Название: Una Ragione per Morire
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Зарубежные детективы
isbn: 9781640298217
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Le sue mani erano sporche del loro sangue, e non sarebbe mai riuscita a pulirle.
Estrasse la Glock dalla cassetta. Era familiare tra le sue mani, come una vecchia amica.
Riprese a piangere, appoggiando la schiena alla testata del letto. Guardò la pistola, studiandola. Ne aveva avuta una al fianco o sulla schiena per quasi due decenni, più intima di quanto fosse stato ogni altro essere umano. Le sembrò fin troppo naturale appoggiarsela contro la carne morbida sotto il mento. Il suo tocco era freddo ma deciso.
Emise un singhiozzo spostandone l’inclinazione, per essere certa che il proiettile l’avrebbe attraversata nel modo migliore. Il suo dito trovò il grilletto e vi tremò contro.
Si chiese se avrebbe sentito lo sparo prima di morire e se in quel caso, sarebbe stato più assordante della porta che Rose le aveva sbattuto alle spalle.
Piegò il dito sul grilletto e chiuse gli occhi.
Il campanello di casa squillò e Avery fece un balzo.
Allentò il dito e la tensione abbandonò di colpo il suo corpo. La Glock ricadde a terra.
Per poco, pensò, mentre il cuore le pompava adrenalina a litri nel sangue. Solo un altro istante e sul muro dietro di me ci sarebbero le mie cervella.
Abbassò lo sguardo sulla Glock e l’allontanò con uno schiaffo, come se fosse stata un serpente velenoso. Sprofondò la testa tra le mani e si asciugò le lacrime.
Ti sei quasi ammazzata, disse la voce che avrebbe potuto essere quella di Ramirez. Non ti fa sentire una codarda?
Allontanò quel pensiero mentre si alzava in piedi e si dirigeva verso la porta. Non aveva idea di chi potesse essere. Osò sperare che fosse Rose ma era certa che non fosse così. Sua figlia era come lei da quel punto di vista, fin troppo testarda.
Aprì la porta e non trovò nessuno. Tuttavia vide il retro di un camioncino delle Poste che stava uscendo dal suo vialetto. Abbassò lo sguardo sulla veranda e trovò una scatoletta. La sollevò, leggendo il proprio nome e il nuovo indirizzo in una scrittura molto elegante. Non c’era il mittente, solo un recapito di New York.
La portò dentro e l’aprì lentamente. Quasi non pesava nulla e una volta aperta vide solo dei giornali arrotolati. Li tolse e trovò un’unica cosa per lei, appoggiata sul fondo.
Era un foglio di carta, piegato a metà. Lo aprì e quando lesse il messaggio, il suo cuore si fermò per un istante.
E così, svanì anche il desiderio di uccidersi.
Lesse e rilesse il messaggio, cercando di trovargli un senso. La sua mente lo analizzò, cercando una risposta. E con quell’enigma davanti, era fuori questione anche solo l’idea di morire, prima della sua risoluzione.
Si sedette sul divano e lo fissò, continuando a leggerlo.
chi sei tu, avery?
tuo,
Howard
CAPITOLO TRE
Nei giorni seguenti, Avery continuò a toccarsi il punto sotto il mento dove aveva poggiato la canna della pistola. Le prudeva, come una puntura d’insetto. Ogni volta che si sdraiava per dormire e stendeva il collo con la testa sul cuscino, si sentiva la pelle esposta e vulnerabile.
Avrebbe dovuto affrontare il fatto che aveva toccato il fondo. Anche se ne era stata sollevata, aveva raggiunto il momento più buio della sua esistenza. Sarebbe stata per sempre una macchia nei suoi ricordi e sembrava che gli stessi nervi del suo corpo non volessero permetterle di dimenticarlo.
Nei tre giorni dopo il suo quasi-suicidio, fu più depressa di quanto non fosse mai stata prima nella sua vita. Passò quelle giornate stesa sul divano. Cercò di leggere ma non riusciva a concentrarsi. Cercò di trovare la motivazione per andare a fare una corsa, ma era troppo stanca. Continuava a guardare la lettera di Howard, tanto che la carta iniziò a spiegazzarsi per il continuo contatto con le sue mani.
Smise di bere dopo aver ricevuto la lettera. Lentamente, come un bruco, iniziò a uscire dal suo bozzolo di autocommiserazione. Riprese a fare esercizio, poco alla volta. Poi toccò al Sudoku e alle parole crociate, per tenere la mente allenata. Senza dover lavorare, e sapendo di aver abbastanza soldi da non dover preoccuparsi di niente per almeno un anno, era fin troppo facile cadere nella pigrizia.
Il pacco di Howard la sollevò dal suo letargo. Le aveva dato aveva un mistero da risolvere e un compito da svolgere. E quando Avery Black aveva un compito da svolgere, non si riposava fino ad aver ultimato la sua missione.
Una settimana dopo l’arrivo della lettera, trovò una specie di routine. Era ancora la routine di un’eremita, ma la sua ripetitività la faceva sentire normale. Come se ci fosse qualcosa per cui valeva la pena vivere. Una struttura, delle sfide mentali. Ecco che cosa l’aveva sempre motivata, e lo fece anche in quei giorni.
Le sue mattine iniziavano alla sette. Usciva subito a correre, percorrendo due miglia di stradine sterrate attorno alla casa, tutti i giorni della prima settimana. Poi tornava al cottage, faceva colazione, e studiava i documenti dei vecchi casi. Ne aveva più di un centinaio, ed erano solamente i suoi, tutti risolti. Ma li aveva tirati fuori per tenersi impegnata e per ricordarsi che oltre che ai fallimenti subiti verso la fine, aveva anche goduto di diversi successi.
Poi passava un’ora ad aprire scatole e a mettere in ordine. Seguiva il pranzo e un’altra parola crociata o un puzzle di qualche tipo. Poi si dedicava a un semplice circuito di esercizi in camera da letto: solo una serie di piegamenti, addominali, flessioni, altri allenamenti di base. Infine passava del tempo a controllare i documenti del suo ultimo caso, quello che aveva finito per prendere le vite di Jack e Ramirez. Certi giorni li guardava per soli dieci minuti, altri riusciva a fissarli per ore e ore.
Dove aveva sbagliato? Che cosa si era persa? E lei sarebbe sopravvissuta al caso se non fosse stato per le interferenze dietro le quinte di Howard Randall?
Alla sera cenava, leggeva un po’, faceva altre pulizie e andava a letto. Era una routine semplice, ma almeno era qualcosa.
Le servirono due mesi per mettere in ordine e pulire tutta la cabina. A quel punto la sua corsa di due miglia diventò di cinque. Smise di studiare i suoi vecchi documenti o quelli dell’ultimo caso. Invece iniziò a leggere libri comprati su Amazon a proposito di crimini veri e casi autentici. Di tanto in tanto variava con letture sulle valutazioni psicologiche dei più famosi serial killer della storia.
Era solo parzialmente consapevole che quello era il suo modo per riempire il vuoto lasciato dal suo lavoro. Man mano che se ne rendeva conto, continuava a chiedersi che cosa avrebbe fatto in futuro.
Una mattina, durante la sua corsa attorno a Walden Pond, con il freddo che le bruciava i polmoni in una maniera più piacevole che sgradevole, quel pensiero la colpì più duramente del solito. Non riusciva a smettere di riflettere sugli interrogativi risvegliati dall’arrivo del pacco di Randall.
Per prima cosa, come faceva СКАЧАТЬ