Название: Cuori Maledetti
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Современная зарубежная литература
isbn: 9788835425328
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"Sì, - le disse Tasuki, seguendo il suo sguardo - qui tutti hanno un compagno. Per l’Istituto questo si chiama socializzare.” Scrollò le spalle. “Io sono l’unico da solo, qui.”
Vedendola entrare, l’insegnante le rivolse un sorriso ma non disse nulla, cosa di cui Kyoko fu profondamente grata. Tirò fuori dalla borsa il libro di scienze e si sedette a un banco, mentre gli altri alunni continuavano ad entrare. Tasuki non sembrava intenzionato a mollarla, e stava in piedi accanto al suo banco con la scusa di farle vedere fino a dove erano arrivati col programma.
"Tasuki ... smettila di dare fastidio alla nuova arrivata e vatti a sedere al tuo banco.” esclamò la profonda voce maschile del professore, e Kyoko arrossì di nuovo dalla testa ai piedi, quando gli occhi di tutti si puntarono su di lei. "Sarà nuova, ma vi assicuro che dai voti che vedo qui non ha bisogno di aiuto.”
"Beh, ma è scortese lasciarla seduta lì sola soletta..." esclamò ridacchiando Shinbe, entrando in classe proprio in quel momento - Mi offro io volontario a tenerle compagnia!”
Consegnò uno strano foglio all’insegnante e andò a sedersi accanto a Kyoko.
Mentre il professore dava un’occhiata al foglio, Shinbe piazzò la sua roba sul banco. Lei gli lanciò un’occhiata e vide che lui e Tasuki si assomigliavano…anche se gli occhi di quel tizio non erano marroni ma sembravano…sì, ametista. Inoltre, era proprio rock dentro, non cercava solo di darsi un tono come Tasuki.
"Ti spiace se lo usiamo in due?” le sussurrò Shinbe, strizzandole l’occhio. Kyoko sembrò cadere dalle nuvole: “Eh? Come?” Diamine, perché improvvisamente mi sento salire la febbre?
"Il tuo libro. - sorrise Shinbe, fisando lo sguardo su di lei - Io non l’ho ancora comprato."
"Ah…certo!” mormorò Kyoko mettendo il libro in mezzo. Shinbe le si fece più vicino e lei arrossì, per l’ennesima volta quel giorno. Cavolo, è una nuova regola: Fai arrossire la nuova arrivata tutto il giorno? pensò Kyoko, con sarcasmo.
Lanciò un’occhiata a Tasuki, che stava al banco vicino, e notò che il suo bel sorriso era svanito e che ora lui stava tamburellando nervosamente con la matita, guardando Shinbe con odio. Beh, non era l’unico a guardarlo: anche tutte le ragazze della classelo stavano fissando…ma con intenzioni del tutto diverse.
Shinbe appoggiò un gomito sulla scrivania e si mise in modo da nascondere Tasuki alla sua vista “Beh, a quanto pare avrai un compagno di banco. - le disse, per attirare la sua attenzione - Io mi chiamo Shinbe.”
Quando l’ora di Scienze finì a Kyoko quasi dispiacque. Shinbe era un compagno di banco davvero divertente, ed era stato spassoso vederlo all’opera con l’esperimento di chimica. Solo a loro e a Tasuki era riuscito bene.
Mentre si alzavano per cambiare aula, Shinbe sporse la mano per afferrare il libro e, nel farlo, sfiorò intenzionalmente la mano di Kyoko. “Se non ti dispiace, lo tengo io oggi.” le sussurrò. Lei lo guardò con i suoi meravigliosi occhi color smeraldo e per poco non arrossì di nuovo. ”Tanto, non ci sono compiti da fare…” aggiunse lui. E le carezzò il dorso della mano. Kyoko sentì il cuore batterle a mille e le gambe farsi molli, ma si costrinse con riluttanza a tirare via la mano. C’era qualcosa, in quel ragazzo, che le faceva venire la voglia di tuffarsi tra le sue braccia, e questo era davvero inquietante.
Si abbassò per raccattare lo zaino, ma qualcuno la precedette. Era Tasuki, che le porse galantemente la borsa e le sussurrò: “Pronta per la lezione di matematica?”
Kyoko annuì e si mise a ridere. “Non sarò mai pronta!” scherzò. Tasuki non capì subito la battuta. Poi, vedendo che lei continuava a ridere, afferrò e alzò gli occhi al cielo, gemendo per finta: “Oh, a chi lo dici! Non faccio in tempo a pensare di aver capito tutto, che il Professore se ne esce con qualcosa di nuovo e devo ricominciare tutto daccapo!”
Afferrò Kyoko per mano e la tirò verso il corridoio: “Dai, che ti mostro la porta dell’inferno!”
Shinbe strinse gli occhi, quando vide Tasuki schizzare via con Kyoko, stringendola con fare possessivo. “Ma cosa crede di fare? - mormorò tra sé - Ora gliela faccio vedere io!” E scrocchiò le dita, con l’impulso irrefrenabile di mollare un pugno sulla faccia di quel bellimbusto.
Chiuse gli occhi, e lanciò intorno a sé un’ondata di energia, per verificare che l’area fosse libera dai demoni. Quando l’onda di potere investì Kyoko e raggiunse Tasuki, Shinbe si accigliò. Quel tipo non era un demone ma…quell’aura gli era stranamente familiare.
Quando entrarono nell’aula di matematica, Tasuki la spinse subito verso il banco vuoto…ma Kyoko si fermò di botto: davanti a lei c’era proprio il ragazzo con i capelli argentati che aveva visto in segreteria! Malgrado le stesse di spalle, lui sembrò percepire la presenza di Kyoko e subito si voltò verso di lei, fissandola con i suoi bellissimi occhi dorati. Era così bello che Kyoko non riuscì a staccargli lo sguardo di dosso ma rimase lì a fissarlo, come inebetita.
“Quanti ragazzi nuovi sono arrivati, oggi?” esclamò Tasuki ad alta voce, non rivolgendosi a nessuno in particolare.
“Sei…” gli rispose Kyoko con aria sognante, ricordando le parole che aveva borbottato la segretaria.
"Beh…il mio posto è questo…” mugugnò Tasuki, andandosi a sedere.
Kyoko provò un senso di déjà vu quando notò un libro di matematica aperto sul banco del ragazzo dai capelli argentati, come se lui la stesse aspettando. Si scrollò di dosso quella sensazione, nella convinzione che fosse stato l’insegnante a deciderlo, visto che lei era nuova. Ma più si avvicinava a lui, più si sentiva turbata. Era come se ogni ormone nel suo corpo si fosse risvegliato di colpo.
Quando si sedette al banco e lui le si avvicinò, sentì il sangue arrivarle alla testa. Girò lo guardo, e notò la faccia livida di alcune compagne, che la stavano fissando. Intuendo che quella sarebbe stata l’ora più lunga della sua vita, Kyoko abbassò gli occhi e si massaggiò le tempie.
Quando il compito in classe ebbe inizio, Kyoko si rese conto che aveva dimenticato tutto, anche se si trattava di una materia che lei conosceva molto bene. Kyou invece andava avanti spedito, come se il compito fosse una cosa da nulla, e lei, che si era bloccata già alla seconda operazione, sospirò di frustrazione.
La professoressa stava andando in giro per i banchi e, quando notò che Kyou aveva quasi finito, gli disse: “Bene Kyou, visto che sei a buon punto perché non dai una mano a Kyoko?” e poi andò avanti a controllare gli altri, lasciando Kyoko nel pieno imbarazzo.
Kyou si girò subito verso di lei, e una ciocca dei suoi lunghi capelli le sfiorò la mano. A quel tocco morbido Kyoko sussultò: eh sì… quell’anno avrebbe avuto molto bisogno dell’aiuto del suo compagno di banco!
Lui le sorrise, come se le avesse lento nella mente. La guardò fisso negli occhi, le prese una mano e poi le sussurrò: “Dai qua, ti aiuto io.”
Alla fine della lezione, Kyoko aveva ritrovato la memoria su come risolvere quel problemino di matematica. Nel pomeriggio lei e Kyou avevano anche finito i compiti per l’indomani. Quando le due ore di matematica terminarono, anche Kyou le chiese se poteva tenersi il libro per quel giorno, proprio come aveva fatto Tasuki. E, parlando del diavolo…ecco Tasuki che l’aspettava davanti alla porta dell’aula di Economia domestica…
"Davvero hai questo corso?" gli chiese СКАЧАТЬ