Lo Scricciolo. Kristy McCaffrey
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Название: Lo Scricciolo

Автор: Kristy McCaffrey

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Вестерны

Серия:

isbn: 9781952801181

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СКАЧАТЬ Aprì la mano e fissò la croce d’oro sulle dita callose. Il dolore che si sforzava di ignorare lo travolse e la tensione nelle viscere si sciolse in maniera tanto rapida che le gambe vennero meno.

       Cadde in ginocchio, con il corpo scosso da incontrollabili singhiozzi. Inveì contro Dio, contro i Comanche, contro Robert Hart per aver portato le tre giovani figlie in quel luogo deserto, ma più che gli altri, maledisse se stesso. Se solo non si fosse mosso dal suo fianco quella sera, forse sarebbe rimasta viva.

      Ed era viva.

      «Ma io ti credo» disse brusco «e mi spaventa a morte.»

      «Perché?»

      «Perché avrei dovuto trovarti. E ancor più, perché se fossi rimasto con te allora non saresti mai stata rapita.»

      Il viso di lei esprimeva sorpresa. «Ma tu non ne hai colpa.»

      «Non avrò colpa dell’accaduto, ma delle mie azioni sì. Non riesco a immaginare quello che devi aver sopportato in questi dieci anni. È un miracolo tu sia ancora viva.»

      «Ho smesso di credere ai miracoli molto tempo fa» rispose la giovane in un soffio. «È già difficile sopravvivere giorno per giorno.»

      «Ti aiuterò come posso.»

      Lei gli lanciò un’altra occhiata confusa. «Io non mi aspetto il tuo aiuto.»

      «Che cosa vuoi fare? Dove hai intenzione di andare?»

      Con espressione rassegnata, lei sedette su un masso lì vicino. «Non lo so. Non ci ho ancora pensato.»

      «Mia madre può aiutarti a contattare le tue sorelle.»

      «Sì, mi piacerebbe» rispose lei, giocherellando con la pergamena sbiadita nelle sue mani.

      «Che c’è scritto?»

      Mordendosi il labbro inferiore, ignorò la domanda. «È ancora vivo Davis Walker?» chiese, invece.

      «Sì. Gestisce il suo ranch da queste parti.»

      Lei annuì e gli porse la lettera.

       Cara Rosemary,

       non puoi respingermi in eterno. Lo so, mi hai detto di stare lontano ma non ne sono capace, ho bisogno di vederti. Devo sapere perché non vuoi incontrarmi. Che cosa nascondi?

       Davis

      Matt guardò Molly, sbalordito. «Davis? E tua madre?»

      «Così sembra.»

      «Come l’hai avuta?»

      «Davis venne qui un pomeriggio. Io giocavo fuori e quando lo vidi mi nascosi. Era arrabbiatissimo, bussava e bussava alla porta, ma mia madre aveva portato Mary ed Emma a far visita a Sarah e suo marito. Ti ricordi di Sarah? Aiutava mamma a occuparsi di noi. Alla fine, Davis smise, ma prima di andarsene spinse questa sotto la porta.» Piegò la pergamena con cura. «So che non avrei dovuto, eppure entrai dal retro e la lessi. Ero giovane, ma neanche tanto, questa lettera significava guai. Decisi di seppellirla così che nessuno, e men che meno papà, potesse mai trovarla.»

      «Non pensi che abbiano continuato a vedersi di nascosto, vero?»

      Molly si strinse nelle spalle. «Non lo so. Ma c’è dell’altro. Quando mi portarono via, quella sera, ricordo chiaramente che gli uomini nominavano Davis Walker.»

      «In che senso?»

      «Non so bene, ero così confusa. Ma…»

      «Pensi che dietro l’attacco alla tua famiglia ci sia Davis?» concluse Matt nel vederla esitare. «Perché non tollerava il rifiuto di tua madre?»

      «Da quando ho saputo della morte dei miei genitori, qualche settimana fa, mi sono tornate in mente così tante immagini dell’infanzia che… sì, l’ho pensato.»

      A Matt quell’ipotesi non piaceva. Davis Walker era amico di suo padre, così come lo era stato di Robert Hart. Il pensiero che dieci anni prima potesse essere stato responsabile della distruzione di tutte le loro vite lo avviliva.

      «Devo trovare Claire» disse lei, alzandosi. «Ieri, per farmi un favore, è andata a dare un’occhiata al Walker Ranch.»

      «E dopo che cosa intendi fare?»

      «Scoprire se dietro questa faccenda c’è davvero lui» rispose in tono risoluto.

      «E se così fosse?»

      «Gliela farò pagare.»

      Capitolo Cinque

      Accovacciata com’era in un lieve avvallamento nel terreno pianeggiante, a circa cinque miglia a sud dai resti del ranch degli Hart, Matt non si accorse di Claire Waters finché non le furono quasi addosso. Aveva legato il cavallo in un posto nascosto alla vista e si era rannicchiata accanto a un gruppo di arbusti di quercia.

      Molly smontò e andò subito da lei.

       Due donne sole che fanno del proprio meglio per nascondersi e non farsi notare.

      Il pensiero non migliorava il suo atteggiamento già sgarbato – anche per via di quanto Molly gli aveva detto a proposito di Davis Walker – ma l’umore nero iniziava e finiva proprio con lei, la cui presenza gli ricordava gli ultimi dieci anni e la propria incapacità di proteggerla.

      Esitante, Claire si alzò dal suo nascondiglio e puntò gli occhi verdi su di lui. Matt imprecò sottovoce: aveva un viso giovane e grazioso e non poteva avere molti più anni di Molly. Una rivelazione che lo sorprese. Si era aspettato una donna un po’ più matura.

      Invece, Molly si era avviata verso il Texas con una ragazza che avrebbe potuto essere sua sorella. Indifese e vulnerabili, erano chiaramente inconsapevoli dei numerosi pericoli che avrebbero potuto correre. E questi solo dall’ambiente circostante, tipo il tempo e le creature del deserto. A un loro eventuale destino per mano degli uomini, soprattutto in una terra in cui le donne scarseggiavano, non voleva neanche pensare.

      «Claire» la salutò Molly sorridente. «Stai bene?»

      Sotto il cappello a tesa larga, con la treccia bionda che scendeva su una spalla, la giovane fece cenno di sì, ma lo sguardo era carico di diffidenza.

      «Questo è Matt Ryan. Non preoccuparti, sa tutto. Matt, ti presento Claire Waters.»

      Lui smontò da cavallo con un gesto fluido. «Signorina» disse, sollevando appena il cappello.

      «C’era anche lui al ranch» proseguì Molly. «Pensarono tutti che fossi morta.»

      «Ma davvero?» ribatté Claire in tono pacato. «È per questo che nessuno provò mai a cercarti?»

      Nonostante i tratti del viso rivelassero null’altro se non calma esteriore, Matt percepiva la rabbia per conto di Molly. Il senso di lealtà che mostrava verso l’amica lo indusse a riconsiderare l’opinione che СКАЧАТЬ