Se lei si nascondesse. Блейк Пирс
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Название: Se lei si nascondesse

Автор: Блейк Пирс

Издательство: Lukeman Literary Management Ltd

Жанр: Зарубежные детективы

Серия:

isbn: 9781640297777

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СКАЧАТЬ delicato. Però, dato che aveva solo sedici anni e i suoi genitori erano entrambi seduti accanto a lei, Kate sapeva di non poter accusare direttamente la ragazza di mentire. Avrebbe dovuto tentare un altro approccio. Magari c’erano degli oscuri segreti riguardanti l’amica a cui semplicemente non voleva dar voce.

      «Quindi lei e Charlie sono solo amici?» chiese Kate.

      «Tipo. Cioè, penso che magari si piacessero però non volessero uscire insieme. Presente?»

      «Lei e Charlie hanno mai fatto altro oltre a baciarsi, che tu sappia?»

      «Se l’hanno fatto, Mercy non me l’ha mai detto. E lei mi dice tutto.»

      «Sai se c’erano dei segreti che teneva nascosti ai suoi genitori?»

      Kate si accorse di nuovo di un certo malessere sul viso di Anne. Fu breve e a malapena visibile, ma Kate lo riconobbe da innumerevoli casi del passato – in particolare quelli con degli adolescenti coinvolti. Un rapido guizzo degli occhi, uno spostamento imbarazzato sul posto, sia che rispondessero subito senza pensare a quello che stavano dicendo sia che si prendessero troppo tempo per uscirsene con una risposta.

      «Ripeto, se ce li aveva non me l’ha mai detto.»

      «E un lavoro?» chiese Kate. «Mercy lavorava da qualche parte?»

      «Ultimamente no. Ha lavorato una decina di ore a settimana come tutor per i ragazzini delle medie qualche mese fa. Algebra, penso. Ma hanno chiuso la cosa perché non c’erano abbastanza ragazzini interessati a farsi aiutare.»

      «Le piaceva?» chiese DeMarco.

      «Immagino di sì.»

      «Nessuna storia dell’orrore del periodo in cui ha fatto da tutor?»

      «Nessuna che mi abbia raccontato.»

      «Però tu sei sicura che Mercy ti raccontasse tutto della sua vita, giusto?» chiese DeMarco.

      Anne parve leggermente a disagio alla domanda. Kate si chiese se forse non fosse la prima volta che veniva interrogata in modo così aggressivo – in cui venivano messe in discussione cose che lei aveva presentato come verità.

      «Penso di sì» disse Anne. “Eravamo… siamo migliori amiche. E dico siamo perché è ancora viva. Lo so. Perché se è morta…»

      Il commento aleggiò nell’aria per un attimo. Kate riuscì a vedere che l’emozione sul volto di Anne era reale. Sulla base della sua espressione, sapeva che la ragazza si sarebbe messa a piangere presto. E, se si fosse giunti a quello, Kate era sicura che i genitori avrebbero chiesto loro di andare via. Voleva dire che probabilmente non avevano molto tempo – e ciò voleva dire che Kate avrebbe dovuto fare un po’ la prepotente se voleva ottenere qualche risposta.

      «Anne, vogliamo arrivare in fondo alla cosa. E, come te, stiamo lavorando presumendo che Mercy sia ancora viva. Però, se posso essere sincera con te, nei casi di persone scomparse il nemico è il tempo. Più tempo passa, minori diventano le probabilità che abbiamo di trovarla. Quindi per favore… se c’è qualcosa che magari sei stata riluttante a dire alle autorità locali di Deton, è importante che lo dici a noi. Lo so che in una città così piccola ti preoccupi di quello che penseranno gli altri e…»

      «Penso che basti così» disse il signor Pettus. Si mise in piedi e andò verso la porta. «Non mi piace che insinui che nostra figlia stia nascondendo qualcosa. E basta guardarla per capire che sta cominciando a turbarsi.»

      «Signor Pettus» disse DeMarco. «Se Anne…»

      «Siamo stati più che giusti a permetterle di parlare con le autorità, ma qui abbiamo finito. Ora, per favore… andatevene.»

      Kate e DeMarco si scambiarono un’occhiata abbattuta mentre si alzavano. Kate fece circa tre passi verso la porta prima di essere fermata dalla voce di Anne.

      «No… aspettate.»

      Tutti e quattro gli adulti presenti nella stanza si voltarono verso Anne. Aveva le lacrime che le rotolavano giù per le guance e una specie di severa consapevolezza negli occhi. Guardò i genitori per un attimo e poi rapidamente distolse lo sguardo, come vergognandosi.

      «Che c’è?» chiese la signora Pettus alla figlia.

      «Mercy ce l’ha un ragazzo. Una specie. Però non è Charlie. È un altro tipo… e non l’ha mai detto a nessuno perché se i suoi l’avessero scoperto avrebbero dato di matto.»

      «Chi è?» chiese Kate.

      «È un tipo di fuori, vicino a Deerfield. È più grande… diciassette anni.»

      «E uscivano insieme?» chiese DeMarco.

      «Non credo che uscissero. Si vedevano, tipo. Ma quando si vedevano penso… be’, penso che fosse una cosa solo fisica. A Mercy la cosa piaceva perché c’era questo ragazzo più grande che le prestava attenzione, presente?»

      «E perché i suoi non approverebbero?» chiese Kate.

      «Be’, per cominciare l’età. Mercy ha quindici anni e quello quasi diciotto. Ma lui è uno problematico. Ha mollato le superiori, se ne va in giro con tipacci.»

      «Sai se la relazione era sessuale?» chiese Kate.

      «Non me l’ha mai detto. Però penso che potrebbe anche essere, perché quando scherzavo e la prendevo in giro sulla cosa lei non diceva mai una parola.»

      «Anne» disse il signor Pettus. «Perché non l’hai detto alla polizia?»

      «Perché non voglio che la gente pensi male di Mercy. È… è la mia migliore amica. È carina e gentile e… questo tipo è uno scarto umano. Non capisco perché le piacesse.»

      «Come si chiama?» chiese Kate.

      «Jeremy Branch.»

      «Hai detto che ha mollato la scuola. Sai che lavoro fa?»

      «Niente, credo. Si occupa degli alberi qua e là, tipo taglia i rami e aiuta quelli del trasporto legname. Ma stando a Mercy se ne sta a casa di suo fratello maggiore a bere per la maggior parte della giornata. E non lo so per certo, ma penso che venda droga.»

      A Kate quasi dispiacque per Anne. Lo sguardo che avevano i suoi chiariva bene che avrebbe ricevuto una bella strigliata quando Kate e DeMarco se ne fossero andate. Sapendo questo, Kate andò da Anne a sedersi al posto che fino a solo un minuto prima aveva occupato suo padre.

      «Lo so che è stato difficile per te» disse Kate. «Ma hai fatto la cosa giusta. Ci hai dato una pista e adesso forse possiamo arrivare in fondo alle cose. Grazie, Anne.»

      Con ciò, rivolse un cenno educato ai genitori di Anne e se ne andò. Sulla strada per l’auto, DeMarco estrasse il telefono. «Sai dov’è Deerfield?» chiese.

      «Una ventina di minuti nel bosco» disse Kate. «Se pensavi che Deton fosse piccola, non hai ancora visto niente.»

      «Chiamo lo sceriffo Barnes per vedere se riusciamo ad avere un indirizzo.»

      Stava facendo proprio così mentre rimontavano in macchina. Kate sentì un’improvvisa energia СКАЧАТЬ