Rallenta. George Saoulidis
Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Rallenta - George Saoulidis страница 7

Название: Rallenta

Автор: George Saoulidis

Издательство: Tektime S.r.l.s.

Жанр: Научная фантастика

Серия:

isbn: 9788893987554

isbn:

СКАЧАТЬ sorrise Mel. "E quella macchina, la bianca?"

      "Guidatore umano. Andiamo, forse è ubriaco".

      "Quella berlina rossa?"

      "Hm. Ancora umano. Ha rallentato per guardare le ragazze alla sua destra".

      "Esatto".

      Era un gioco stupido quello con il quale si intrattenevano. Greg non ricordava chi l'avesse inventato, se lui o la sua Musa. Non aveva comunque importanza, poiché lo rilassava.

      "Ne ho una per te" disse stringendo lo sguardo su di lei.

      "Certo. Dimmi".

      "La ragazza dei computer che è venuta prima, che ne dici?"

      "È sicuramente umana".

      Greg ridacchiò. "Sì, lo sapevo, grazie. No, voglio dire, che cosa pensi di lei? Qual è stata la tua opinione quando l'hai vista oggi?"

      Mel s'interruppe. Greg sapeva che si era interrotta meramente per apparenza, il suo cervello non aveva bisogno di una tempistica degna di nota per riflettere. "Penso che dovresti chiederle di uscire".

      Greg provò imbarazzo. "No, uhm...Non è ciò che-"

      "È ciò che ti preoccupa. E no, non penso che ti sarà da ostacolo per i tuoi progetti, è la mia opinione ufficiale in quanto tua Musa. Le persone necessitano di interazioni sociali per restare in salute, le relazioni romantiche ricadono in tale categoria" disse dolcemente, ma il suo viso rimase immutato nella sua espressione che ricordava quella di una maschera.

      Greg riportò l'attenzione sulla città sotto di lui. "Okay. Come dovrei chiederle di uscire? Voglio dire, è trascorso così tanto tempo..."

      "Non ti posso aiutare", disse la sua Musa. "In realtà posso, ma penso che sarà meglio se non lo farò".

      "Che amica che sei" scherzò.

      "Sono tua amica, Greg. Fra l'altro sono responsabile della tua salute mentale e fisica. Servirti una fidanzata su un vassoio come le ragazze a chiamata che ordini da un catalogo non ti aiuterà sul lungo termine".

      "D'accordo, d'accordo!" ribatté allontanandola. L'androide non si mosse. "È ora che tu dorma per resettarti. Sai di non poter mantenere il sonno polifasico a lungo".

      "Sì, vado a dormire. Lasciami solo per un minuto, okay?"

      "Kalinixta", disse Mel in greco dando la buonanotte a Greg, e se ne andò.

      Capitolo 5: Galene, a 0.6 volte la normale velocità umana

      "Fa' che non sia morto, fa' che non sia morto" Gal annaspò con le chiavi per accedere al suo appartamento. Corse sul balcone e si guardò attorno in cerca di Simba. Sì, aveva chiamato il suo gatto arancione Simba. Il micio miagolò e la raggiunse, strusciandosi sulle scarpe di lei.

      "Oh, eccoti. Scusa se mi sono dimenticata di darti da mangiare stamattina, Simba. Non ho sentito la sveglia, e poi non avevo tempo di vestirmi, e c'era traffico, come al solito..."

      Il gatto l'ignorò. Fortunatamente era ancora dotato dei suoi istinti, e si era fatto praticamente selvatico, dandosi alla caccia di uccelli e ratti per mangiare. Altrimenti sarebbe morto di fame molto tempo prima.

      Per un momento fissò i suoi vasi di fiori. Più precisamente, la donna guardò i vasi con all'interno della terra secca e delle piante morte. Voleva avere dei bei fiori ma...

      Galene gettò le chiavi e la borsa sul tavolo della cucina e si abbandonò su una sedia. Il frigorifero tecnologico le mandò un messaggio sul cellulare comunicandole tutte le cose che avrebbe dovuto comprare e portare a casa.

      "Wow, grazie per avermelo ricordato in tempo".

      Allungò lentamente la gamba ed aprì il frigorifero con il piede. Si diede un buffetto sulla fronte. Si era dimenticata di comprare il latte, di nuovo. E la pasta. E tutto ciò che assomigliava a cibo. Controllò l'orario, le otto di sera. I negozi erano già chiusi.

      Diamine. La giornata era volata.

      Le era sfuggita dalle dita.

      Reggeva ancora in mano il sacchetto dei croccantini di Simba, quindi diede un'alzata di spalle ed assaggiò qualsiasi cosa fosse.

      Huh. Sapeva di pesce. Niente male.

      Capitolo 6: Galene, a 0.7 volte la normale velocità umana

      Galene si svegliò e schizzò in bagno. Ciò che lei considerò 'schizzare' veniva visto dagli altri come 'prendersi il proprio tempo'.

      Solamente quaranta minuti più tardi stava aspettando la metro per andare a lavorare.

      Si diede un buffetto sulla fronte da seduta sul seggiolino. "È la Musa!" La donna accanto a lei la fissò. "Mi scusi" disse con fare imbarazzato.

      Come aveva potuto non riconoscere un androide? Dopo tutto erano tutte prodotte e gestite dalla Ermes, ma il ruolo di Galene era troppo di basso livello per tali dinamiche. Inoltre i nerd che lavoravano nel dipartimento incaricato di esercitare il controllo del programma Musa riuscivano a gestire i propri problemi tecnici autonomamente. Era raro che qualcuno del settore informatico si recasse in quella sezione, solitamente chiamavano e gestivano le loro cose con la collaborazione del dipartimento di Gal.

      Tutti però sapevano delle Muse. I ragazzi valutavano persino i ginoidi come fossero state ragazze da calendario.

      Ovviamente le ginoidi non erano fatte per essere sexy. Le avrebbe rese una distrazione, non rispettando minimante il loro scopo. Assomigliavano più a...la ragazza della porta accanto.

      In realtà erano un po' come Galene.

      Si diede un pizzicotto alle guance quando se ne rese conto.

      Il treno arrivò, e si diresse a lavoro.

      Al reparto informatico, sotto alla torre di vetro e metallo, si trovava la sua scrivania. I ragazzi la salutarono quando entrò, in ritardo come sempre. Il capo le rivolse un'occhiata come a dire 'Sei in ritardo, ancora', ma lei rispose con un'occhiata che esprimeva un, 'Ehi Signore, sono rimasta tardi ieri sera, lasciami in pace', quindi bevve un po' del suo caffè e l'uomo la guardò come a dire, 'Okay Gal, ma non far sì che diventi un'abitudine'.

      Quindi tutto andava bene.

      Galene trovava divertente che nei vecchi film che le piaceva vedere, le persone timbrassero il cartellino per lavorare. La Ermes era una Compagnia di tecnologia, quindi l'edificio registrava la presenza dei dipendenti nel momento in cui vi accedevano.

      Gal era una delle tre donne del dipartimento. Non è che non ci fossero molte donne che lavoravano nel settore informatico, solo che avevano le capacità per ottenere dei lavori che rendevano più soldi. L'impiego di Galene era invece un lavoraccio. Tirare dei cavi ed abbassarsi sotto le scrivanie? Era praticamente tutto ciò che la sua carriera le riservava, in ginocchio, mentre dei manager diffidenti le guardavano il sedere con disinvoltura.

      Gal sospirò e si fece un frappè all'angolo cottura. Fece un disastro СКАЧАТЬ