Название: Promette Di Amarti
Автор: Shanae Johnson
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Вестерны
isbn: 9788835430247
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"È stata una bella cerimonia, vero?" disse Saylor.
"Mmm?" Nick riportò lo sguardo su di lei. "Oh sì."
"Mi ha fatto pensare a ciò che vorrei per la mia cerimonia."
Nick la guardò in modo torvo come se stesse parlando una lingua aliena. "La tua cerimonia?"
Saylor deglutì. Si sentì lo stomaco in subbuglio. Lei e Nick stavano insieme da tre anni. Beh, il loro primo appuntamento era stato tre anni prima. Poi lui l’aveva chiamata tre mesi dopo. Poi di nuovo dopo due mesi. Ci era voluto poco più di un anno, ma presto cominciarono a uscire regolarmente svariate volte ogni mese.
Non era stata quella regolarità a suggellare l’accordo. Nella borsa di Saylor c’era qualcosa che nessun’altra donna nella sua vita aveva avuto: una chiave del suo appartamento. Gliela aveva data lo scorso inverno quando aveva avuto un brutto caso di influenza. Saylor aveva lasciato tutto e si era presa cura dell’uomo per farlo ritornare in sesto. Quando stava meglio, lui non le chiese di ridargli la chiave.
Doveva essere un segno.
Voleva dargli qualche altro mese, magari un anno. Ma lei non aveva più il lusso del tempo. Se voleva tenere il ranch, e il suo lavoro, e i cavalli di cui si era occupata fin da quando era una ragazza, e le sue sorelle con un tetto sulla testa, doveva convincere il suo ragazzo a sposarla.
"Nick, ti ricordi cosa ti ho detto sul testamento di mio padre?"
Lui si accigliò di nuovo. La sua fronte si aggrottò a formare quella V di confusione che aveva sempre quando lei cercava di spiegargli la matematica alle superiori. Quello sguardo che voleva dire che non ricordava cosa gli avesse detto un minuto prima.
"Dobbiamo tutte sposarci per salvare il ranch."
La V sulla sua fronte si inclinò verso l’alto a formare una linea dritta. Nick indietreggiò. "Senti, Saylor, sai cosa provo per te... Ma il matrimonio? Alla mia età?"
Beh, almeno ricordava la loro conversazione. Era un buon inizio. Desiderava solo che ne parlassero fuori dalla portata d’orecchio delle sue due ex.
"Senti, amore, sai che ti sposerò."
Il mondo si fermò. Il tempo si fermò. Il cuore di Saylor si fermò.
Non era esattamente una proposta perché non aveva fatto una domanda. Ma andava bene così. Anzi era ancora meglio. Per Nick il loro matrimonio era una cosa scontata, quindi non aveva bisogno di chiederlo.
"Sai," continuò lui, "...un giorno."
"Beh, il fatto è che dobbiamo tutte sposarci entro la fine dell’anno."
A quel punto le sue sopracciglia si raggrinzirono, nel modo in cui facevano quando lui cercava di risolvere un semplice problema di matematica.
"Mancano solo tre mesi," Saylor rispose per lui.
Nick arricciò le labbra nel modo in cui faceva quando sbagliava la risposta. "Sai cosa ti dico: se per te è davvero importante, e tutte le tue sorelle si sposano in tempo, allora noi saremo gli ultimi. Che te ne pare?"
Di nuovo, non era l’approccio più romantico, ma Nick non era un tipo romantico. Aveva difficoltà a compitare quella parola fin dalle elementari. Riusciva a compitare ‘romano’ perché si riferiva ai soldati. Ma aggiungeva sempre la I invece della T e della I.
Eppure, era esattamente ciò che voleva Saylor. Il ragazzo per cui aveva una cotta dall’asilo, il ragazzo per cui si struggeva alle medie, l’uomo che aveva sognato alle superiori acconsentiva finalmente a passare il resto della sua vita con lei.
Era troppo. Era tutto. Saylor non riusciva a formulare delle parole. Così annuì.
Nick le stampò un bacio delicato sulle labbra. Le sue labbra sapevano di burro di cacao alla ciliegia, come quello che portava Kellie. Quel dolce sapore era amaro sulla lingua di Saylor. Lo ingerì comunque.
"Perché non ti riposi un po’?" disse Nick dopo essersi scostato da lei. "Non ti reggi in piedi."
Saylor guardò Kellie e Holly, che andavano verso le macchine parcheggiate fuori sul retro. "Dove andate?"
Nick alzò le spalle. "Recuperiamo un po’ di tempo. Ci abbandoniamo ai ricordi dei vecchi tempi. Non c’eri, quindi ti annoieresti a morte."
Perché Saylor non frequentava quelli popolari alle superiori. O all’università. O in quel momento del resto.
"Ti chiamo, va bene?"
"Sì, va bene."
Nick si girò e si diresse verso la macchina con Holly e Kellie che presero un braccio per ciascuna. Stavano già ridendo e ridacchiando mentre la lasciavano lì.
Ma andava bene così. Perché in realtà Saylor era stanca. Si strofinò le palpebre inferiori. Non riusciva a sentire delle borse, ma sentiva una fonte di lacrime pronte a sgorgare senza più pressione.
Saylor si allontanò dall’area del ricevimento. Non voleva andare in casa nella camera da letto. Voleva qualche momento da sola per ricomporsi. Così si diresse alla volta della sua casetta sul retro della casa.
Avrebbe dovuto essere felice. Nick l’avrebbe sposata. I suoi sogni si stavano realizzando. Andava tutto bene, davvero bene.
I suoni del ricevimento nuziale di sua sorella si affievolirono mentre raggiungeva la porta della casetta. Il cielo era terso sopra di lei, ma Saylor sentì delle gocce rigarle le guance. Dovette affrettarsi dentro prima che cominciasse il diluvio.
Girò il pomello ed entrò dentro giusto in tempo. Le lacrime le sgorgavano dagli occhi. I suoi singhiozzi sembravano dei tuoni nelle sue orecchie. Fortunatamente, andò in una zona buia. Ma qualcosa si muoveva nelle tenebre.
"Saylor?"
Le luci si accesero e vide Jeff. Era in piedi nel bel mezzo della stanza. Aveva tolto la giacca. La camicia era aperta. Il suo sguardo era ampio e proiettato su di lei.
Saylor pensava che i suoi singhiozzi fossero assordanti. Non erano niente rispetto al ruggito che si lasciò sfuggire la mascella serrata di Jeff. E poi lei era di nuovo sul suo petto. Un braccio forte e delle labbra calde premevano sulla sua fronte.
All’improvviso Saylor non volle essere da nessun’altra parte se non lì.
Capitolo Quattro
Jeff tenne Saylor stretta al suo petto. Il suo avambraccio destro si incastrava con dolcezza attorno alle sue spalle esili. La sua mano si spostò in alto per strizzarle la spalla. Sentì un formicolio nel palmo sinistro. Lo stesso formicolio che aveva sentito la prima volta che l’aveva vista. Lo stesso formicolio che aveva sentito quando lei si era presa cura della sua piccola ferita una settimana prima. Lo stesso formicolio che gli veniva ogni volta che guardava il suo viso, sentiva la sua voce, o semplicemente pensava a lei.
Perché sì, il solo pensiero di Saylor Silver poteva fargli affiorare delle sensazioni da tutte le parti. СКАЧАТЬ