Le disilluse. Bracco Roberto
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Название: Le disilluse

Автор: Bracco Roberto

Издательство: Public Domain

Жанр: Зарубежная драматургия

Серия:

isbn: http://www.gutenberg.org/ebooks/37932

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СКАЧАТЬ passato evocherò!

Le Fanciulle

      Canta, canta…

Clea

      Canterò.

      (ricordando e ripetendo l'antica canzone, con enfasi ridicola)

      «Sei nata nel giardino d'una fata

      «che fuga col suo fascino il dolore.

      «Al sol de' suo' begli occhi tu sei nata,

      «giglio gentile, giglio incantatore.

      «Sarà fecondo di pace infinita

      «il lieto tuo fatidico candore.

      «Eternamente amata, la tua vita

      «sarà un connubio di pace e d'amore.»

      (interrompendosi.)

      Canzone menzognera!

      Chi m'ama?.. Chi mi amò?..

      Dov'è la pace vera?

      È pace questa?.. No.

      E un'altra strofa, l'ultima,

      io voglio ricordar.

      Mentiva pure! Uditela,

      uditela cantar:

      «Sarai fanciulla bella innamorata

      «d'un altro come te leggiadro fiore,

      «sbocciato nel giardin della tua fata

      «che fuga col suo fascino il dolore.»

      (Si abbandona sopra un sasso, presso il tugurio del romito, e vinta dalla noia, si assopisce.)

Le Fanciulle

      (dopo la breve estasi di sollievo, ricascano nel triste languore.)

      È l'alma affranta,

      è vuoto il cuore,

      la vita è infranta,

      il mondo muore.

      (Lentamente e mollemente, quasi mosse dal venticello, le Fanciulle a poco a poco si allontanano e spariscono.)

      Siam fanciulle… sbadiglianti…

      d'aria e luce circonfuse…

      La natura par che canti:

      «Disilluse! disilluse!..»

Clea(resta addormentata sul sasso.)Fleno

      (avvolto nel suo nero mantello, la testa quasi tutta nascosta nel cappuccio, la gran barba bianca fluente sul petto, esce dal tugurio. Vedendo Clea, mormora:)

      La conduttrice delle Disilluse dorme il sonno della noia… Gesticola… Sta sognando…

Clea

      (in una specie di sonnambulismo, fa con la mano come se discacciasse un'ape.)

      Ape molesta

      va via di qua.

Fleno

      Dorme e par desta.

Clea

      Ah! se ne va.

Fleno

      La bionda mesta

      sognando sta.

Clea

      (ricomincia a gesticolare, discacciando l'ape.)

      Di nuovo qui giunge…

      e torna su me.

      Quest'ape mi punge,

      mi punge… Perchè?

Fleno

      (le si accosta, per liberarla dall'insetto importuno.)

      D'un'ape ella parla

      e l'ape non c'è.

      Ma, intanto, sognarla!..

      Sognarla!.. Perchè?

(Vedendo che ella si desta.)

      Si sveglia… Si sveglia…

Clea(aprendo gli occhi.)

      Sei tu!

Fleno

      Sì…

Clea

      Che fai?

Fleno

      Chi dorme… e chi veglia…

Clea

      M'hai punta?..

Fleno

      No!.. Mai!

      Non c'era l'ape; nemmen c'ero io.

      Chi ti pungeva davver non so.

      … Pungeva forse qualche desio

      che viene in sogno… ma in veglia no.

Clea

      Non indagare nel sogno mio…

      Chi mi pungeva davver non so.

      Pungeva forse qualche desio

      che viene in sogno… ma in veglia no.

(andandosene)

      A rivederci… Buon vecchio, addio!

      Le Disilluse raggiunger vo'…

Fleno(con insinuante furberia)

      A rivederci… Pensa al desio…

      che punge in sogno, ma in veglia no.

Clea(va via.)Fleno(seguendo con lo sguardo Clea, e scotendo la testa:)

      Va a raggiungere le Disilluse!.. Ingenue! La loro disillusione è la più grande delle illusioni! Esse credono d'aver sofferto assai, appunto perchè non sanno che cosa sia soffrire. Se avessero provata una sola delle sventure toccate a me!..

(Rivolgendosi al pubblico)

      Io sono l'ex re di Zano: un regno senza impicci, un regno piccolo piccolo, un regno tascabile… Ed io, infatti, avevo in tasca il mio regno e i miei sudditi; – ma ora sono essi che hanno in tasca me! Ah! Quando ricordo il giorno della rivolta, mi rivengono i brividi! Che batoste, e che paura!.. Io me la svignai travestito da vecchio; e in questa… vecchiezza continuo a nascondermi, perchè (accennando, col gesto, alle probabili busse)la prudenza non è mai troppa!..

      Quel giorno, che catastrofe!

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