Название: Ahi, Giacometta, la tua ghirlandella!
Автор: Beltramelli Antonio
Издательство: Bookwire
Жанр: Языкознание
isbn: 4064066069445
isbn:
Antonio Beltramelli
Ahi, Giacometta, la tua ghirlandella!
Pubblicato da Good Press, 2021
EAN 4064066069445
Indice
CAPITOLO I
Io mi ricordo, Giacometta, quando vivevi nella tua casa bianca, dai grandi cristalli; sul lembo di un giardino. Allora avevi sedici anni ed eri la sola Giacometta di tutta la città.
Conducevi la vita delle persone per bene: uscivi poco, forse la domenica per andare alla messa con la veste più nuova; e, qualche rara volta, quando era proprio bel tempo, uscivi per far la tua passeggiata.
E la gente della tua città ti guardava perchè eri bella. I giovani si fermavano ad ammirarti.
— Quella è Giacometta!
— Che bella bambina!
E non c'era, dinanzi a Dio, nessun'altra Giacometta all'infuori di te.
Così tocca alle vergini, qualche volta, quando escono dal convento, per ritirarsi in una città di provincia che è un convento un poco diverso.
Ma tu avevi una casa bianca, tutta grandi finestre e cristalli che si accendevano, nelle albe e nei tramonti, dei fermi bagliori del cielo; avevi una casa come un faro, sul lembo di un antico giardino ed ivi regnavi, sola donna e madonna, fra due zii antichi e ricchissimi, per i quali eri, con tutta la tua giovinezza, un paradiso.
Sì, Giacometta, tu eri il paradiso anche per me che non ero tuo zio e avevo forse dieci soldi ogni domenica per allietare la mia sontuosa giovinezza.
Avrei io potuto pensare a te, logicamente, con dieci soldi per settimana?... Io, figlio della scarna probità in camicia e dedito agli economici legumi?
Ma avevo diciannove anni solamente (ora ne ho forse qualcuno di più, e non importa) e la mia semplicità e un cuore spendaccione; avevo anche un amore sconfinato per le nuvole, per i sogni, per le apparenze, per le notti stellate, per il tempo di primavera e per il mistero de' tuoi grandi occhi celesti, Giacometta dalla veste blu.
Perchè avevi allora una veste blu ed io ti vedevo nel giardino; io solo che ero un imperatore nella mia soffitta la quale era buia, sudicia e fredda ma guardava sul tuo giardino.
E il mio cuore stava sempre alla finestra.
Tu lo vedesti un giorno, questo mio cuore un poco scemo, come un geranio rosso nel quadratuccio buio della mia soffitta ed io sentii un'ebetudine fonda paralizzarmi e una beatitudine infinita irradiare il mio corpo mortale, figlio della probità e degli economici legumi.
Allora il mio nome scomparve fra le cose luminose di questa terra ed io non fui più niente, non fui più che un sospiro e un ardore nella tua scia, giovinetta dai grandi occhi СКАЧАТЬ