Название: Una Luce Nel Cuore Dell'Oscurità
Автор: Amy Blankenship
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Жанр: Ужасы и Мистика
isbn: 9788835406044
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Strinse il cornicione mentre percepiva il potere del Lycan che diventava sempre più intenso. Sapeva che il lupo si stava trattenendo ma, quando la forza dell’avversario era aumentata, era aumentata anche la sua. Kyou ebbe l’impulso di salvare l’ingenuo ragazzo prima che si facesse male.
Nella stanza buia, sotto il suo sguardo attento, Kyoko si mise a sedere sul letto come se fosse stata svegliata da una paura improvvisa. Lo sentiva… qualcosa non andava. La sua attenzione si concentrò sulla finestra, sapendo che proveniva da lì.
Strisciando giù dal letto, corse in quella direzione e aprì le ante. Si sporse dal davanzale in cerca di qualcosa di strano e rimase a bocca aperta quando vide Toya e Kotaro. Erano entrambi in posizione di combattimento e sembravano affannati, come se stessero combattendo già da un po’.
Kyou sentiva il proprio istinto protettivo pulsare sotto la pelle nei confronti di quel ragazzo. Sarebbe saltato giù e lo avrebbe portato via, prima che il Lycan gli facesse male sul serio. Proprio mentre i suoi occhi diventavano rossi e si preparava a saltare, i due avversari caricarono di nuovo.
Un grido acuto impedì qualsiasi altro movimento nell’area: «Toya!». Kyoko urlò poco prima che si scontrassero, «Basta, ti prego!» aggiunse con voce più bassa… senza sapere che tutti e tre avrebbero ascoltato quell’appello disperato.
Sentendo quel nome, Kyou s’inginocchiò sul tetto, afferrandosi di nuovo al cornicione. “Toya? Non è possibile.” pensò, poi distolse lo sguardo dalla ragazza e guardò di nuovo verso il cortile. I due rivali si erano girati a guardarla e lo avevano visto, adesso lo stavano fissando.
Toya ringhiò quando riconobbe la stessa figura che aveva visto fuori dalla finestra poco prima, era un uomo in carne e ossa e lo stava fissando.
Kotaro quasi esplose vedendo Kyou così vicino a Kyoko, ma si bloccò quando notò che l’attenzione del vampiro era concentrata su Toya. Si chiese se Kyou avesse riconosciuto il fratello perduto nell’essere umano che adesso era diventato. Restrinse lo sguardo con sospetto quando sentì Toya sussurrare con rabbia: «Sei tu!».
Kotaro guardò di nuovo la figura che torreggiava sul tetto, il luccichio dei capelli argentati quando la luce della luna illuminò Kyou lo fece esitare. Era possibile che Toya avesse ricordato Kyou in qualche modo? Anche se era il fratello immortale del suo amico… era sicuro lasciarlo avvicinare a Kyoko? Kotaro non aveva idea di dove fosse stato finora né se Hyakuhei avesse ancora il controllo su di lui.
Kyoko si accigliò quando notò che Toya che Kotaro non la stavano neanche guardando. Avendo la brutta sensazione che ci fosse qualcosa sul tetto, si sporse dalla finestra e si girò per guardare nella direzione in cui stavano guardando loro.
Proprio mentre intravedeva dei capelli argentati e un soprabito nero, sentì gridare: «Kyoko, no!». Toya aveva urlato per avvertirla, non si fidava della strana figura sul tetto proprio sopra di lei.
Spaventata, Kyoko non ebbe neanche il tempo di gridare che scivolò dalla finestra e cadde nel vuoto.
Toya sentì il cuore fermarsi quando la vide cadere e, in un istante, raggiunse il punto in cui sarebbe atterrata, pronto ad afferrarla. All’improvviso lo sconosciuto sul tetto e lo scontro con Kotaro non avevano più importanza. Tutto quello che contava era Kyoko e lui doveva salvarla.
Kotaro sapeva di poter saltare abbastanza in alto da afferrarla prima ancora che si avvicinasse al suolo… o alle braccia tese di Toya. Ma, proprio mentre stava per muoversi, Kyou balzò dal tetto e si fiondò su Kyoko come una nuvola scura.
I loro sguardi s’incrociarono mentre la ragazza cadeva all’indietro e la afferrò senza esitare, come se lei gli stesse sfuggendo intenzionalmente. L’istinto gli diceva di non lasciarla cadere… né scappare.
Sembrava che tutto accadesse al rallentatore. Kyoko non riusciva a distogliere lo sguardo da quel viso pallido e da quei capelli argentati circondati dall’oscurità mentre lui le si avvicinava sempre di più. Poi si sentì afferrare e stringere contro un corpo sodo… non stava più cadendo, adesso era sospesa a mezz’aria.
«Ancora tu.» sussurrò, trovando strano il fatto di non avere paura di lui.
Toya era immobile mentre osservava l’uomo dei suoi incubi che salvava Kyoko dalla caduta. Digrignò i denti quando li vide levitare invece di scendere verso il marciapiede. «Maledizione, no! Bastardo! Riportala qui!» gridò con un pugno alzato, rimpiangendo di non poter volare mentre cercava di rincorrerli.
Le sue grida destarono Kyoko dallo shock. Si accigliò e si spinse contro il petto di quell’uomo sensuale che la teneva così stretta. Girando la testa il più possibile, vide Toya e Kotaro che correvano e si rese conto che… stava volando.
Allungò una mano verso di loro e con l’altra si spinse ancora di più contro il suo petto, non le piaceva quella situazione e sperava che fosse solo un incubo provocato dai Long Island Iced Tea che Suki le aveva fatto bere.
«Kotaro! Toya!» gridò, poi si voltò a guardare lo sconosciuto e aggiunse tra sé: «Aiutatemi, vi prego!».
Kyou sentiva il potere della ragazza che aumentava mentre chiamava i suoi amici, ma non voleva lasciarla andare. Aveva troppe domande che necessitavano di una risposta. Guardò i due uomini che stavano cercando di rincorrerlo attraverso il parco e rifletté.
«Sono nemici, eppure ti proteggono entrambi?» chiese ad alta voce, come se stesse parlando da solo. «Shhh.» le sussurrò all’orecchio, cercando di controllarla. Doveva placare la sua paura, era quello che faceva aumentare il suo potere. «Per adesso sei mia.» le disse.
Con sua sorpresa, la vide voltarsi a guardarlo e iniziare a piangere. Si sentì confuso, non voleva che piangesse. Il lieve bagliore innaturale che circondava la sua aura cambiò all’istante. Il suo corpo iniziò a brillare di una luce accecante per i suoi sensi di vampiro… voleva chiudere gli occhi ma non poteva.
La luce schizzò verso il basso, poi rimbalzò su un’enorme pietra in mezzo al parco e risalì nel cielo come un faro.
Intravide un’immagine per un istante così breve che non era sicuro di averla vista davvero. Sembrava che la ragazza si fosse trasformata in pietra e si fosse inginocchiata con le mani tese. Quando gli occhi della statua iniziarono ad aprirsi… i suoi si chiusero, bloccando quell’immagine indimenticabile. Poteva giurare di aver sentito sussurrare il proprio nome.
Quando Kyoko notò la luce accecante tra loro, gli occhi dorati di quell’angelo misterioso si chiusero e lui allentò la presa. Si divincolò subito senza rendersi conto di dov’erano e iniziò a cadere nel vuoto.
Lo vide portarsi un braccio davanti agli occhi come per proteggersi e notò anche le sue zanne quando aprì la bocca. Kyoko non fiatò mentre precipitava, sperando di svegliarsi all’improvviso da quell’incubo.
Toya si fermò di colpo quando i due rimasero sospesi a mezz’aria ma, quando la luce accecante rimbalzò sull’enorme pietra, non vide nulla per un istante. Si coprì gli occhi e cercò di capire dove sarebbe caduta Kyoko ma vide solo l’immagine di una statua che le somigliava.
«Ma che cazzo sta succedendo?» ringhiò, furioso quando i suoi occhi si chiusero, bloccandogli la visuale. La luce che lei emanava era insopportabilmente dolorosa.
Kotaro non batté ciglio mentre quel bagliore accecante irradiava da Kyoko. Sentiva il suo calore, lo attirava come se lo stesse chiamando. Saltò in СКАЧАТЬ