Название: Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1
Автор: Edward Gibbon
Издательство: Public Domain
Жанр: Зарубежная классика
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Plin. Stor. Nat. III 3, 4 IV 35. La nota pare autentica ed esatta; la divisione delle province, e la diversa condizione delle città vi sono minutamente riferite.
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Strabon.
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Giuseppe
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Tacit. Annal. IV 66. Ho impiegato qualche studio in consultare e paragonare tra loro i moderni viaggiatori, riguardo al fatto di quelle undici città dell'Asia; sette o otto sono affatto distrutte; Ipea, Tralli, Laodicea, Ilione, Alicarnasso, Mileto, Efeso, e possiamo aggiungere Sardi. Delle tre altre Pergamo è un misero villaggio di due o tremila abitanti. Magnesia, sotto il nome di Guzel-hissar, è città di qualche riguardo; e Smirne è una città grande, popolata di centomila anime. Ma mentre che in Smirne i Franchi hanno conservato il commercio, i Turchi hanno rovinate le arti.
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Ved. una esattissima e curiosa descrizione delle rovine di Laodicea nei viaggi di Chandler per l'Asia Minore p. 225 ec.
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Strabone l. XII. 866. Egli avea studiato in Tralli.
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Ved. una Dissertazione di M. de Boze, Mem. dell'Accad. tom. XVIII. Aristide recitò un'orazione, che ancora esiste, per raccomandare la concordia alle città rivali.
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Gli abitanti dell'Egitto, eccettuata Alessandria, si facevano ascendere a sette milioni e mezzo. Giuseppe
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Il seguente itinerario può servire a dar qualche idea della direzione del cammino, e della distanza tra le principali città. I. Dalla muraglia di Antonino fino a York 222 miglia romane. II. A Londra 227. III. A Rhutupia ovvero Sandwich 67. IV. Tragitto fino a Bologna 45. V. A Rheims 174. VI. A Lione 330. VII. A Milano 324 VIII. A Roma 426. IX. A Brindisi 360. X. Tragitto fino a Durazzo 40. XI. A Bisanzio 711. XII. Ad Ancira 283. XIII. A Tarso 301. XIV. Ad Antiochia 141 XV. A Tiro 252 XVI. A Gerusalemme 168 in tutto miglia Romane 4080. Ved. gl'Itinerarj pubblicati da Wesselling colle sue note; vedasi ancora Gale e Stukeley per la Britannia, e d'Anville per la Gallia e l'Italia.
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Montfaucon.
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Bergier Storia delle strade maestre dell'Impero rom. l. II c. 128.
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Procopio
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Al tempo di Teodosio, Cesario, magistrato di alto affare, venne per la posta da Antiochia a Costantinopoli. Cominciò il suo viaggio di notte; fu la sera dipoi nella Cappadocia a 165 miglia da Antiochia, ed arrivò a Costantinopoli il sesto giorno verso mezzodì. L'intera distanza era di miglia 725 romane. Ved. Libanio
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Plinio, benchè ministro favorito, dovè giustificarsi per aver fatto dare cavalli di posta alla sua moglie per un affare di gran premura. Epist. X l. X 121 122.
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Bergier luog. cit. l. IV c. 49.
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Plinio Stor. Nat. XIX 1.
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È probabile che i Greci ed i Fenicj introducessero nuove arti e nuove produzioni nelle vicinanze di Cadice, e di Marsiglia.
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Ved. Omero Odiss. l. IX v. 358.
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Plinio Stor. Nat. l. XLV.
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Strab. Geog. l. IV p. 223. Il freddo eccessivo di un inverno Gallo era un proverbio tra gli antichi.
202
Nel principio del quarto secolo l'Oratore Eumene
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Plinio Stor. Nat. l. XV.
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Plinio Stor. Nat. l. XIX.
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Il bel saggio di Harte sull'agricoltura; egli ha unito in quest'opera tutto ciò che gli antichi e i moderni han detto del trifoglio.
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Tacito
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Chiamata Taprobane dai Romani, e Serendib dagli Arabi. Quest'Isola fu scoperta sotto il regno di Claudio, e divenne insensibilmente la sede principale del commercio dell'Oriente.
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Plinio Stor. Nat. l. VII. Strab. l, XVII.
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Stor. Augusta p. 224. Una veste di seta era considerata come un ornamento femminile ed indegna di un uomo.
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Le due gran pesche di perle erano le medesime dei nostri tempi, Ormuz, e il Capo Comorino. Per quanto noi possiamo paragonare la Geografia antica colla moderna, Roma ricavava i suoi diamanti dalla miniera di Jumelpur nel Regno di Bengala; se ne trova una descrizione nel tom. II. Viaggi di Tavernier pag. 281.
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Tacito Annali III 5 in un discorso di Tiberio.
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Plin. Stor. Nat. XII 18. In un altro luogo calcola la metà di questa somma;
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La proporzione che era da uno a dieci, e dodici e mezzo salì a quattordici e due quinti per una legge di Costantino. Ved. le tavole di Arbuthnot sopra le monete antiche c. V.
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Oltre diversi altri passi ved. Plinio Stor. Nat. III 5 Aristide
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Erode Attico dette al Sofista Polemone quasi sedicimila zecchini per tre declamazioni. V. Filostr. l. I p. 558. Gli Antonini fondarono una scuola in Atene, nella quale si mantenevano a pubbliche spese professori di grammatica, di rettorica, di politica, e delle quattro Sette principali della filosofia per istruzione della gioventù. Il salario di un filosofo era diecimila dramme l'anno Furono fatti stabilimenti simili nelle altre città dell'Impero. Ved. Luciano nell'Eunuc. tom. II p. 353 ediz. Reitz Filostrat, l. II p, 566. Storia Augusta p. 2. Dione Cassio l. LXXI p. 1195.
Lo stesso Giovenale, in una satira piena di mal talento, la quale ad ogni linea tradisce la sua invidia e il suo scontento, è però obbligato a soggiugnere
Sat. VII 20.
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Longin.
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Orosio VI 18.
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Giulio Cesare introdusse i soldati, gli stranieri, ed i semibarbari nel Senato (Sveton. in Cesar. c. 77 80.) L'abuso divenne ancor più scandaloso dopo la sua morte.
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Dione Cassio l. LII p. 693, Svetonio in August. c. 55.
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Dione Cassio l. LIII p. 698 ci dà una prolissa e gonfia СКАЧАТЬ