Luna Piena. Ines Johnson
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Название: Luna Piena

Автор: Ines Johnson

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Зарубежные любовные романы

Серия:

isbn: 9788835429654

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СКАЧАТЬ che la Sonora fosse un deserto."

      "Non nell'ultimo secolo," disse lei. "Non da quando le acque dell'Oceano Pacifico sono entrate nell'entroterra."

      I maestosi Saguari erano rimasti come ricordo di ciò che la terra era una volta, un deserto sterile. Ora, alla base dei cactus, dove una volta c'era la sabbia, c'era un fogliame verde e rigoglioso.

      Per lo più. C'erano ancora chiazze di terra secca qua e là. L'oceano non arrivava sempre così lontano nell'entroterra. La pioggia era poco frequente e la siccità era una preoccupazione costante per gli abitanti della valle.

      Viviane e Pierce camminarono in silenzio per un po’. Pierce guardava il paesaggio con occhi meravigliati. Il marrone dei suoi occhi passava dal nocciola all'oro e viceversa. Non riusciva a distogliere lo sguardo dai cactus e lei non riusciva a toglierlo da lui. Finché Pierce si allontanò da lei e uscì dal sentiero.

      "Cos'è quello?"

      Viviane lo afferrò. "Pierce, non farlo."

      Aveva a malapena un’influenza su di lui, ma lui si fermò all'istante alle sue parole. Girandosi verso di lei con quell'espressione paziente, aspettò una spiegazione.

      "Questa non è la nostra terra," avvertì lei. "Appartiene ad un altro branco di lupi. I Guerrero. Sono in qualche modo rivali della mia famiglia. L'ultima cosa di cui ho bisogno è quel branco. Dobbiamo rimanere sulla strada. È un terreno neutrale."

      Pierce annuì e tornò al passo con lei. "Sembra un terreno agricolo."

      "È un vigneto. I Guerrero producono vino." Erano troppo lontani dal sentiero battuto per vedere i filari e le file di viti ordinate e tozze che sembravano aridi cespugli di rose. "La mia famiglia, siamo allevatori di pecore. Abbiamo un piccolo appezzamento dove coltiviamo il cibo per le nostre cucine. Sono solo circa dieci acri."

      "Dieci acri solo per il cibo?" Il suo tono era incredulo. "Quanta terra per tutta la fattoria."

      "Non lo so..." Viviane scrollò le spalle. "Un centinaio o giù di lì?"

      "Wow." I suoi occhi si illuminarono di più al pensiero. "Non ho mai visto tanta terra rigogliosa in tutta la mia vita. Sono stato al nord, nel Canada. Questa è la mia prima volta così a sud." Viviane guardò il terreno. Doveva ammettere che le era mancato vedere l'erba libera invece dei ciuffi tra il cemento e i mattoni. Era bello vedere i Saguari all’orizzonte invece dei grattacieli. L'aria era pulita e piena di vita, invece che intasata da sostanze chimiche e smog. Era bello essere a casa.

      Un rombo provenne dal fogliame alla loro destra.

      Pierce mise il suo corpo davanti a quello di lei per farle da scudo. Avrebbe dovuto essere infastidita. Non aveva dimostrato di saper badare a sé stessa? Ma d'altra parte, le piaceva quella vista.

      Pierce aveva le spalle larghe. Era grosso e muscoloso, al contrario del corpo agile di Daniel. Viviane si era spesso chinata perché aveva un centimetro di altezza in più di Daniel. E, ad essere onesta, le sue spalle erano più larghe. Pierce aveva un paio di centimetri più di lei e le sue spalle erano abbastanza larghe da bloccarle la vista. Aveva il desiderio di appoggiare la testa nella fessura tra le sue scapole.

      "Cosa c’è lì, Vivi?"

      Viviane sospirò a quella voce. Era stata così distratta dall'odore di Pierce, e dalle pulsazioni al collo, e dalla larghezza della sua schiena, e forse aveva dato un'occhiata al suo culo sodo, che non aveva percepito il pericolo avvicinarsi.

      Jesus Guerrero uscì dal sottobosco; nudo come il giorno in cui era nato. Il lupo alfa era alto e largo come Pierce. Invece della pelle marrone terra che ricopriva i muscoli di Pierce, il tono della pelle di Jesus era abbronzato come la sabbia che ricopriva il terreno sotto i suoi piedi nudi. I suoi capelli scuri erano arruffati, come se fosse venuto da un’avventura con una o due lupe. I suoi occhi brillavano d'argento al chiarore della luna.

      "Un tuo amico?" Domandò Pierce, senza allentare la sua posizione.

      Pierce tenne un braccio in fuori come barriera tra Viviane e il lupo che si avvicinava. Nella sua mente, Viviane sapeva che avrebbe dovuto prendersela con quel braccio e con la sua incursione nella sua autonomia. Ma notò che l'enorme zampa di Pierce si posava proprio davanti al suo ventre. Stava proteggendo il suo cucciolo. Il gesto la immobilizzò.

      "Non sono certo un tuo amico," disse Jesus valutando Pierce. "Stai sconfinando."

      "Siamo sulla strada," disse Viviane. La sua voce di qualche ottava sopra il respiro.

      Jesus la guardò con aria interrogativa. Intorno a lui, lei non aveva mai parlato con quel tono di comando e superiorità.

      Viviane deglutì e ritrovò il suo tono naturale. "Non preoccuparti, nessuno sta cercando di fare breccia nella tua fortezza di solitudine." Si guardò intorno per osservare il paesaggio. Tecnicamente erano al confine tra la terra della sua famiglia e quella di lui. La fattoria dei Guerrero era a chilometri di distanza da lì. "Cosa ci fai così lontano, comunque?"

      Jesus ignorò la sua domanda. "Non è la strada che lui sta violando." L'Alfa Guerrero guardò il braccio di Pierce che bloccava il corpo di Viviane. Jesus emise un ringhio basso e minaccioso.

      Pierce fece lo stesso.

      Viviane uscì e si mise tra i due maschi. "Oh, metti via quel coso, Jesus. Né quello né la tua lingua bavosa sono desiderati qui."

      Le narici di Jesus si allargarono. "Non è possibile che tu stia con questo cucciolo di città?"

      "Non sono affari tuoi."

      "Certo che sono affari miei.” Batté il piede nudo sul marciapiede. "Tu ed io..."

      L'abbaiare di Viviane fermò la conclusione della frase. "Non c'è nessun tu ed io. Non c'è mai stato. E a meno che tu non voglia un problema con il mio Alfa, ti suggerisco di toglierti dalla nostra strada."

      Jesus aprì la bocca per parlare e non ci riuscì. I suoi occhi si strinsero sul segno del morso fresco sul collo di lei. Fissò Pierce. Un luccichio argenteo e omicida invase i suoi occhi.

      Per fortuna, Pierce non fece alcuna mossa aggressiva. Un semplice cenno della fronte e Jesus avrebbe preso la scusa per saltargli addosso. Invece di una sfida, Pierce si avvicinò di un passo alla schiena di Viviane. Le scostò le ciocche di capelli sciolte dalla spalla, scoprendo un po' di più del suo marchio. Poi trascinò lo stesso braccio sulle sue spalle.

      La rabbia attraversò il volto di Jesus. Lui chiuse i pugni. Batté l'altro piede. Ma poi, all'improvviso come aveva iniziato, si fermò. Fece un passo indietro e rise. "Lo porti a casa, Vivi?"

      Lei non rispose.

      "Allora non deve piacerti. Il modo più facile per sbarazzarsi di un lupo è presentarlo al tuo branco." Jesus puntò un dito in faccia a Pierce. "Non durerà un giorno su al Ranch dei Cruz. Il vostro Alfa se lo mangerà vivo."

      Viviane sentì Pierce muoversi accanto a lei. Prima che Pierce potesse fare qualcosa, afferrò il dito teso di Jesus e lo girò. Il lupo nudo salì sulle punte dei piedi ed emise un patetico lamento.

      "Abbiamo fatto questo discorso quando eravamo cuccioli, Jesus. Non. Toccare. La mia roba."

      Invece di farsi intimidire, quello sorrise al dolore della sua mano СКАЧАТЬ