, il mio portafoglio è caduto a terra. A un certo punto, ho sfiorato una sporgenza sulla quale mi sarei potuta appoggiare. Il dolore persisteva. Per colmo di sfortuna, l’occhio che mi faceva male era quello che funzionava correttamente mentre il destro risentiva di una forte miopia. Dovrei necessariamente indossare gli occhiali per correggere questo squilibrio, tranne che nel mio caso la mezza coppia non sarebbe abbastanza. Piuttosto che optare per questa costrizione, preferivo accontentarmi di una certa forma di compensazione oculare, generata dalla sottrazione della mia doppia visione asincrona. Aperti allo stesso tempo, i miei due occhi mi offrivano una vista più che soddisfacente. Senza il mio valido occhio sinistro, non osavo neanche immaginare lo stato del mio futuro campo visivo.

      Il dolore svanì all’improvviso, con la stessa rapidità con cui era apparso. Riuscivo a vedere correttamente quello che stava succedendo intorno a me. Ricuperando l’equilibrio, mi sono girata verso le mie cose sparse per terra. Un giovane le stava raccogliendo e sistemando ordinatamente nella mia borsa. Lui mi СКАЧАТЬ