Название: Dolce Guarnizione
Автор: Carol Lynne
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Вестерны
isbn: 9781802500813
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Gill corse in avanti, ma ricevette solo un pugno alla mascella. Dannazione, il suo uomo poteva anche essere basso, ma aveva un gancio maledettamente buono.
Scosse la testa e gli afferrò la mascella. “Continua così e inizierò a pensare di non piacerti molto.”
“Esci,” ringhiò Kyle.
Gill annuì, decidendo di non andare oltre con Kyle di quell'umore. “Me ne vado, per ora, ma puoi essere certo che non mi arrendo. Puoi gridarmi tutto quello che vuoi per aver cercato della roba su internet, ma forse, solo forse, dovresti dare una possibilità a un uomo. So molto bene in cosa mi sto ficcando, eppure ti voglio ancora. Se decidi che significa qualcosa per te, chiamami.”
Quattro giorni dopo, Gill stava andando ad aprire la stazione di servizio, ma pigiò forte sui freni davanti alla panetteria. Il SUV dello sceriffo Ryan era lì davanti, insieme a una delle auto del suo vice.
Si infilò nel posteggio, attraversò la strada e bussò forte alla porta. Era evidente che la panetteria era chiusa, quindi Ryan e il suo vice sicuramente non erano lì per le ciambelle.
Rick Buchanon apparve sulla porta e scosse la testa. “Mi dispiace Gill, oggi la panetteria è chiusa.”
“Fammi entrare, oppure resta indietro, mentre butto giù questa fottutissima porta,” gridò Gill attraverso il vetro.
Guardò Rick che sollevava un dito e ritornava verso il retro del negozio. Tornò appena in tempo per risparmiare alla porta di Kyle un calcio ben piazzato.
Rick girò la chiave e aprì la porta. “Lo sceriffo ha detto che puoi entrare, ma devi aspettare qui fino a quando non arriva, capito?”
“Dov'è Kyle?”
“Di sopra, con il dottor Browing.”
“Ryan,” gridò Gill. “Farai meglio a venire qui, prima che io distrugga questo posto.”
Lo sceriffo pesantemente tatuato entrò nella stanza scuotendo la testa. “Gill, hai l'intelligenza di un asino. Cosa pensi di fare, venendo sulla scena di un crimine e abbaiando ordini?”
Gill si gonfiò a torreggiare su Ryan. “Cos'è successo a Kyle?”
“Niente, era solo un po' agitato, quindi ho chiamato il dottor Browning. Faccio un salto su a vedere se puoi salire.”
“Cos'è successo qui?” chiese Gill, quando Ryan tirò fuori il cellulare.
“Qualcuno ha cercato di nuovo di scassinare il negozio.” Ryan si portò il telefono all'orecchio e parlò con il dottore per un istante. “Okay, lo mando su.”
Nel momento in cui ricevette il permesso di andare, Gill era già a metà strada verso la scala che si trovava fuori dalla zona pranzo. Fece gli scalini due alla volta e non si preoccupò di bussare, quando arrivò in cima.
Dopo aver chiuso la porta dietro di sé, Gill si trovò faccia a faccia con il dottor Browning. “Come sta?” chiese. I suoi occhi sfrecciarono lungo il corto corridoio, verso quella che supponeva fosse la camera da letto.
“Era un po' scosso. Gli ho dato qualcosa che lo aiuti a riposare.” Il dottore dai capelli argentati fece spallucce dentro il giaccone. “Immagino che tu abbia intenzione di restare fino a quando si sveglierà, vero?”
“Ci puoi scommettere.”
“Bene, devo andare alla clinica.” Il dottor Browning porse un biglietto a Gill. “Qui ci sono i miei numeri, se si sveglia e ha bisogno di qualcosa.” Il dottore guardò attentamente Gill, poi si passò la mano sulla nuca. “Gli ho dovuto mettere uno dei suoi cateteri. Di solito durante il giorno si ricorda di farla regolarmente, ma essendo sedato...”
“Me ne occuperò io,” disse Gill, rassicurando rapidamente quell'uomo. Il dottore gli rivolse un altro cenno della testa, prima di dirigersi fuori dalla porta.
Gill non perse tempo e ritornò in quella che immaginava fosse la camera da letto. Si inginocchiò di fianco al letto di Kyle, poi si passò le dita tra i capelli biondo scuro a spazzola. Non poté fare a meno di notare i cerchi scuri sotto quelle belle e lunghe ciglia. Con un tocco lieve, passò il polpastrello su quella pelle delicata. “Perché non mi permetti di prendermi cura di te?” sussurrò.
Fu in quel momento che se ne rese davvero conto: aveva bisogno di Kyle, tanto quanto quest'ultimo aveva bisogno di lui. Aveva abbandonato lo sport professionistico perché era stanco di mentire a se stesso e a tutti quelli che aveva intorno, riguardo a quello che voleva dalla vita. A cosa serviva avere denaro e il proprio volto sulle figurine, se alla fine della giornata restavi solo?
Era riuscito ad avere qualche storia molto discreta, ma erano tutte finite allo stesso modo. Il suo compagno voleva sempre più di quello che Gill potesse dare. Non era stata la sua carriera a trattenerlo, anche se era ciò che aveva sempre usato come scusa. No, la ragione era che non aveva mai provato emozioni così forti nei confronti di un individuo tanto da catturare a lungo il suo interesse.
Tuttavia, Kyle era diverso. Gill non aveva bisogno di uscire con quell'uomo, per sapere cosa stava già provando per lui.
I suoi occhi vagarono prima sull'uomo e poi sulla stanza. Sembrava che fossero state unite due camere, per creare un unico grande spazio. Oltre al normale mobilio di Kyle, c'era una piccola macchina per i pesi e un altro attrezzo da ginnastica che Gill non conosceva.
Restando in piedi, si avvicinò all'attrezzo, per ispezionarlo meglio.
“Quello è un Flexiciser,” disse Kyle con una voce lievemente assonnata. “Mi aiuta a tenermi in forma muovendo le gambe.”
“Figo,” disse Gill prima di ritornare al fianco di Kyle. Si sedette con cautela sul bordo del letto, accanto a Kyle. “Come ti senti?”
“Bene. Stupido. Non riesco a credere di essere stato una tale frana che Ryan ha dovuto chiamare il dottor Browning.”
Gill allungò la mano e passò le nocche su un lato del viso di Kyle. “Non è stato stupido. Qualcuno ha cercato di entrare. Chiunque si sarebbe sentito un po' fuori di testa, specialmente avendo problemi di mobilità.”
Kyle fece un sorrisetto. “È questo che ho? Problemi di mobilità?”
“Che ne dici di fare un patto? Tu la smetti di fare il saputello e di prendere in giro tutto quello che dico, e io non ti tirerò su e non ti darò una bella sculacciata.” La voce di Gill era severa, ma lui rovinò l'effetto terminando la frase ammiccando.
Kyle si incupì, allungò il braccio e coprì la mano di Gill, nel punto in cui era ancora appoggiata su un lato del suo viso. “Perché ti comporti come se ti importasse così tanto?”
“Perché è così,” affermò Gill con onestà. “So che ti ho fatto arrabbiare, facendo quella ricerca, ma volevo iniziare una relazione con gli occhi ben aperti.”
Kyle sollevò СКАЧАТЬ