Название: Persecuzione
Автор: Блейк Пирс
Издательство: Lukeman Literary Management Ltd
Жанр: Зарубежные детективы
isbn: 9781094304953
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“Allora vuoi parlarne?” chiese.
Riley rifletté per un momento, poi scosse la testa, rispondendo di no.
“Probabilmente va bene così” Crivaro disse. “Non sono il tipo che possa aiutarti a venirne fuori. Non ho il tocco giusto. Devi davvero parlarne con un terapista, proprio come Lehl ti ha ordinato di fare. Promettimi che prenderai quell’appuntamento non appena torneremo a Quantico.”
“Lo prometto” Riley rispose.
Ma avvertì un forte senso di paura, mentre pronunciava quelle parole.
Si chiese se fosse possibile per lei aprirsi riguardo ad un’esperienza così orribile con un totale estraneo. Come avrebbe potuto aiutarla?
E perché sono affari di qualcun altro, del resto?
Non posso venirne fuori in qualche modo?
Ma, naturalmente, sapeva di non poterlo fare. Gli ordini erano ordini, e una promessa era una promessa.
E, in ogni caso, lei e Crivaro stavano per inseguire un probabile serial killer.
Probabilmente ho cose peggiori da temere di una visita dal medico, rifletté con un sorriso amaro.
CAPITOLO SEI
Riley e Crivaro, scesi dall’aereo, trovarono un uomo, alto e dall’aria cupa, ad attenderli: non sembrava affatto incline a un caldo benvenuto. Riley immaginò che dovesse trattarsi dello Sceriffo Quayle, che aveva richiesto il loro aiuto. Ma se ne stava lì sulla pista dell’Hayden Regional Airport con le braccia conserte e un’espressione infuriata sul volto. Sembrava come se Riley e Crivaro avessero già fatto qualcosa che non gli piaceva.
Pensa che siamo in ritardo forse? Riley si chiese.
Le sembrava che fossero arrivati sul posto il più in fretta possibile.
Riley e Crivaro esibirono i loro distintivi, e si presentarono. Quayle non si preoccupò di fare altrettanto.
“Andiamo” disse con voce burbera. “Vi accompagnerò lì.”
Riley immaginò che con “lì” intendesse la scena del crimine.
Un uomo di poche parole, fu il pensiero di Riley.
Lei e Crivaro lo seguirono attraverso il piccolo terminal dell’aeroporto, poi uscirono nel parcheggio. A quanto pare, il tempo era simile a quello in Virginia, freddo, ma non così pungente. Non com’era stato a nord di New York. Ma c’era della neve a terra, e faceva abbastanza freddo, tanto che Riley fu contenta di aver indossato abiti caldi per il viaggio.
Riley, Crivaro e Quayle entrarono in un’auto di pattuglia della polizia con la scritta “Sceriffo della Contea di Raffel.”
Mentre guidava fuori dall’area di parcheggio, Quayle brontolò tranquillamente: “È una bella giornata quando abbiamo bisogno di gente come voi da queste parti.”
Riley rivolse a Crivaro un’occhiata incuriosita.
“Perché non gli piacciamo?” mimò silenziosamente con le labbra.
Dopotutto, come Crivaro le aveva detto sull’aereo, Quayle aveva personalmente contattato l’FBI, richiedendo un’indagine, persino specificando che aveva bisogno di agenti del BAU. Crivaro rivolse a Riley un sorriso appena abbozzato e alzò le spalle, per farle capire che glielo avrebbe spiegato più tardi.
Poi, Crivaro si rivolse a Quayle: “Che cosa può dirci degli omicidi?”
“Non molto, non ancora” l’uomo rispose. “Ecco perché siete qui.”
“Le vittime si conoscevano?” Crivaro chiese.
“Non che i loro genitori sapessero” Quayle ribatté. “Direi che è possibile. Si tratta solo di un viaggio in auto di dieci minuti tra Dalhart e Brattledale, e alcuni fanno avanti e indietro. Ciò nonostante, la gente di Dalhart tende a starsene ferma, a restarsene per conto proprio. Si potrebbe dire, che hanno una specie di mentalità chiusa.”
“Che cosa può dirmi sulla vittima del posto?” Crivaro domandò.
Quayle emise un sospiro amaro.
“Kimberly Dent era una brava ragazza” l’altro rispose. “Davvero una brava figliola. La conoscevo da quando era nata. Andavo a scuola con entrambi i genitori, Phil e Claudia, erano innamorati dall’infanzia. Erano brave persone. Nessuno ha mai detto qualcosa contro di loro. Ma poi, non ci sono altro che brave persone da queste parti. Non abbiamo il genere di problemi a cui voi siete abituati.”
Riley non sapeva esattamente chi o cosa lo Sceriffo Quayle intendesse con “voi”, ma si accorse di una nota di disprezzo nella sua voce, quando pronunciò quella parola.
Quayle presto lasciò l’autostrada principale, svoltando per una strada rurale di gran lunga più piccola. Mentre viaggiavano per la campagna, Riley guardò fuori dal finestrino le piacevoli colline ondeggianti innevate, con nudi alberi disposti qui e là. Sebbene il paesaggio non fosse montuoso come quello in cui Riley era cresciuta nel west della Virginia, a lei ricordava le scene dell’infanzia trascorsa sugli Appalachi.
Il viaggio suscitò dei ricordi in Riley, alcuni dei quali nostalgici, ma la maggior parte, tristi. La maggior parte della sua infanzia era stata difficile, specialmente dopo che aveva visto sua madre uccisa da un colpo di pistola in un negozio di dolci. Riley allora era solo una bambina. Sebbene fosse profondamente colpita dalla bellezza di questo tipo di campagna, aveva imparato alla più tenera età che bellezza e bruttezza spesso coesistevano.
E qualcosa di molto brutto è accaduto qui, pensò.
“È proprio qui davanti” lo Sceriffo Quayle aggiunse.
Superata una curva, Riley vide un’auto parcheggiata e due persone, un uomo e una donna, ferme lì dove il ciglio della strada era abbastanza ampio da consentire ai veicoli di accostare. Sembrava che il costante passaggio di veicolo avesse dissolto la maggioranza della neve in quella zona.
Le due persone guardavano verso il basso, a pochi metri di distanza dalla strada, in direzione di una croce bianca, alta circa un metro.
I genitori di Kimberly Dent, Riley intuì.
Il pensiero di incontrare i genitori in lutto la fece esitare. Non si era aspettata di trovarli lì e non sapeva se Crivaro se lo attendesse.
Lo Sceriffo Quayle accostò sul ciglio della strada e fermò l’auto dietro a quella che era già lì. Riley e Crivaro lo seguirono, dirigendosi verso la coppia, che sembrò a malapena accorgersi del loro arrivo.
Riley riusciva a vedere più chiaramente il monumento commemorativo sul ciglio della strada. Sulla croce di legno, dipinta con semplicità, c’era scritto il nome di Kimberly Dent. Qualcuno … la coppia, Riley suppose, aveva posto un mazzo di fiori artificiali dinnanzi ad essa. La coppia se ne stava lì con il capo chinato, come se fosse in chiesa.
L’uomo teneva in mano una pala; doveva aver appena scavato una buca per inserirci la croce. Avevano СКАЧАТЬ