Dillo Tu Te Stesso. Gerardo D'Orrico
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Название: Dillo Tu Te Stesso

Автор: Gerardo D'Orrico

Издательство: Tektime S.r.l.s.

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isbn: 9788835412953

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СКАЧАТЬ senza un credito per il suo reato, e qui un omaggio all’odore del corrompersi addosso sembra troppo, chi ci ascolterà domani se piangiamo ancora! Non sarà finito quel pensiero di tre righe. Un consiglio i soldi che puoi spendere oggi spendili ora poi non c’è più qualcuno, ridi forse siamo noi che c’imbrogliamo in gergo non ci piace… l’ultima persona siamo noi, la più responsabile di questo povero bruciato e ossidato book di persone, e la nostra vera natura nessuno ci dirà mai chi siamo? Perché ci dicono: soccombi di giorno o sei un ladro, cadi o continui a essere inferiore, tutto vero come la bolletta della luce o del gas, poi si può solo come cosa hai già pagato. Rex, lux, vige la legge diventa la matematica, non l’hai capito il perché non te lo può dire… è lui il tuo assassino, il tuo male, il tuo migliore amico o un falso mascherato da lui. Spinti verso il basso, la perdita ci libera si soffoca spenti, chi muore è la disgrazia della casa. Credo nel soffocamento del dolore non nella crescita di un male, come ‘l film la sera ci colorava di valchiria. Era un vuoto ecco perché non si capisce che un quadrato su un quadro non è sul niente, così arriverà il futuro comunque in ogni tempo, come in questo moderno elettronico nulla sfugge al vero o alla legge vera, senti se ti batte il cuore o se squilla il telefono invece di sentire la noia, la valchiria o l’anarchia se per sempre saranno una cosa sola.

      Sacro, profano o zombi non si arriva di sopra, salvo che salire quelle solite chiare scale, serve costruirlo con il cemento un muro più che dipingerlo di noia, ma la nostra denuncia sarà un reato di diffamazione, peccato sarà un errore giudicare, così qui nessuno ti fa il bene perché anche domani lo stesso, secondo me resta difficile reggere un mondo diverso che molti non sanno, anche tagliato che confusione dove la denuncia finisce entra l’abitudine, sembrano solo i particolari di una vita destinata a essere cestinata, invece piena di cose buone nelle case e nessuno lo sa, nessuno sarà noi stessi. Dormi di noia o, ancora non hai sonno, nemmeno t’immagini quanti problemi ha chi, insomma dove ti troverò al giorno d’oggi, sai cos’è eretico? Dove sei andata non parlare, che se no si rompe! Chi ha rovinato la poesia ancora da dieci anni e dieci anni ancora è quel virus umano, non si svuotano come delle cartelle il passato o il presente, vaglielo a dire e mandalo a quel paese. Oggi è ancora oggi, guarda il calendario o l’orologio, le altre persone o altro… avanti Cristo saranno delle tabelle appartenenti alla scuola, quelle che ti mancano come mai? Matematica, geografia, lettere o altro.

      Quale gran gelato e poi… ci sei tu che non funzioni non io, poi il contrario tu si io no! Calerà il sipario con cinque minuti di anticipo per non far capire, alle persone il tempo che c’era fuori e che ore sono.

      

      Il tuo infetto, ciao Perego.

      4. Tronchi vicini

      La libertà è tu, 01.12.2010

      Era così che preferivamo passare il tempo tra: le cose che già sapevamo, dove ci porta il cuore, la realtà, le bambole, la porcellana, la nostra miscredenza ci eccede… ci piaceva forse dormire o la pace, vuoi una sigaretta tra le molte cose da fare ancora oggi.

      A tema la vicinanza del retro progresso, terso o perso non me lo nominare nemmeno, si vuol sapere di un tagliere dei banchetti o del profondo. Al lavoro si continua per quale motivo pensi ancora che la soluzione sarà già in mano a tutti, quante incespica - azioni anche oggi diceva un vico, espellilo non si cucina per domani, ma fai presto che si fredda. Dillo tu l’amore è depresso o parla per te, finisce la serata cala la notte, anche il sipario di nuovo cara diletta e cupa Italia.

      Ricordi ancora quel di malsano pensiero, quel dolore in questo mese di dicembre, era così ignorante. Alla fine di un anno o al termine d’un secolo si resta in una metamorfosi nel corpo per tutta la giornata, la pace rubata e sembra sempre la stessa storia, dimmi quante persone senti in coro poiché ci sei, quale fastidio non sei in fin di vita alla fine dell’anno zero dieci ma ancora non si può parlare di male, cosa saranno state le ultime parole non si sa, prego chi vuol saltare. Dolcetto o scherzetto sei vivo in un errore innominabile: non hai nemmeno cominciato. Troppo in basso un corno, ancora quel falso fascismo, raccogli tutto e andiamo via basta restare per avere, continuare per vedere ma esiste da sempre un universale grande delitto, il silenzio della conoscenza.

      Lasciati da solo da una parte per parlare o respirare come ho fatto io in passato, quanto sarai rimasto indietro, quante occupazioni da fare, non serve un esercito d’insuccessi da attraversare per vedere il primo mattone di casa tua. Raccontati fai quel che già sai, essere resta un privilegio oggi da un’altra parte non starai meglio, vogliono soprattutto te per tutto, chi sono loro tu lo sai, non era un eco in senso lato un male, crea camere a gas o che cosa nessuno ha mai intrapreso, in modo concreto: come te, tutti. Si prova a dirle delle cose poi ci pensi, ovviamente falle tue delle immagini non ti preoccupare, tuttavia ti ripeto il male mi sembra un ladro ma goffo, semplicemente voleva il tuo male mentre gli altri se ne andavano da incompetenti… in Calabria fanno fatture, saranno magari ma hanno fatto il male anche a loro stessi, quanto mondo era lo stesso… non confondere un drappo bruciato in alto non è lo stesso, tutti parlano mentre tutto sarà nel niente, sembriamo bambini defraudati: se non lo sai ora, non lo saprai mai, poi non c’erano altre persone da quella parte, solo l’illegale e il falso più dichiarazioni in falso, calunnie e detrazioni.

      Vuoi entrare, entra prego pare quando non lo sai ehm, penso sia falso anche chi ci ha programmato, senza una carta di riuscita o un biglietto d’ingresso già pagato, comunque vedrai altro più poveri o illusi da un’altra parte, alla luce del giorno di chi non riconosce la vera e originale sorgente della verità, come la maggior parte del lavoro non sarà stato fatto mentre tutti vanno alla gioia, guardali che avanzano.

      Chi vuol finire di leggere un libro che a lui non piace, un popolo cosa può intende per offesa, non di sicuro un atto fatto assieme, mentre una voce più in fondo dice: cosa può succedere se lo facciamo tutti assieme per davvero, ma scusa non era poi un problema di quei due o tre. L’ignorante governa come ‘l male il desiderio del futuro, sono anni che piangono o si piange qualcuno parla di cipolle libere, ci vorrebbe il pepe nelle culture per quante realtà abbiamo, saremo ancora solo noi quest’altro oppure una macchina che prosegue, una questione d’istanze personali, si deve per finire quel che poi sarà lo stesso, noi non ci fermiamo fisicamente mentre gli altri proseguono.

      Quanti crimini nella settimana scorsa poi, in fascicoli trovi il perché ti ha lasciato ehm, quanto era basso il mare nei giorni passati. Vi consiglio di abbandonare le persone che sbagliano, ecco clicca per quanti problemi avremo si dovrà pur scegliere il pugno o la forza… carta o pietra senza imbrogliarsi, sarà meglio dirle tutte le cose che non abbiamo, più quelle non riuscite o se il resto è noia, storia o fantasia premettendo che per niente non si resta, quanti errori abbiamo già fatto per vivere niente. Guarda questo Sole che ci riscalda comunque sembra tutto passato, ma qui chiedere resta l’impossibile si, mi dissero viviamo un comunismo un po’ troppo grande, qui era così privo di parole senza istituzioni accese mentre un tempo diventa di rinnovi, non avevi mai visto persone false poi cadono o esplodono, invece altre persone che sono il bene, che forse non si erano spiegate degli orari o altri pedaggi, saldi pagamenti in genere, non ci sarà uno strumento attivo nella nazione forse era troppo, solo i commenti di oggi pomeriggio dopo pranzo, dei soldi o del Sole. La morte alla fine quindi sarà il futuro per questi, o il come si ritorna umani. Un software più ampio o profondo, una dichiarazione qualsiasi non possono fare il male, ma fanno vivere un bene più sopra, cosa sarà già successo in passato, la vita è già passata alle quattordici, non ci credi? Il dolore è diverso ehm, la nostra conformità, le questioni un po’ più care quando c’inghiottisce la domenica dopo pranzo, sono già di chi ha meritato l’aveva già vinto, e guarda questo grandioso giornale vedrai una festa come un palazzo… tu ti devi occupare di vivere bene per essere in salute, ma come farai nel tuo capitolo successivo, quando ti diranno come si chiama Dio poi tu, e il tuo rétro.

      Io da diversi anni vado avanti, un bene non sorprendere solo in due. Sarà solo un ladro quel epocale moderno, faceva o meglio fa ancora tutto СКАЧАТЬ