Pasquale Paoli; ossia, la rotta di Ponte Nuovo. Francesco Domenico Guerrazzi
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Название: Pasquale Paoli; ossia, la rotta di Ponte Nuovo

Автор: Francesco Domenico Guerrazzi

Издательство: Bookwire

Жанр: Языкознание

Серия:

isbn: 4064066069834

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СКАЧАТЬ Di vero, o signori, in quale altra parte di mondo il santo vessillo della libertà sarebbe meglio venuto di qui? Qui, dove libero è tutto l'acqua, il vento e il cielo non sanno che sia tirannide di uomo: per poco ch'eglino si commovano, lo ricacciano cadavere su i lembi della terra: colà pianga o faccia piangere, ma mora e infracidi.

      Il signor Giacomo, levata la destra in atto di auspicare alla bandiera, esclamò:

      — Dio ti salvi!

      — E la salverà; e quando nel suo giudizio fosse sortita a cascare, le bandiere cascate nel sangue risorgono.

      Il signor Boswell, voltatosi per guardare da cui coteste parole movessero, conobbe uno dei giovani, ai quali lo aveva raccomandato il signor Giacomini.

      — Dunque quel povero galantuomo è morto eh? — tosto gli dimandò; e l'altro:

      — Poveri siamo noi che perdemmo un cuore senza pari nel mondo, quanto a morte non è così; gli uomini come lui vivono finchè le rupi della sua isola non subbissino in mare.

      — Bene.... però....

      Qui il signor Giacomo venne interrotto dalla vista di un frate, il quale sbucò fuori dal boccaporto, e dopo il primo un secondo e dietro un terzo, un quarto, un quinto da mettere i brividi addosso all'onesto inglese, filosofo in tutte le cinque parti del mondo, in casa sua anglicano riformato a tre peli. Per la quale cosa, facendo girare tra l'indice e il pollice la sua tabacchiera più veloce delle vele di un molino a vento, scorrucciato interrogava:

      — E adesso come ci entrano cotesti frati? O che cosa vengono a fare costoro?

      — Vengono a pregare Dio.

      — E se ne aveano voglia non lo potevano pregare così giù come su? Oh sentiamo anco questa, via! Dio sente meglio di sopra che disotto coverta?

      — Non è così, ma sotto la volta del cielo, al chiarore delle stelle che una dopo l'altra balenano pel firmamento, come se rispondessero a Dio che le chiama per nome, pare a noi di trovarci più vicini alle orecchie del Creatore.

      — Bene: ma allora e perchè presumete imprigionare lo spirito eterno dentro le chiese? Io non vi capisco: avete forse una maniera di adorare Dio sopra il mare ed un'altra sopra la terra?

      — Signore, piacciavi ricordare che gl'Italiani fabbricarono in Roma S. Pietro, gl'Inglesi hanno costruito a Londra S. Paolo; per tutti i figliuoli di Adamo si leva il sole e poi casca la notte.

      — Bene: però voi dovete convenire meco che la preghiera parlata è cosa assurda; anzi pure oltraggio espresso alla divinità: imperocchè Dio veda i nostri pensieri prima che di embrione si facciano idea, ed oda il senso del cuore prima che diventi palpito. Levate gli occhi al cielo e basta. Dio vi penetra nel midollo delle ossa e vi giudica. Dio conosce i vostri bisogni, e, se crede che si abbiano a soddisfare, li soddisferà. Che ne sapete voi? Come potete comprendere gli arcani della natura? Forse domanderete mattoni, e vi farà mestieri calcina. Perchè tribolare con la favella, arnese manco, i concetti che riboccano infiniti dallo spirito dell'uomo? Lasciate spandere libere le acque della anima, costringete in canali quelle sole che irrigano gli orti vostri.

      — Sentite! — l'altro rispose.

      Ave, Maria, incominciarono a cantare i frati in suono grave; il quale però, temperato dall'ampiezza dello spazio e dallo strepito delle acque, percoteva dolcissimo: quando il Boswell se lo aspettava meno, ecco a cotesto canto accordarsi l'accompagnatura di uno strumento, che gli parve arpa, ed era cetra: fra tanti guai, dono dei Mori ai Côrsi, e non senza consiglio, imperciocchè Dio concedesse ai mortali arche supreme di salute in ogni diluvio di acque o di tirannide sopra la terra: musica e poesia.

      Se lo squillo della campana, che piange il giorno che si muore, stringe l'anima al nuovo pellegrino, ora che cosa non potranno mai corde di cetera e voce di uomo? Le preci, trasportate da venti lontano su le acque, empiono lo spazio di echi infiniti, i quali da tutti i lati ripercossi ti pungono con tale un'acre voluttà, che ti rimescola, e pure non vorresti cessata; conciossiachè gli echi dall'alto pàianti messaggi celesti, che ti annunzino le tue preghiere avere trovato grazia al cospetto di Dio; i sottani, che i tuoi morti le hanno intese e ringrazianti; i circostanti, che i tuoi vivi in quella medesima ora pensano a te e prece con prece ricambiano.

      — Tanto è, — esclamò, come suo malgrado, il Boswell dando un colpo maiuscolo sopra la tabacchiera — tanto è: tutte le strade menano a Corinto. — E aggiunse poi, levando lento gli occhi dal confine del mare al punto culminante del cielo: — Da tutti i lati, quando hai la fede per viatico, e l'amore ti accompagna, si arriva lassù.

      Compite le preghiere, un frate passò vicino al Boswell e gli disse:

      — Il Signore vi benedica.

      Il Boswell non rispose, anzi in atto mezzo acerbo gli si voltò di costa quasi invitandolo a passare oltre. Il frate sostò un momento ed aggrottò le ciglia, ma subito dopo placido riprese:

      — Signore, la benedizione di un povero vecchio non ha mai fatto male ad alcuno: pigliatela; il servo di Dio non ha altro da darvi.

      Uno scrittore elegante del nostro idioma accozzò per gioco le parole amabile fierezza e terribile dolcezza; questo accoppiamento si verificava nel frate di capello bianco più che neve, e dai soppraccigli folti e neri quanto penna di corvo.[6]

       Indice

      — Codesto vostro frate mi ha sconbussolato il cervello, — disse il Boswell.

      — Io credo che, se lo conosceste, voi gli vorreste bene.

      — E chi è costui?

      — Gli è un uomo uscito di galera.

      — Oh!

      — E appunto per questo voi lo ricevereste come padre.

      — Ohibò!

      — Vi contentate ch'io mi provi a farvelo riverire ed amare?

      — Provate.

      — Voi avete dunque a sapere come codesto frate si chiami padre Bernardino da Casacconi ed è francescano, d'ingegno certo minore all'Analdo, al Savonarola, al Campanella, al Sarpi e agli altri terribili frati usciti fuori dal seno d'Italia; però d'anima pari e, forse senza dubbio, superiore nella costanza operosa, impiegata in benefizio della patria. Voi lo riputereste giovane, e così veramente apparisce tanto per lo intelletto fresco, quanto per lo irrequieto agitarsi: però la massima parte degli uomini agli anni suoi raggiunsero i loro padri nel sepolcro, o si chiamano decrepiti. Mezzo secolo addietro egli si aggirava per le pievi dell'isola predicando pace, e stornati i ferri omicidi dal petto dei Côrsi, gli appuntava concordi in quelli dell'abborrito dominatore.

      — Bene! Onesto frate in verità!

      — All'ultimo cadde nelle mani del nemico, il quale lo trasse a vituperio in Bastia dove gli ordinò ritrattarsi: la quale cosa ricusando il degno frate di fare, ebbero cuore di esporlo alla gogna, e il boia accanto. Innanzi di sbigottirsi, sentite un po' che cosa mi va a pescare padre Bernardino. Aspetta che tutto il paese gli si affolli d'intorno, perchè (mi rincresce dovervelo dire, ma la riputazione del paese vuole che voi lo sappiate) Bastia di faccia alla rimanente Corsica rappresenta la piaga su le ginocchia СКАЧАТЬ