Название: Storia vecchia: Commedia in due atti
Автор: Giacosa Giuseppe
Издательство: Public Domain
Жанр: Зарубежная драматургия
isbn:
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Buon giorno, marchesa.
Buon giorno, duca. Siete sempre irremovibile?
Pur troppo. Vado anzi a disporre per la partenza.
Si direbbe che vi faccio scappare.
Oh! si direbbe male (esce).
SCENA III
Quanti ne abbiamo oggi?
Ventidue… perchè?
Perchè questi ultimi giorni di campagna mi corrono a carriera. Vorrei che durassero un mese almeno.
Non sarebbero più gli ultimi.
Oh! è vostra la scoperta? Mi perdonerete la mia schiettezza, ma, sono contenta che il duca se ne vada.
Perchè?
È uno di quei perchè che non si dicono e che dovreste indovinare… E poi… è un originale.
Alfonso?
Ma sì, figuratevi che non mi ha fatto neppure un principio di corte. Niente, proprio niente.
Glie lo dirò…
Non sono poi tanto vecchia ed orribile da toglierne affatto l'idea, vi pare? Che cosa avete? siete preoccupato.
Io no.
Oh! sì. Che cosa avete?
Nulla.
Ebbene, oggi, partito il duca, andremo a passeggio a cavallo fino al Torrione, e così tutte le sere finchè si vada via. Che brutta cosa lasciar la campagna. Vedrete come ho domata la Irga! Ieri l'altro tornando mi fece un salto di paura. Non ve ne siete accorto? Guai se non dite di sì.
Mi spiace che la montiate quella bizzarra.
Oh non c'è pericolo. Ieri ci tornai sola, la ricondussi al luogo dove s'era impennata e riprese, ed io ferma. Si era spaurita di un vecchio tronco segato; ci ripassai tante volte di galoppo, che glie lo feci smettere il grillo.
Testolina!
Sì… risoluta lo sono, è una tradizione di famiglia. Che cosa avete?
Che cosa ho? Sono diverso dal solito?
Spero… Non siete garbato!
La stagione mi uggisce.
No, non lo dite, la più bella stagione dell'anno! Queste brevi giornate di sole sono così sorridenti! (Pausa). C'è bisogno di avere amici in casa!? Io li detesto gli amici. Preferisco un capriccio ad un amico. Sia come non detto.
Finirete per viziarmi.
Gli è che toccherebbe a vossignoria dirmi di queste cose. Non signore, voi vi ingusciate nella vostra dignità d'uomo.
Io le penso.
Proprio?
Come potrei diversamente?
Lo credo io. Tutti i giorni, mi ripeto che non potevate incontrare una moglie migliore.
Hai ragione.
Solo tu, come tutti gli uomini, non conosci le dolcezze del conversare. Non si crederebbe come le occasioni dei più bei momenti vi sfuggono inosservate. Convien dire che l'immaginazione non vi giovi. C'è bisogno di caccia, di corsa, di bigliardo e di giornali? Farne che? Passi in città, e ancora… ma qui… tu seduto lì, io qui, senza pensieri, a dirsi che il tempo è bello, che le mie amiche sono insopportabili, che gli amici tuoi sono ridicoli… perchè lo sono ridicoli… il duca, con quella toeletta da Nembrotte incivilito! a parlare dei libri che si leggono, a giudicare i non letti dalla copertina, che so io… a dir nulla, a tacere… Per esempio… sei contento tu… di essere al mondo?
Sentiamo prima il tuo parere.
Grazie… Io, malgrado la sorte mi abbia destinato un marito… come lei… io non mi lagno… Vuoi che te ne dica il perchè?
Sentiamo.
I perchè sono molti. Prima, perchè mi piaccio; sono svelta, elegante, bella, buona, buona!.. e poi mi chiamo Berta, mentre potevo chiamarmi Carlotta… figurati… se mi chiamassi Carlotta! e poi sono marchesa… e ci tengo… e poi, tu hai un castello grandioso, ed io ho un quartierino simpatico in città… Se l'avessimo a Firenze il castello! che bella cosa… con tanta distesa di campagna dattorno!
Tu hai qualche cosa.
Perchè?
Perchè non hai sorriso bene. Dunque… A che ora parte il tuo duca?
Alle tre.
E non verrà più nessuno?
Credo di no… tanto più…
Tanto più?..
Tanto più che probabilmente devo partire ancor io.
Perchè?
Ho ricevuta una lettera… che mi chiama a Roma.
A far che?
Il ministro mi vuole.
Perchè ti vuole il ministro?
Per mandarmi in Baviera.
A far che in Baviera?
Ministro.
Che bisogno hanno di un ministro quelli là? E tu ci vai?
Non so.
Colle tue opinioni?
Che sai tu delle mie opinioni?
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