Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis. T. M. Bilderback
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Название: Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis

Автор: T. M. Bilderback

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Ужасы и Мистика

Серия:

isbn: 9788835423935

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СКАЧАТЬ e Alan s’innamorarono profondamente e, insieme, riaccesero l'amore che una volta legava Billy Napier e Phoebe Smalls.

      Durante un raduno delle due famiglie, Moses Turley si era introdotto nella fattoria attraverso un tunnel che correva sotto tutta la lunghezza della fattoria. Carol Grace e Mary erano arrivate giusto in tempo per impedire ai criminali di Giambini di uccidere Alan e tutti gli altri. Avevano istintivamente intrecciato le mani, e si sentirono sopraffatte da un qualche potere ultraterreno. Usarono la magia mentale per cacciare gli uomini cattivi dalla casa. I demoni stavano aspettando fuori per divorare i quattro criminali, e la terra si era aperta e aveva inghiottito la macchina dei criminali. Dopo di che, le due ragazze erano crollate sul pavimento, o incoscienti o profondamente addormentate.

      Il giorno dopo si svolse un doppio matrimonio. Lo sceriffo Napier e Phoebe Smalls si sposarono, così come Katie e Alan.

      Da allora, la vecchia Margo Sardis aveva continuato a insegnare a Katie sempre di più sulla sua magia, e aveva insegnato anche alle due ragazze. Margo era molto diffidente nei confronti delle due ragazze, e non parlava molto di loro con Katie... ma Katie capì che c'era in loro qualcosa che preoccupava Margo. Katie pensò di chiederne conto alla sua vecchia zia, ma si rese conto che Margo glielo avrebbe detto quando fosse stata pronta... e non prima.

      Alan si era già messo in contatto con un avvocato di Perry per l'adozione di Carol Grace. Katie aveva dato la sua benedizione, Carol Grace amava molto Alan, e Alan amava Carol Grace. Sembrò la cosa giusta da fare.

      L'udienza per l'adozione si sarebbe tenuta alla fine del mese, a una settimana di distanza.

      Katie si rivolse a sua figlia. "Dov'è il luogo ‘autorizzato da Carol Grace’ per baciarsi? Alan ed io ci andremo, se questo ti renderà felice."

      "Che schifo!" Carol Grace mise delle uova strapazzate nel suo piatto e le condì con un po' di burro e del pepe. Prese un pezzo di pane tostato e due fette di pancetta. "Forse nel recinto dei maiali?" Ridacchiò.

      "Non credo proprio." Alan arricciò il naso. "Là fuori c'è un odore quasi uguale a quello dell'armadio di Carol Grace." Fece dei rumori simili a conati di vomito.

      Little Bit, la Boston terrier che Billy Napier aveva regalato a Carol Grace, sbucò dalle scale ed entrò in cucina. Abbaiò una volta e Carol Grace lanciò al cane un pezzo di pancetta.

      Carol Grace si divorò la colazione e si pulì la bocca col tovagliolo. Balzò bruscamente in piedi e annunciò: "Devo scappare. L'autobus sarà qui tra un minuto." Baciò la guancia di sua madre e baciò la sommità della testa di Alan. "Ciao! Vi voglio bene!" Sulla porta sul retro, gridò: "Ciao, Little Bit! Fai la brava ragazza!”

      Little Bit abbaiò, come se avesse capito il comando.

      La porta schermata sulla veranda del retro sbatté forte, e Alan sussultò. “Dopo aver fatto le sue dichiarazioni, l'araldo reale se ne va."

      Katie si mise a ridere.

      Alan aveva appena dato un bel morso di uova strapazzate e toast quando il suo cellulare squillò. Guardò l’identificativo di chi chiamava e disse: "È Billy." Prese la chiamata. "Ciao, Bill! Spero che Phoebe ti abbia preparato una colazione così buona come quella preparata da Katie!”

      "Non credo che potrei fare colazione adesso, Alan. Ascolta, ho bisogno che tu venga qui."

      Alan aveva colto il tono grave nella voce del suo amico, e fece immediatamente la connessione. "Un altro?"

      "Sì."

      "Dove?"

      "All'Università pubblica."

      "Sarò lì tra poco."

      "Grazie, vecchio amico."

      Alan chiuse la chiamata.

      Katie aveva intuito da parte sua che Alan doveva andarsene. "È un altro di quegli omicidi?"

      Alan incontrò gli occhi di sua moglie. "Sì, dev'essere davvero una cosa tremenda. Billy sembrava sconvolto."

      Katie annuì, ma sentì un brivido. "Ok. Vai. Ma stai attento, Alan."

      Alan cominciò a dare un altro morso alle uova, ma cambiò idea. "Meglio di no. Se fa rivoltare lo stomaco di Bill, probabilmente farà rivoltare anche il mio." Si alzò per andare di sopra e indossare la sua uniforme. Mentre si allontanava dal tavolo, vide un'anziana donna in piedi dietro di lui. Sobbalzò, si spaventò e disse: "Cavolo!”

      Katie cominciò a ridere. In modo forte.

      Alan si mise una mano contro il petto. L'altra mano era sullo schienale della sua sedia.

      "Cavolo, zia Margo, dovevi proprio avvicinarti così di soppiatto?"

      La vecchia, Margo Sardis, si mise a ridere. La sua risata sembrava un gracchiare.

      “Non ti ho avvicinato di soppiatto, Alan. Sono appena entrata dalla porta sul retro. Non avrà fatto abbastanza rumore."

      Katie, ancora ridacchiando, disse: " È così, Alan. L’ho vista entrare."

      Alan, scuotendo la testa contro se stesso e il suo nervosismo, si avvicinò e abbracciò la vecchia strega.

      "Buongiorno anche a te, zia Margo." La lasciò andare. "Ora, se voi due meravigliose streghette mi scusate, devo andare ad aiutare Billy a catturare un assassino."

      "Assassino?" Margo parlò bruscamente. "Ce n'è stato un altro?"

      Alan annuì. "Sì, signora."

      Gli occhi di Margo si assottigliarono. "Stai attento, Alan Blake. Questo potrebbe essere un assassino non appartenente al genere umano."

      Alan si fermò sulla porta che conduceva al soggiorno e alle scale. "Tu sai che è così, zia Margo?”

      La vecchia scosse la testa. "No, ma il fatto che non lo sappia non deriva da una rinuncia a cercare di capirlo. Se scopro qualcosa, te lo faccio sapere subito."

      Alan annuì con un cenno. "Per favore, fallo. Dobbiamo fermare questa cosa in fretta." Cominciò a salire per le scale, si fermò e si appoggiò di nuovo sulla cucina. "Margo?"

      La vecchia lo guardò.

      "Hai idea di quante creature dell'Inferno varcarono quella porta aperta di cui ci parlasti?”

      Il volto di Margo s’ingentilì, e Alan ritenne di scorgervi un piccolo accenno di paura. Scosse la testa e disse: "Che Dio mi aiuti, Alan, non lo so. Potrebbero essere state poche, o potrebbero essere state poche centinaia. Non lo so proprio."

      Alan scambiò uno sguardo con Katie. Poi guardò di nuovo Margo.

      "Mi sentirei meglio se tu restassi qui con noi, zia Margo. È meglio che stare da sola nel bosco, anche se la tua casa è mimetizzata con gli specchi. Almeno, m’illuderei che saresti più al sicuro."

      Margo parlò per rifiutare educatamente l'offerta, ma si fermò. Infine disse: "Ci penserò, nipote, se l'offerta nasce dal cuore."

      Alan incontrò gli occhi della vecchia. " È così. СКАЧАТЬ