La morsa. Luigi Pirandello
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Название: La morsa

Автор: Luigi Pirandello

Издательство: Public Domain

Жанр: Зарубежная классика

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СКАЧАТЬ Eppure! Che la mia diffidenza m’abbia reso insensato fino a tal segno? Possibile? Più volte, vedi, attraverso le sue parole, m’è parso di leggere qualcosa. Un momento dopo mi dicevo rinfrancandomi: «È la paura!» L’ho studiato, spiato tutti i momenti: come mi guardava, come mi parlava… Sai che non è solito di parlar molto… eppure, in questi tre giorni, avessi inteso! Spesso però si chiudeva a lungo in un silenzio inquieto, ma ne usciva ogni volta ripigliando il discorso sul suo affare… «Era in pensiero per questo?» allora mi domandavo, «o per ben altro?» «Forse ora parla per dissimularmi il sospetto…» Una volta mi parve finanche che non avesse voluto stringermi la mano… Bada, si accorse che gliela porgevo! Si finse distratto; era un po’ strano veramente, il domani della nostra partenza. Fatti due passi mi richiamò. «S’è pentito!» pensai subito. E infatti disse: «Oh, scusa… Dimenticavo di salutarti… Fa lo stesso!» Mi parlò altre volte di te, della casa, ma senz’alcuna intenzione apparente; così… Mi pareva tuttavia che evitasse di guardarmi in faccia. Spesso ripeteva qualche frase tre, quattro volte, senza senso comune… come se pensasse ad altro… E mentre parlava di cose aliene, a un tratto trovava modo d’entrare bruscamente a riparlarmi di te o dei bambini, e mi faceva qualche interrogazione – ad arte? – chi sa! – sperava di sorprendermi? – rideva; ma con una gajezza brutta negli occhi…

      Giulia E tu?

      Antonio Oh, io stavo sempre in guardia.

      Giulia Si sarà accorto della tua diffidenza!

      Antonio Se sospettava di già!

      Giulia Si sarà confermato nel sospetto. Poi, null’altro?

      Antonio Sì… La prima notte, all’albergo (ha voluto prendere una sola stanza a due letti), eravamo coricati da un pezzo, s’accorse che non dormivo, cioè… s’accorse no: eravamo al bujo! Lo suppose. E bada; figurati, io non mi movevo, lì di notte… nella stessa camera con lui, e col sospetto che egli sapesse… figurati! tenevo gli occhi sbarrati nel bujo, in attesa… chi sa! per difendermi… A un tratto, nel silenzio, sento proferire queste precise parole: «Tu non dormi ».

      Giulia E tu?

      Antonio Nulla. Non risposi. Finsi di dormire. Poco dopo, egli ripeté: «Tu non dormi». Io allora lo chiamai: «Hai parlato?» gli domandai. E lui: «Sì, volevo sapere se dormissi». Ma non interrogava dicendo: «Tu non dormi», proferiva la frase con la certezza ch’io non dormivo, ch’io non potevo dormire, capisci? O almeno, m’è parso così.

      Giulia Nient’altro?

      Antonio Nient’altro. Non ho chiuso occhio due notti.

      Giulia Poi, con te, sempre lo stesso?

      Antonio Sì. Lo stesso.

      Giulia Tutte queste finzioni… lui! Se ci avesse visti…

      Antonio Eppure s’è voltato, scendendo…

      Giulia Ma non si sarà accorto di nulla! Possibile?

      Antonio Nel dubbio…

      Giulia Anche nel dubbio, tu non lo conosci! Dominarsi così, lui, da non lasciar trapelar nulla. Che sai tu? Nulla! Ammetto pure che ci abbia visti, mentre tu passavi e ti chinavi verso me… Se fosse nato in lui il minimo sospetto… che tu mi avessi baciata… ma sarebbe risalito… oh sì!… pensa come saremmo rimasti! No, senti, no: non è possibile! Hai avuto paura, nient’altro! Andrea non ha ragione di sospettare di noi. M’hai trattata sempre familiarmente davanti a lui.

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