Il Possesso Di Un Guardiano. Amy Blankenship
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Название: Il Possesso Di Un Guardiano

Автор: Amy Blankenship

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Ужасы и Мистика

Серия:

isbn: 9788835417507

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СКАЧАТЬ portasse sulle spalle il peso dell'intero universo. Le faceva desiderare di proteggerlo, tanto quanto lui desiderava difenderla, anche se non era affatto una persona debole.

      Cercando di scrollarsi il pensiero di Kamui dalla mente, Kyoko passò a Kotaro, il più vivace del gruppo e rivale dichiarato di Toya. Kotaro aveva rivendicato Kyoko per sé, e non faceva che dire agli altri che erano fidanzati. Ciò scatenava la gelosia di Toya, al di là se fosse vero o meno. Tutti sapevano che Kotaro scherzava, ma a Toya quel gioco non piaceva.

      Con i capelli bruni costantemente arruffati e gli occhi blu ghiaccio, Kotaro era un vero spasso. Si rivolgeva sempre a lei come “la sua Kyoko” anche se lei gli diceva di smetterla. Era un principe di quelle terre e vi trascorreva la maggior parte del tempo, a difesa dai demoni che premevano dall’esterno. Bastava che lui facesse brillare quei suoi luminosi occhi blu, che Kyoko si sentiva sciogliere ed era pronta ad accontentarlo.

      Lui sapeva quali fili tirare per averla sempre al suo fianco. A volte Kyoko si chiedeva se Kotaro, in un modo o nell’altro, non facesse lo stesso anche con tutti i guardiani. Il gruppo però lo vedeva molto raramente. I suoi pensieri tornarono all’immagine di Kyou.

      "Kyou…" mormorò, e quasi rabbrividì a pronunciare quel nome. Lui continuava a non piacerle…qualsiasi cosa facesse. Spesso si comportava più come un nemico che come un fratello, con Toya. La parola ”rivalità” non riusciva a rendere a sufficienza lo strano rapporto che c’era tra loro. Dei cinque fratelli, Kyou era quello più strano, da tenere decisamente alla larga... Sembrava molto più pericoloso di quella terra infestata dai demoni.

      Tornando alla realtà, Kyoko aprì i suoi occhi color smeraldo e scivolò giù dalla pietra…ma si fermò di colpo. Là, a meno di sei metri da lei, c'era Kyou. Sembrava un angelo, tranne per l'espressione malefica che leggeva nei suoi occhi dorati.

      'Parlando del diavolo…” scherzò tra sé e sé.

      L'oscurità che li circondava sembrava illuminare il corpo del guardiano ... conferendogli un aspetto quasi spettrale. Perfino il suo silenzio gridava. Sembrava che avesse un’idea fissa in mente e Kyoko ebbe la netta sensazione che, qualsiasi cosa fosse, non le sarebbe piaciuta.

      Kyou vide l’umana impallidire per il terrore e assaporò il suo profumo inebriante. Almeno per una volta sembrava aver paura di lui. Avrebbe dovuto temere di più i demoni che lui aveva appena ucciso per proteggerla. La fissò intensamente, mentre cercava di ricordare ognuno dei mostri che aveva appena eliminato: se fossero arrivati a lei…

      Kyou sentì i muscoli della mascella irrigidirsi, al solo pensiero di quello che le avrebbero fatto i demoni, se fossero riusciti a toccarla. Eppure lei se ne stava lì, placida e tranquilla in mezzo al pericolo…e lo temeva. Avrebbe urlato se, piuttosto che vedersi davanti lui, si fosse trovata Hyakuhei? IL suo coraggio assomigliava tanto all’incoscienza. Quando arrivò a formulare questi pensieri, il fatto che la ragazza fosse tanto coraggiosa acuì il suo desiderio per lei…un misto di rabbia e passione che provava da sempre per la giovane sacerdotessa.

      Kyoko rimase completamente immobile. Non sapeva come comportarsi davanti a quel demone bello come un dio. Si sentiva paralizzata dalla paura e non osava emettere un suono, per il timore di aggravare la sua situazione. Temeva che lui fosse irato perché lei aveva riportato in quella dimensione il Cuore di Cristallo Protettore.

      Un brivido di paura le scivolò giù per la schiena, si approfondì fino alla nuca e l’afferrò come una morsa, obbligandola a non muoversi. Fece prima un passo indietro, poi un altro, senza nemmeno accorgersene. Non riusciva a controllarsi, anche se suo nonno le aveva insegnato che indietreggiare davanti al nemico significava ammettere di avere paura di lui.

      Le parole del nonno le tornarono alla mente: "Se mostri di avere paura, sei perduta.”

      Cercando di combattere il terrore, Kyoko chiuse gli occhi per un secondo. Ma quando li riaprì, Kyou era sparito, e allora ebbe ancora più paura. Di nuovo, le parole del nonno le rimbombarono nella mente: "Non perdere mai di vista il nemico o non lo vedrai attaccare.”

      "Kyou?" sussurrò il suo nome con terrore. Poi se lo sentì alle spalle che le respirava sul collo, e lo sentì inspirare a lungo e lentamente, come se stesse inalando il suo profumo.

      Lentamente, con gli occhi sbarrati, in attesa del colpo che l’avrebbe uccisa, Kyoko girò la testa e si scontrò con la guancia morbida di Kyou. Ansimò e cercò di lanciarsi in avanti, ma fu bloccata dal braccio del guardiano che l’attirò a sé, e lei poté sentire la sua schiena poggiare contro il corpo caldo di lui.

      Era così terrorizzata che il respiro le si bloccò in gola. Era la prima volta che provava un vero attacco di panico, e temette di andare in iperventilazione. Kyou era l’unica persona che temeva più di Hyakuhei, anche se nessuno poteva immaginarlo. Non era mai stata così vicina a lui ... e la cosa le piaceva immensamente.

      Il suo profumo ora lo circondava, inebriandolo. Kyou poteva sentire il profumo incontaminato di Kyoko che si colorava di paura, e diventare più intenso e penetrante mentre la teneva imprigionata contro di sé. Alla fine ... potè percepire il terrore che provava la piccola umana, ma lei non gridò. Il suo primo errore era stato indietreggiare: era bastato quel piccolo segno di paura a riscaldare il suo sangue da guardiano, così come non gli succedeva da tempo.

      I suoi occhi dorati si chiusero per un istante, mentre lui lasciava che le immagini di lei che urlava, per paura o per chissà cos’altro, gli balenassero davanti troppo velocemente per poterle distinguere. Ma non voleva ascoltare quel terribile suono…

      O forse sì….Forse aveva bisogno di sentirla gridare, per liberarsi dall’incantesimo che lei gli aveva fatto. Ma che importava, alla fine? Nel profondo del suo cuore di guardiano, Kyou sapeva di desiderarla e lui non era tipo da negare la realtà delle cose. Un sorriso malefico gli si disegnò sul volto, mentre la sentiva divincolarsi tra le sue braccia. Le strinse leggermente il polso, e lei sussultò.

      Kyou le strofinò il naso sul collo e inalò il suo respiro, mentre lei cercava convulsamente di liberarsi dalla sua presa.. "Mi stai eccitando…" ringhiò a bassa voce, e sfiorò le labbra contro la carne delicata del suo collo. Il suo sangue caldo lo incitò a farla sua.

      Kyoko non poté reprimere i brividi di desiderio che il tocco delle sue labbra avevano scatenato in lei. Stava cercando di sedurla o alla fine l'avrebbe uccisa comunque? Smise di lottare e cercò di mostrarsi impavida, ma tremò alle parole che lui le aveva appena detto. Non voleva farlo infuriare, eppure era sicura che lui stesse solo cercando di spaventarla.

      "Che ragazza intelligente…" mormorò Kyou tra sé: lei non aveva ancora cominciato ad urlare mentre la la teneva prigioniera…eppure la stretta si stava allentando, fino a trasformarsi in un caldo abbraccio. Kyoko si girò a guardarlo, mentre provava sempre meno paura di lui.

      Kyou fissò il suo sguardo negli occhi color smeraldo di lei e ciò che vi lesse lo spaventò: lo stava guardando come si guarda un umano, non un guardiano! Quella ragazzina non aveva paura di lui e ciò lo fece tremendamente infuriare: in definitiva era stato il suo stupido coraggio a metterla in pericolo, quella sera!

      Era anche per questo che Hyakuhei era volato da lei, con l’intenzione di trascinarla via con sé nel cuore della notte. Anche a quella enorme distanza ... poteva sentire il desiderio rapace del suo perfido zio. Grazie al suo sensibilissimo udito poteva quasi sentire la brezza lenire le piume delle sue ali nere. Lei doveva avere paura di quel mostro…e non solo.

      La paura, il terrore puro ... avrebbe potuto insegnarglielo, però.

      Sì, le avrebbe insegnato il terrore per la realtà che la circondava, e alla fine quella stupida avrebbe СКАЧАТЬ